Durante la "festa di fine digiuno", l'Eid al-Fitr, i musulmani di tutto il mondo si riuniscono in preghiere e celebrazioni

La festa per la fine del Ramadan, fotografata

Hanno un ruolo significativo nella tutela dell'ecosistema e non solo, racconta un reportage fotografico di Reuters

In Galizia i cavalli selvatici sono una risorsa

Tutti gli aiuti sono bloccati dallo scorso 2 marzo: per l'elettricità restano i pannelli solari, si cucina sul fuoco, medicine e cibo sono di nuovo un grosso problema

Le cose che a Gaza proprio non si trovano

Finora si poteva ottenere dai medici o in alcune cliniche, mentre con il nuovo piano dovrebbe diventare più facile

Nel Regno Unito il governo vuole rendere gratuita la pillola del giorno dopo in tutte le farmacie

Dopo aver perso la capitale i miliziani delle RSF si stanno ritirando nella regione, che ancora controllano in buona parte e dove vogliono formare un governo parallelo

Nella guerra civile in Sudan ora si guarda al Darfur

Non hanno aperto nell’estate del 2024 né entro la fine dell'anno, come aveva promesso il ministro Matteo Salvini

Il governo è stato troppo ottimista sull’avvio dei cantieri del ponte sullo Stretto

Dopo anni di cancellazioni, modifiche e ripensamenti, Gallura Nord-Est completa la riforma che ha riportato l'assetto a otto enti intermedi

L’ennesima nuova provincia in Sardegna

Storia minima dell'ex colonia britannica, che dal colpo di stato del 2021 è di nuovo in mezzo a una violenta guerra civile

Il Myanmar era devastato già prima del terremoto

Era stata condivisa per errore con un giornalista: dopo giorni di pressioni ha detto che non intende assecondare «fake news» o la «caccia alle streghe»

Trump ha detto che non licenzierà nessuno per la chat sui piani militari

Chi era l'imprenditore siciliano ucciso dalla mafia per aver denunciato la richiesta del pizzo

Libero Grassi, la storia vera

Foreign Policy spiega le cinque cose che non sappiamo sul mese sacro del calendario islamico

Le cose che non sappiamo del Ramadan

Da gennaio in alcune scuole francesi sarà usato un modello tridimensionale: moltissime persone – uomini e donne – non ne sanno quasi niente

La clitoride, spiegata bene

<p>Filippo Calcagno e Gino Pollicardo, i due cittadini italiani liberati venerdì dopo essere rimasti in ostaggio per molti mesi in Libia, sono tornati in Italia. Calcagno e Pollicardo sono atterrati all&#8217;aeroporto romano di Ciampino verso le 5 di domenica mattina, dove hanno trovato i famigliari e il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni: erano stati consegnati ieri a due funzionari italiani che erano arrivati in Libia per trattare con il Consiglio militare di Sabrata, un gruppo di milizie che aveva in custodia i due italiani dopo la loro liberazione, e con il governo di Tripoli, capitale della Libia e sede di uno dei due governi che controllano un pezzo di territorio nazionale.</p>

