A Idomeni va sempre peggio
Ora nel campo profughi più affollato della Grecia ci sono 12mila migranti, molti dei quali dormono all'aperto e in condizioni precarie: e stanotte ha anche piovuto
Migliaia di migranti sono bloccati da giorni nei pressi del villaggio greco di Idomeni, vicino al confine con la Macedonia, in seguito alle nuove restrizioni decise da diversi paesi balcanici – Macedonia compresa – sugli ingressi dei migranti. La situazione a Idomeni è grave già da diverse settimane. Di recente sono arrivati da quelle parti diversi giornalisti che si occupano da mesi del flusso dei migranti dal Medio Oriente: negli ultimi giorni quindi stanno arrivando ancora più storie, foto e aggiornamenti sia dal campo profughi di Idomeni sia dai dintorni del paese, dove da giorni sono accampate migliaia di persone.
Secondo le ultime stime citate da giornalisti di BBC, a Idomeni ci sono quasi 12mila migranti. Secondo Piers Scholfield di BBC, che cita fonti di polizia, nella notte fra giovedì e venerdì – durante la quale ha anche piovuto – «sono state ammesse in Macedonia circa 150 persone, mentre ho visto lo stesso numero di persone arrivare a Idomeni nel giro di un’ora. Il campo si sta espandendo». In un comunicato diffuso il 4 marzo, l’agenzia ONU per i rifugiati ha detto che al momento in Grecia ci sono circa 30mila migranti, e che a Idomeni «nonostante il maggiore impegno dell’esercito e delle autorità greche, in migliaia stanno dormendo all’aperto senza servizi, aiuti o informazioni adeguate».
Sunrise at #Idomeni after a rainy night. Smell – burning wood. Sound – children coughing. pic.twitter.com/WYud5TzfiN
— Piers Scholfield (@inglesi) March 4, 2016
Good morning from #Idomeni. #refugeesGR صباح الخير من ادوماني! pic.twitter.com/lgLGuGxIRy
— Marianna Karakoulaki (@Faloulah) March 4, 2016
Le condizioni sono particolarmente dure per i migranti costretti a dormire all’aperto: Medici Senza Frontiere, che da mesi twitta foto e informazioni sulla crisi dei migranti, riporta che ieri notte sono stati accesi «centinaia e centinaia» di piccoli fuochi per scaldarsi, e che le sue strutture stanno cercando di ospitare i bambini malati e le loro famiglie. Secondo un giornalista di BBC, le ONG presenti sul posto distribuiscono circa 34mila pasti al giorno, ma Medici Senza Frontiere dice che non bastano.
Another night for over 11,000 in #Idomeni – hundreds and hundreds of small fires are keeping families warm. pic.twitter.com/z5EOqtjnTI
— MSF Sea (@MSF_Sea) March 3, 2016
It's raining & cold at #Idomeni tonight. There are a lot of tears. Families with sick kids will sleep in our clinic. pic.twitter.com/LgbgCS0Vp4
— MSF Sea (@MSF_Sea) March 3, 2016
Aid workers dishing out 34,000 basic meals a day at #Idomeni .But it's still not enough for those here, acc MSF pic.twitter.com/NNcjkBCBfw
— Gavin Lee (@GavinLeeNews) March 3, 2016
Alcune persone si sono anche ingegnate per guadagnare un po’ di soldi: un uomo taglia i capelli per 5 euro – ma ci sono sconti per chi se li fa tagliare di notte – mentre una donna irachena ha aperto una specie di negozio dell’usato.
The Barber of Idomeni. Under the lamp light last night… €5 short back & sides, discounts in the dark. #Idomeni pic.twitter.com/M1nel2OkMJ
— Gavin Lee (@GavinLeeNews) March 4, 2016
Mohammed the 'barber of Aleppo', who's been working at #Idomeni for about three days. A shave costs €2, a haircut €3 pic.twitter.com/UWpolIZsJX
— Oscar Webb (@owebb) March 4, 2016
This Iraqi lady has opened a small shop at #Idomeni. She wants to put the war behind her and get on with her life. pic.twitter.com/GusPS5Yf0v
— MSF Sea (@MSF_Sea) March 4, 2016
Una delle cose notate da molti giornalisti sul posto è l’altissimo numero di bambini nel campo: secondo Gavin Lee di BBC, circa il 40 per cento dei migranti presenti a Idomeni sono bambini.
I've covered the #migration crisis all over Europe + I haven't seen so many children in one camp before. 40% of camp pic.twitter.com/j2C1hxwV22
— Gavin Lee (@GavinLeeNews) March 4, 2016
Per il momento non è chiaro come e quando la situazione potrebbe sbloccarsi: Oscar Webb, un giornalista che collabora col Telegraph, prevede che «Idomeni si trasformerà in un campo permanente, simile a quello di Calais. Di questo passo, in migliaia resteranno qui per mesi».
If border remains mostly closed, #idomeni will turn into a permanent, Calais style camp. At current rate, thousands will spend months here
— Oscar Webb (@owebb) March 4, 2016
Secondo i dati dell’UNHCR, fra gennaio e febbraio del 2016 sono arrivati via mare in Europa più di 130mila migranti. Nello stesso periodo del 2015 ne erano arrivati circa 12mila. Per il 7 marzo è previsto un nuovo incontro sulla gestione dei migranti fra Turchia e Unione Europea: il Financial Times ha scritto che è vicino un accordo che prevede che la Turchia riaccolga nel suo territorio i cosiddetti “migranti economici” che raggiungono le isole greche.