I documenti segreti dell’ISIS
SkyNews ha ottenuto informazioni e dati personali su 22mila combattenti dello Stato Islamico: sono questionari compilati dagli stessi jihadisti, ma ci sono dubbi sulla loro autenticità
Mercoledì sera la tv britannica SkyNews ha scritto di essere entrata in possesso di decine di migliaia di documenti contenenti i nomi, gli indirizzi, i numeri di telefono e i contatti familiari di 22mila jihadisti dello Stato Islamico (o ISIS). SkyNews ha scritto che alcuni dei nomi contenuti nei documenti erano già conosciuti dalle autorità e dagli esperti che si occupano di Stato Islamico, ma molti altri erano ancora sconosciuti. Il Guardian ha scritto che potrebbero essere gli stessi documenti ottenuti di recente dall’intelligence tedesca e la cui autenticità è stata confermata dagli esperti. Il ministro degli Interni tedesco Thomas de Maizière ha detto che le autorità tedesche li stanno trattando come autentici. Tra mercoledì e giovedì, comunque, altri esperti hanno avanzato dei dubbi sull’autenticità dei documenti: per esempio per l’uso di espressioni inusuali per lo Stato Islamico (come “data dell’uccisione” al posto di “martirio”). Se le informazioni contenute nei documenti dovessero rivelarsi corrette, sarebbe una novità molto importante e utile per i paesi europei impegnati nell’identificare i propri cittadini che si sono uniti allo Stato Islamico in Siria.
If true, this is beyond huge. Around 22.000 individual files of IS-fighters have been obtained by media https://t.co/7Y4IFU5axX
— Pieter Van Ostaeyen (@p_vanostaeyen) March 9, 2016
SkyNews ha raccontato di avere ottenuto le copie dei documenti da un membro della polizia per la sicurezza interna dello Stato Islamico, che si fa chiamare Abu Hamed. Hamed era un ex combattente dell’Esercito Libero Siriano – una delle formazioni ribelli più moderate che combattono il presidente siriano Bashar al Assad – passato poi allo Stato Islamico: sembra che la sua decisione di passare informazioni così riservate a un giornale straniero sia stata condizionata dalla delusione per quello che è diventato lo Stato Islamico nel corso del tempo (su cosa si concentri la delusione non è stato spiegato da SkyNews). Le informazioni sono state passate attraverso una chiavetta USB e l’incontro con il giornalista di Sky News Stuart Ramsay è avvenuto in Turchia.
I documenti sono dei questionari fatti compilare agli aspiranti jihadisti nel momento in cui superano il confine siriano per la prima volta con l’intenzione di unirsi allo Stato Islamico. In ogni questionario ci sono 23 domande: vengono chiesti per esempio il tipo di educazione ricevuta, il gruppo sanguigno, le precedenti esperienze nel jihad e se si ha l’intenzione di diventare un combattente o un attentatore suicida. Alcuni dei nomi contenuti nei documenti ottenuti dall’intelligence tedesca e da SkyNews sono gli stessi diffusi in precedenza dal sito siriano Zaman Alwsl, che ha scritto di averli ottenuti lo scorso dicembre. Secondo Zaman Alwsl, i due terzi di tutti i miliziani dello Stato Islamico provengono dall’Arabia Saudita, dalla Tunisia, dal Marocco e dall’Egitto (il 25 per cento sono sauditi): i siriani sono solo l’1,7 per cento del totale dei combattenti, gli iracheni l’1,2 per cento.