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<blockquote class="twitter-tweet" data-width="500" data-dnt="true">
<p lang="zxx" dir="ltr"><a href="https://t.co/uqbabMhv9O">pic.twitter.com/uqbabMhv9O</a></p>
<p>&mdash; stefano verrecchia (@stefanover) <a href="https://twitter.com/stefanover/status/706394825508134913?ref_src=twsrc%5Etfw">March 6, 2016</a></p></blockquote>
<p></p>
<p>Calcagno e Pollicardo <a href="https://www.ilpost.it/2015/07/20/quattro-italiani-rapiti-in-libia/">erano stati rapiti</a> insieme a Salvatore Failla e Fausto Piano lo scorso luglio a Mellitah, nel nord della Libia, nella zona dove parte il gasdotto Greenstream che porta il petrolio a Gela, in Sicilia, e dove si trova l’impianto della Mellitah Oil and Gas, una società controllata di ENI e NOC (National Oil Corporation, l’azienda nazionale libica). Non è ben chiaro chi fossero i rapitori, ma sembra che per diverso tempo i quattro siano rimasti in ostaggio di alcuni uomini dello Stato Islamico in Libia. Failla e Piano sono stati uccisi mercoledì a Sabrata, probabilmente durante una sparatoria tra miliziani locali e Stato Islamico. I corpi dei di Failla e Piano non sono stati ancora trasferiti in Italia: sono rimasti a Sabrata per permettere alle autorità locali di completare alcune procedure burocratiche.</p>
<p>Da venerdì mattina c&#8217;era molta incertezza sulla sorte di Calcagno e Pollicardo: nonostante fossero stati liberati – o fossero riusciti a scappare, non è ancora chiaro cosa sia successo – i due italiani erano finiti sotto la tutela del Consiglio militare di Sabrata, un gruppo di milizie locali che mantiene dei rapporti piuttosto ambigui con il governo di Tripoli: diversi giornali scrivono che l&#8217;autorizzazione per il rimpatrio dei due italiani è arrivata solo dopo che il governo di Tripoli e il Consiglio militare di Sabrata hanno appianato le loro divergenze. Il governo italiano aveva mandato due suoi funzionari a &#8220;trattare&#8221; il trasferimento in Italia di Calcagno e Pollicardo, segno che la situazione era piuttosto tesa e incerta. La stessa Sabrata è una città in cui è difficile capire chi sta con chi: fino a tre settimane fa la posizione delle milizie locali e delle famiglie più potenti di Sabrata era piuttosto ambigua nei confronti dello Stato Islamico in Libia.</p>
<p>Calcagno e Pollicardo, <a href="http://www.repubblica.it/esteri/2016/03/06/news/libia_pollicardo_calcagno_rimpatrio-134861718/?ref=HREA-1">scrive <em>Repubblica</em></a>, saranno sentiti nelle prossime ore dal pubblico ministero Sergio Colaiocco per chiarire le molte cose che sono ancora confuse (l&#8217;identità dei rapitori e le modalità della loro liberazione, per esempio).</p>

Italia

Mondo

Filippo Calcagno

Gino Pollicardo

ISIS

libia

ostaggi italiani libia

stato islamico

Gino Pollicardo e Filippo Calcagno accolti dal ministro degli Esteri Paolo Gentiloni all'aeroporto di Ciampino (ANSA/ALESSANDRO DI MEO)

Ostaggi italiani

<p>Gino Pollicardo e Filippo Calcagno accolti dal ministro degli Esteri Paolo Gentiloni all'aeroporto di Ciampino, Roma, 6 marzo 2016 (ANSA/ALESSANDRO DI MEO)</p>


<p>Gino Pollicardo abbraccia suo figlio dopo l'arrivo all'aeroporto di Ciampino, Roma, 6 marzo 2016. (ANSA/ALESSANDRO DI MEO)</p>


<p>Gino Pollicardo con la moglie Ema dopo l'arrivo all'aeroporto di Ciampino, Roma, 6 marzo 2016 (ANSA/ALESSANDRO DI MEO)</p>


<p>Alcuni parenti di Filippo Calcagno e Gino Pollicardo attendono all'aeroporto di Ciampino, Roma, 6 marzo 2016 (ANSA/ALESSANDRO DI MEO)</p>


<p>Gino Pollicardo e Filippo Calcagno all'aeroporto Mitiga di Tripoli, in Libia, il 6 marzo 2016 (EPA/STR)</p>


I due italiani rapiti in Libia lo scorso luglio sono arrivati all'aeroporto di Ciampino alle 5 di domenica mattina, nelle prossime ore saranno sentiti da un pubblico ministero

Calcagno e Pollicardo sono tornati in Italia

Calcagno e Pollicardo sono tornati in Italia

Calcagno e Pollicardo sono tornati in Italia

Calcagno e Pollicardo sono tornati in Italia

Calcagno e Pollicardo sono tornati in Italia