I libri per bambini sono sempre più lunghi
Secondo una nuova ricerca il numero medio di pagine è passato da 106 negli anni Settanta alle attuali 290: per alcuni critici è una conseguenza del successo di "Harry Potter"
La lunghezza dei romanzi per ragazzi è più che raddoppiata negli ultimi 40 anni, secondo una ricerca condotta dalla rivista di recensioni americana Booklist, e parte della crescita del numero di pagine in questo tipo di libri è dovuta, secondo alcuni esperti, alla serie di Harry Potter. Briana Shemroske, che si occupa dei libri per bambini e per ragazzi a Booklist, si è resa conto che la maggior parte dei romanzi per giovani lettori proposta alla rivista è piuttosto pesante e per questo ha voluto replicare uno studio condotto dalla società inglese Vervesearch e pubblicato a dicembre 2015: stando ai risultati, la lunghezza media dei libri più venduti e discussi negli ultimi anni è aumentata di circa il 25 per cento.
Shemroske ha analizzato sette numeri di Booklist risalenti a cinque diversi decenni (la rivista è stata fondata 111 anni fa e in genere esce due volte al mese): due numeri di gennaio 1976, due numeri di gennaio 1986, e il numero doppio di gennaio degli anni 1996, 2006 e 2016. Ha registrato il numero medio di pagine dei libri per bambini con età compresa tra gli otto e i dodici anni recensiti dalla rivista, escludendo i cosiddetti romanzi “Young Adult”, quelli pensati per ragazzi più grandi e considerati una categoria a parte. Shemroske ha scoperto che dal 1976 a oggi la lunghezza media dei libri per ragazzi è cresciuta del 173 per cento: dalle 106 pagine medie di metà anni Settanta alle 290 pagine degli ultimi numeri di Booklist. Il cambiamento più consistente tra decennio precedente e successivo è avvenuto dal 2006 al 2016 (60 per cento).
Secondo due esperte di libri per bambini interpellate da Shemroske, una delle redattrici di Booklist Ilene Cooper e la libraia Carolyn Phelan, il successo della serie di libri scritti da J.K. Rowling potrebbe essere tra le ragioni di questa tendenza. Il primo romanzo con protagonista Harry Potter, Harry Potter e la pietra filosofale, è stato pubblicato nel 1997 e ha 320 pagine nell’edizione inglese (304 in quella italiana, di Salani), mentre il settimo, Harry Potter e i doni della morte, è uscito nel 2007 e ne ha 756 (701 in quella italiana). L’aumento generale del numero di pagine, che si riflette in parte all’interno della stessa serie di Rowling, potrebbe essere dovuto anche alla crescita di popolarità del genere fantasy: questo tipo di romanzi richiede lunghe descrizioni per poter definire nei dettagli il mondo immaginario in cui si muovono i protagonisti.
Il Guardian ha chiesto a Caroline Horn, redattrice del sito dedicato ai libri per bambini Reading Zone, la sua opinione sull’argomento: Horn ha confermato la probabile influenza di Harry Potter sulla lunghezza dei romanzi per ragazzi e ha detto che prima del successo della serie di Rowling, gli editori spesso rifiutavano i manoscritti con più di 40mila parole. Harry Potter e la pietra filosofale ha quasi 77mila parole nell’edizione inglese, Harry Potter e i doni della morte poco più di 198mila. Secondo Horn la qualità dei libri per ragazzi è migliorata rispetto agli anni Settanta e Ottanta e anche grazie a questo gli autori sono in grado di trattenere l’attenzione dei lettori più a lungo. I capitoli sono più brevi e i momenti di azione sono distribuiti nella storia in modo da aumentare il coinvolgimento di chi legge. Anche l’impaginazione è cambiata: si usano caratteri più grandi e margini più larghi, e anche per questo il numero di pagine medio è aumentato.