Le imprese più piccole potranno adeguarsi entro il prossimo gennaio, mentre alle grandi sono stati concessi tre mesi senza sanzioni

Alla fine l’obbligo di assicurarsi per le catastrofi naturali è stato rinviato

Ci sono nuovi dati che lo confermano: abbiamo i salari più bassi e quelli che crescono meno tra le grandi economie

Perché l’Italia esce sempre male quando si parla di stipendi

Negli ultimi tre anni i POS sono aumentati del 30 per cento, e le transazioni ancora di più

Il rapporto tra gli italiani e i pagamenti elettronici è migliorato

La guerra e le sanzioni c'entrano fino a un certo punto: le aziende italiane pagano molto più della Germania, della Francia e della Spagna

Perché in Italia l’energia costa così tanto

Non solo per le estese proteste di piazza ma anche per le perdite di borsa e della lira turca, generate da una nuova percezione di instabilità

L’arresto del sindaco di Istanbul è costato caro alla Turchia

I due si sono sentiti spesso ultimamente, e i loro ammonimenti sull'alto costo dell'energia rendono evidenti le difficoltà del governo nel sostenere l'industria

La sintonia tra John Elkann e Mario Draghi è vista con sospetto dalla destra

L'obbligo entra in vigore il 31 marzo, ci sono problemi e incognite

Tra poco tutte le aziende italiane dovranno assicurarsi contro le catastrofi naturali

Ci sono meno annunci di un anno fa, mentre sono aumentati quelli per periodi più lunghi

I primi effetti delle restrizioni sugli affitti brevi

Esiste ancora, costa 50 milioni l'anno, nessuno sa se abbia fatto diminuire l'evasione: ma intanto le probabilità di vincere sono aumentate

Che fine ha fatto la “lotteria degli scontrini”?

«Luke, sono tuo padre», per esempio, non l'ha mai detto nessuno

Frasi dei film che citiamo male

Foreign Policy spiega le cinque cose che non sappiamo sul mese sacro del calendario islamico

Le cose che non sappiamo del Ramadan

È vero che si resta ancora coscienti per qualche secondo dopo avere perso la testa? Cosa dice la scienza, e cosa può insegnarci un pollo

Cosa succede dopo la decapitazione

<p>Nel 2017 Renault produrrà una nuova versione di auto sportiva ribassata Alpine – lo storico marchio di auto sportive di Renault, che aveva chiuso nel 1995 – rispolverando così il marchio nel tentativo di aggiungere un tocco sportivo al suo parco auto di utilitarie compatte. L&#8217;auto avrà due posti e sarà in grado di raggiungere i cento chilometri all&#8217;ora in 4,5 secondi – come una Porsche 911 Carrera – e una volta arrivata nei concessionari diventerà l&#8217;auto più costosa di Renault, superando la monovolume Espace. Il marchio di nicchia Alpine fu chiuso nel 1995 a causa delle vendite deludenti, ed era conosciuto soprattutto per la<a href="https://en.wikipedia.org/wiki/Alpine_A110"> berlinetta A110</a>, capace di battere modelli di Porsche nelle gare di rally degli anni Settanta. «Alpine rappresenta la gloria delle corse automobilistiche», e rivitalizzare il marchio sarebbe un&#8217;opportunità strategica per conquistare nuovi clienti, ha detto il CEO di Renault Carlos Ghosn durante una presentazione a Montecarlo.</p>

