Il cattivissimo Adolfo Celi
È stato un attore famoso soprattutto per i suoi ruoli da cattivo – "Sandokan" e "Agente 007 - Thunderball: Operazione tuono", per esempio – e morì il 19 febbraio 1986
Adolfo Celi morì il 19 febbraio di trent’anni fa. Era nato a Messina nel 1922 e fu regista di alcuni film, ma soprattutto un famoso attore assai familiare al pubblico italiano degli anni Settanta e Ottanta, ma anche a quello internazionale. Recitò in film italiani e internazionali, visse per molti anni in Brasile e divenne popolare in particolare per tre suoi ruoli: quello del cattivo che sfida il James Bond di Sean Connery in Agente 007 – Thunderball: Operazione tuono, quello di James Brooke – il nemico di Sandokan – nel memorabile sceneggiato televisivo diretto da Sergio Sollima (quello con Kabir Bedi) e quello del professor Sassaroli in Amici miei e nei suoi due seguiti. In due casi su tre Celi ha interpretato un cattivo (e nel terzo il più scaltro del gruppo): ed è un ruolo che ha fatto gran parte della sua carriera.
Celi ha però anche avuto ruoli comici e, tra le altre cose, è famoso per essere stato uno degli “Incontentabili”, i protagonisti di un allora notissimo spot di Carosello in cui si promuovevano gli elettrodomestici Ignis, ruolo che prima di lui era stato di Giampiero Albertini.
Dopo alcuni anni in Sicilia, da ragazzo Celi si era trasferito in altre città d’Italia insieme al padre, un prefetto, e nel 1942 si era iscritto all’ all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica di Roma. Nella seconda metà degli anni Quaranta Celi – che studiò con Vittorio Gassman, Mario Landi, Vittorio Caprioli – iniziò a entrare nel giro del cinema di quel periodo. Recitò in Un americano in vacanza di Luigi Zampa, in Proibito rubare di Luigi Comencini e nel 1948 Aldo Fabrizi lo scelse per un ruolo nel suo primo film da regista: Emigrantes.
Emigrantes racconta la storia di una famiglia italiana che dopo la Seconda guerra mondiale parte da Roma per andare a vivere in Sudamerica. Celi restò in Sudamerica anche dopo la fine delle riprese: conobbe e sposò l’attrice brasiliana Tonia Carrero e diresse due film, diventando piuttosto noto, e insieme a Carrero fondò il Teatro Brasileiro de Comédia e una compagnia teatrale.
Celi restò sposato con Carrero dal 1951 al 1963: negli anni Sessanta e Settanta recitò per alcuni notevoli film italiani e internazionali di quel periodo, Fratello sole, sorella luna di Franco Zeffirelli, La mala ordina di Fernando di Leo (un film spesso citato tra le fonti d’ispirazione di Pulp Fiction), Diabolik di Mario Bava, Il fantasma della libertà di Luis Buñuel e, insieme a Sean Connery, Agente 007 – Thunderball (Operazione tuono). Celi era Emilio Largo, il famoso cattivo con la benda sull’occhio. Nel film – anche nella versione italiana – Celi fu pero doppiato da un altro attore. Era una cosa piuttosto comune in quegli anni e a Celi capitò di essere doppiato in molti film: aveva un marcato accento siciliano che non era sempre adeguato al ruolo.
Nel 1975 Celi fu Don Mariano – il cattivo – in un popolarissimo sceneggiato Rai, L’amaro caso della baronessa di Carini. Nel 1976 fece il cattivo in Sandokan e – nel 1975, nel 1982 e nel 1985 – interpretò il suo più famoso ruolo comico: quello in Amici miei. Gli amici protagonisti del film sono quattro e gli attori sono Ugo Tognazzi, Gastone Moschin, Philippe Noiret e Dulio Del Prete. Celi interpretò il quinto amico – il professor Sassaroli, un primario ospedaliero – che i quattro incontrano dopo una delle loro “zingarate” finita male, che li costringe ad andare in ospedale a farsi curare. Personaggio che diventa centrale nella storia quando consegna volentieri sua moglie – e tutta la sua famiglia, cane compreso – a Moschin che se ne è innamorato (“le sottocoppe di peltro, cippa lippa!”).
Celi morì a soli 64 anni a Siena, la sera di un suo spettacolo teatrale, per un infarto.