È morta Ida Magli, antropologa e scrittrice: aveva 91 anni
È morta nella sua casa di Roma Ida Magli, antropologa e scrittrice: aveva 91 anni. «È morta a casa sua, serena e lucida accanto al figlio. Si era rotta il femore alcune settimane fa. L’intervento era andato bene ma era molto depressa perché pensava di non poter essere più indipendente. Si svegliava ogni mattina alle cinque per lavorare ai suoi progetti e ai suoi libri» ha detto lo scrittore Giordano Bruno Guerri, amico di Ida Magli.
Ida Magli era nata a Roma nel 1925, si era laureata in filosofia, aveva insegnato antropologia culturale alla Sapienza di Roma da cui si era dimessa nel 1988 e era anche diplomata in pianoforte al Conservatorio Santa Cecilia. Tra i suoi libri più famosi: “Matriarcato e potere delle donne”, “Gesù di Nazareth – Tabù e trasgressione”, “Santa Teresa di Lisieux”, “Viaggio intorno all’uomo bianco”, “La donna un problema aperto”, “Storia Laica delle donne religiose”. Magli ha tra l’altro firmato la voce “antropologia culturale” per l’enciclopedia Garzanti e aveva da poco finito di scrivere il suo nuovo libro “Figli dell’uomo: storia del bambino, storia dell’odio”, sulla violenza contro i bambini in quanto soggetti deboli e senza potere della storia. Magli ha collaborato per molto tempo con Repubblica e L’Espresso, dal 1994 scriveva per Il Giornale. Fin dal 1994 ha sostenuto tesi contrarie all’unificazione europea e
era molto critica anche nei confronti sull’Islam: «Dobbiamo limitare l’ingresso in Italia ai musulmani, oppure l’Italia sarà perduta. Dobbiamo difendere la nostra libertà di pensiero, le conquiste delle donne, dobbiamo ricordare la fatica che abbiamo fatto per difendere i nostri diritti: ma come, abbiamo appena cominciato ad emanciparci dai nostri veli, dalle nostre velette, e ammettiamo che si torni indietro di secoli».