Htin Kyaw è il nuovo presidente del Myanmar
Il primo civile dopo decenni di controllo militare nel paese: ha 70 anni ed è uno dei più stretti collaboratori di Aung San Suu Kyi
Il Parlamento del Myanmar ha eletto Htin Kyaw come nuovo presidente del paese: sarà il primo civile a ricoprire l’incarico dopo più di 50 anni di presidenti legati alla giunta militare che controllava il paese. Htin Kyaw è alleato di Aung San Suu Kyi, che per anni si è battuta per un ritorno alla democrazia in Myanmar subendo limitazioni alle sue libertà personali da parte del regime. La settimana scorsa la sua Lega Nazionale per la Democrazia (NLD), che ha ottenuto la maggioranza alle elezioni di novembre 2015, aveva deciso di scegliere Hitn Kyaw come candidato alla presidenza. Ha ottenuto 360 voti su 652. Myint Swe, candidato della giunta militare, ha ottenuto 213 voti, mentre Henry Van Thio di NLD si è fermato a 79: entrambi avranno comunque un incarico da vicepresidente.
Htin Kyaw è uno dei più stretti collaboratori di Aung San Suu Kyi, ha 70 anni ed è figlio dello scrittore e poeta Min Thu Wun, che negli anni Novanta ottenne un seggio in Parlamento sempre con NLD. Sua moglie, Su Su Lwin, è la figlia di uno dei fondatori del partito ed è parlamentare. Hitn Kyaw ha studiato nel Regno Unito, è molto rispettato all’interno del suo partito ed è considerato una persona onesta e leale, come ha dimostrato negli ultimi decenni aiutando Aung San Suu Kyi nella sua causa e nella sua fondazione benefica. Sostituirà l’attuale presidente Thein Sein, che terminerà il suo mandato alla fine di marzo dopo 5 anni di presidenza, sostenuta dalla giunta militare.
Nonostante a un certo punto sembrasse possibile, Aung San Suu Kyi non avrebbe potuto essere eletta: è vedova di Michael Aris, studioso inglese di cultura tibetana e professore a Oxford, e da lui ha avuto due figli che sono cittadini britannici. Una clausola della Costituzione del Myanmar (l’ex Birmania) – che è stata scritta dai militari ed è entrata in vigore con le ultime modifiche nel 2008 – impedisce a chi ha figli o parenti che hanno “giurato fedeltà” a un’altra nazione di diventare presidente. I tentativi fatti finora per abolire questa clausola non sono andati a buon fine. Aung San Suu Kyi ha comunque promesso di guidare “dall’alto” il presidente, il primo del paese a essere eletto democraticamente dopo decenni: i militari erano al potere dal 1962, anno del colpo di stato compiuto dal generale Ne Win contro l’allora governo eletto, ma qualche anno fa hanno intrapreso una transizione non violenta verso la democrazia che è stata molto apprezzata dalla comunità internazionale.