Mondadori deve vendere anche Sonzogno
È la condizione affinché l'acquisizione di RCS Libri diventi effettiva: secondo Repubblica il Garante ha imposto regole anche sui contratti degli autori, la distribuzione e le librerie
Oltre a Bompiani e Marsilio, Mondadori dovrà vendere Sonzogno, la casa editrice del Gruppo RCS che quest’anno ha pubblicato il bestseller L’intestino felice di Giulia Enders. È questa una delle novità maggiori – secondo quanto scrive oggi Repubblica – contenute nella bozza di decisione sull’acquisizione di RCS Libri da parte di Mondadori che l’Autorità garante per la concorrenza e il libero mercato ha ultimato e sottoposto al Garante delle comunicazione, chiamato entro 45 giorni a esprimere un parere comunque non vincolante. In totale, dunque, Mondadori dovrà cedere una quota di mercato che si aggira intorno al 5 per cento anche se non è chiaro, al di là del marchio, quanto possa valere Bompiani, dopo che molti dei suoi autori più importanti sono andati alla Nave di Teseo.
Nella bozza il Garante stabilisce anche tempi e modalità delle vendite: per vendere Marsilio e Sonzogno – ovviamente a società non del gruppo – Mondadori avrebbe sei mesi di tempo, mentre per Bompiani ne avrebbe nove. Se entro i termini stabiliti Mondadori non riuscirà a trovare compratori, l’incarico di vendere sarà assunto da un fiduciario che risponderà al Garante: il fiduciario avrà a sua volta altri tre mesi, durante i quali gestirà temporaneamente le case editrici. Repubblica scrive che Mondadori non avrà alcun potere nel fissare, per esempio, una cifra minima di vendita. Nei giorni scorsi l’amministratore delegato di Mondadori, Ernesto Mauri, aveva confermato durante un’intervista a Rai2 che l’ipotesi di dover cedere case editrici era già stata presa in considerazione al momento dell’acquisizione di RCS Libri e che non rappresenta un dramma: «Abbiamo preso il rischio di ridurre il perimetro. Ce ne faremo una ragione».
Tra le condizioni proposte da Mondadori e accettate dal Garante per autorizzare l’acquisizione di RCS Libri, ce n’è una che riguarda tutti gli autori: secondo Repubblica, a partire da sei mesi dopo la fusione, Mondadori rinuncerà a ogni opzione e prelazione sui libri futuri degli autori che ha sotto contratto o metterà sotto contratto. Si tratterebbe di una forte apertura del mercato e di un possibile rimescolamento dei cataloghi editoriali. Altre condizioni riguardano la distribuzione e le librerie: Mondadori-Rcs libri dovrà concedere anche ad altri distributori le stesse condizioni che pone a Mach2, il distributore di libri di Mondadori, e dovrà garantire ai libri degli altri editori almeno il 40 per cento della visibilità sugli scaffali delle proprie librerie. Mondadori dovrà inoltre finanziare con 150 mila euro la visibilità della piccola editoria durante la manifestazione Più libri, più liberi che si svolgerà dal 7 all’11 dicembre 2016 a Roma.