Un uomo palestinese è stato ucciso dentro l’ambasciata palestinese a Sofia
Era scappato da Israele trent'anni fa dopo essere stato condannato per omicidio: stava per essere estradato, i bulgari stanno indagando
Omar Nayef Zayed, un uomo palestinese di 52 anni, è stato trovato morto nell’ambasciata della Palestina a Sofia, in Bulgaria. Zayed era stato un membro del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP), un gruppo considerato da Stati Uniti e Unione Europea un’organizzazione terroristica. Nel 1986 era stato condannato all’ergastolo da un tribunale israeliano per l’omicidio dello studente ebreo Eliyahu Amedi nella città vecchia di Gerusalemme. Era riuscito però a scappare in Bulgaria, dove viveva dal 1994. Due mesi fa Israele aveva chiesto alle autorità bulgare di concedere l’estradizione di Zayed, che per paura di essere rimandato in Israele si era rifugiato nell’ambasciata palestinese a Sofia.
Zayed era riuscito ad arrivare in Bulgaria scappando da una clinica dove era stato portato per delle visite. In Bulgaria Zayed gestiva un negozio di alimentari: aveva la residenza bulgara e sua moglie e i suoi tre figli hanno tutti la cittadinanza della Bulgaria. Stando a quanto dice Al Jazeera, il 17 dicembre la polizia bulgara aveva fatto un raid nella sua casa a Sofia, senza trovarlo. I poliziotti bulgari avevano arrestato il figlio di 18 anni, che era stato trattenuto per circa tre ore prima di essere liberato.
Il Times of Israel ha scritto che Zayed è stato trovato morto nel cortile dell’ambasciata e che i funzionari palestinesi a Ramallah, città della Cisgiordania, hanno detto che è stato un omicidio. Un ministro palestinese, Issa Qaraqe, ha detto che dietro alla morte di Zayed c’è Israele; Israele ha negato qualsiasi coinvolgimento. Le autorità bulgare hanno detto che stanno investigando sulla morte di Zayed, ma finora non hanno diffuso altri dettagli.