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<p>Ghosn sta cercando di far rinascere Alpine per contribuire a riequilibrare l&#8217;alleanza di Renault con il più redditizio partner giapponese Nissan Motor Co. Il legame tra le due case, nato sedici anni fa, è in difficoltà da quando l&#8217;anno scorso lo stato francese ha deciso improvvisamente di aumentare le sue azioni in Renault, ottenendo maggiore controllo sul gruppo rispetto a Nissan. La disputa sul controllo di Renault tra Nissan e il governo francese ha messo in evidenza le debolezze nella struttura dell&#8217;alleanza e aumenta la pressione su Ghosn, che gestisce anche Nissan, per aumentare i margini di profitto di Renault e diminuire il divario con Nissan.</p>
<p>La nuova Alpine, in sviluppo almeno dal 2012, punta ad aggiungere un tocco sportivo alla casa francese, nel quadro di una strategia che prevede anche il ritorno di Renault in Formula 1. Tuttavia, le vendite del nuovo modello saranno probabilmente modeste, a causa della minore domanda per auto sportive di nicchia e del fascino limitato del marchio. Secondo la società di analisi IHS Automotive, la nuova Alpine raggiungerà il suo picco nel 2018 con quasi 1.300 consegne, un&#8217;inezia per un&#8217;azienda che l&#8217;anno scorso ha prodotto 2,3 milioni di veicoli. Tra il 1955 e il 1995 furono prodotte circa 30mila auto Alpine. Secondo Tim Urquhart, un analista di IHS Automotive, la nuova Alpine potrebbe rivelarsi un fiasco: «hanno prodotto dei modelli interessanti negli anni Settanta e Ottanta, ma ormai sono ricordi opachi e lontani», ha detto Urquhart. I piani di Renault –  che possiede il marchio a basso costo Dacia ma non ha un&#8217;offerta di fascia alta per integrare i suoi modelli per il mercato di massa – non si limitano al progetto Alpine: Renault ha detto che Alpine è solo il primo esempio di una nuova famiglia di automobili che potrebbe comprendere ibridi di lusso e SUV. «Abbiamo un approccio flessibile per quanto riguarda la direzione del marchio», ha detto Thierry Bollore, <em>chief competitive officer</em> di Renault, «stiamo vagliando tutte le opzioni».</p>
<p>Renault conta di dare alla nuova Alpine Vision bianca (un elemento di discontinuità rispetto al blu classico usato per la A110) il tempo necessario per imporsi sul mercato, con un programma di dieci anni per sviluppare il marchio. Renault aveva già provato in passato a produrre modelli di fascia più alta con la &#8220;concept car&#8221; Initiale Paris, un crossover di lusso presentato al Salone dell&#8217;Auto di Francoforte nel 2013, che però non si è ancora tradotto in una nuova serie di veicoli.</p>
<p>Alcuni clienti hanno già richiesto la nuova Alpine, ha detto Ralph Saenger, brand manager di Renault e Dacia al concessionario Auto Witzel di Bochum, in Germania. «Il successo di ritorni come questo dipende dal giusto mix di riferimenti al design storico e nuovi standard tecnologici unici», ha detto Saenger, «la nuova Alpine mostrerà di cosa è capace Renault».</p>
<p style="text-align: right;"><em>© 2016 &#8211; Bloomberg</em></p>

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(JEAN-CHRISTOPHE MAGNENET/AFP/Getty Images)

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<p>(JEAN-CHRISTOPHE MAGNENET/AFP/Getty Images)</p>


<p>L'amministratore delegato di Reanult Carlos Ghosn all'interno della nuova Alpine durante la presentazione a Monaco, il 16 febbraio 2016.<br />
(JEAN-CHRISTOPHE MAGNENET/AFP/Getty Images)</p>


<p>Un'Alpine A110 del 1972 durante un raduno il 3 febbraio 2016 a Parigi. (JACQUES DEMARTHON/AFP/Getty Images)</p>


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<p>Un'Alpine A110 ad un raduno per i 60anni del marchio a Dieppe, in Francia, il 13 settembre 2015.<br />
(CHARLY TRIBALLEAU/AFP/Getty Images)</p>


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Elisabeth Behrmann – Bloomberg
 

Renault tornerà a produrre un modello dello storico marchio di auto sportive chiuso vent'anni fa e sarà la sua auto più costosa sul mercato

Il ritorno delle Alpine

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