La cosa più bella di “Zoolander 2” sono le recensioni
Quasi tutte stroncano il nuovo film di Ben Stiller nei cinema dall'11 febbraio, e alcune lo fanno in maniera piuttosto creativa
Zoolander 2 è il nuovo film scritto, diretto e interpretato da Ben Stiller. È nei cinema dall’11 febbraio ed è il sequel di Zoolander, uscito nel 2001. Il primo Zoolander – in cui Ben Stiller interpreta il “supermodello” Derek Zoolander – andò benino nei cinema e andò poi benissimo nei mesi e negli anni successivi, diventando un film cult della comicità demenziale. Zoolander prendeva in giro il mondo della moda, mostrando modelli tonti, superficiali e interessati solo al loro aspetto fisico. Grazie al successo del primo Zoolander, Zoolander 2 si è potuto permettere un budget molto alto (circa 50 milioni di dollari) e una grande campagna promozionale, in cui i protagonisti del film hanno per esempio partecipato a delle vere sfilate. Nel film ci sono anche molte grandi star che interpretano se stesse: Justin Bieber, Katy Perry, Susan Sarandon, Anna Wintour, Valentino, Tommy Hilfiger, Marc Jacobs, Miley Cyrus, Mika, Skrillex e Demi Lovato, giusto per dirne alcuni.
Nonostante l’importante campagna promozionale, di Zoolander 2 non si sta parlando per niente bene: se è vero che non è quel tipo di film che ci si aspetta possa piacere a un critico cinematografico, è vero anche che nei primi anni Duemila Zoolander piacque abbastanza, anche ai critici. Il sito IMDB assegna a ogni film un Metascore, un voto ottenuto facendo la media tra molte recensioni di critici professionisti: il Metascore del primo Zoolander era 61 su 100, quello di Zoolander 2 è 35 su 100. Più che un voto, per capire quanto poco è piaciuto Zoolander 2 sono utili le parole usate dai critici nelle loro recensioni.
Leonard Maltin di IndieWire
L’articolo si intitola “Perché sono uscito dalla sala che proiettava Zoolander 2“. Maltin spiega che di solito, anche quando un film proprio non gli piace, cerca di guardarlo fino alla fine. Con Zoolander 2 non ce l’ha fatta: «Il film era così stupido sin dall’inizio. Mi sono detto che stavo perdendo il mio tempo senza ragione».
Una precisazione, penso che il primo Zoolander facesse abbastanza ridere. Non avevo un motivo per pensare che il sequel fosse molto peggio. Ma lo è. Alla fine, dopo quasi un’ora, sono uscito con passo veloce dal cinema, orgoglioso per aver fatto la cosa giusta ed essermi risparmiato altri insulti. Non vi posso dire se nella seconda metà del film ci siano dei momenti divertenti.
Stephen Holden del New York Times
Holden parla molto male del film e di Stiller. Parlando della recensione del New York Times, The Verge ha scritto che Holden se la prende con Stiller per vari motivi: «Perché esiste, perché ha un aspetto strano e perché ha il fegato di farsi vedere su uno schermo cinematografico». A proposito di Stiller, Holden ha spiegato che «è un perfetto esempio dell’insicurezza maschile» e di Zoolander 2 ha scritto:
È un’orgia di personaggi che sembrano pronti all’azione, ma non fanno niente a parte fare facce e coccolarsi a vicenda in un abbraccio di gruppo.
Anthony Lane del New Yorker
L’articolo si intitola “Fashion Victims” e Lane scrive che Zoolander 2 è, in estrema sintesi, molto più noioso del primo film. Lane se la prende soprattutto con le molte celebrità che fanno una comparsa nel film.
Un quesito tecnico: quanti camei di celebrità si possono mettere in un film prima che il film smetta di essere divertente e diventi fastidioso? Il pensiero di vedere Willie Nelson, Neil deGrasse Tyson, Katy Perry e Susan Boyle nello stesso film è qualcosa che distoglie l’attenzione e in Zoolander 2 questo è un problema profondo.
Davide Edelstein di Vulture
Edelstein si chiede: «Quanto è brutto Zoolander 2?». E risponde così: «Il film raggiunge il livello di bruttezza di Batman e Robin [un film del 1997 diretto da Joel Schumacher]. E poi dice:
È così brutto che ti fa sentire in colpa per la sfilza di persone famose che compaiono nel film, persino per quelle (Anna Wintour, Tommy Hilfiger, Susan Sarandon, Ariana Grande, Kimye…) che ti stanno simpatiche.
Qualche altra recensione
Chris Nashawaty di Entertainment Weekly ha scritto che il film «è triste e disperato, come un comico che non sa quando è ora di scendere dal palco». Nashawaty chiude però la sua recensione con una nota positiva: «L’unica buona notizia è che, in base al ritmo con cui si sta muovendo questo franchise, non dovremmo vedere Zoolander 3 prima del 2030». Peter Bradshaw ha scritto sul Guardian che Derek Zoolander e gli altri personaggi sembrano una band famosa che suona dal vivo a un concerto. Il pubblico gli chiede di fare le loro “greatest hits”, non cose nuove. E comunque il problema è che la band famosa non ha molte cose nuove da far sentire. Justin Chang di Variety ha scritto che Zoolander 2 è «l’orange mocha crappuccino dei sequel cinematografici». Quest’ultimo riferimento lo capisce chi si ricorda il primo film, per gli altri è spiegato qui.