Come sarà il nuovo negozio delle Galeries Lafayette
Aprirà nel 2018 sugli Champs-Élysées su progetto dello studio di architetti danese BIG, quello della nuova sede di Google in California
Galeries Lafayette, la storica catena di grandi magazzini francesi, aprirà un nuovo negozio sugli Champs-Élysées e ne ha affidato il progetto allo studio di architetti danese Bjarke Ingels Group (BIG), che sta realizzando anche la nuova sede di Google in California. Il nuovo centro commerciale – che prenderà il posto del Virgin Megastore, dal numero 52 al 60 – non sostituirà la sede storica delle Galeries, al 40 di Boulevard Haussmann: sarà il terzo del gruppo a Parigi e il settimo nell’Île-de-France, la regione amministrativa della capitale. I lavori di ristrutturazione dovrebbero iniziare nell’autunno del 2017 e l’inaugurazione è prevista per ottobre 2018. È la prima volta che lo studio BIG si occuperà di progettare uno spazio commerciale.
Il nuovo negozio delle Galeries Lafayette occuperà uno spazio di settemila metri quadri, circa un decimo della superficie del grande magazzino di Boulevard Haussmann. La proprietà dell’immobile è del fondo sovrano del Qatar, il Qatar Investment Authority (QIA), che ha acquistato l’edificio nel 2012 per 500 milioni di euro. La rivista di moda Business of Fashion ha intervistato sia Nicolas Houzé, amministratore delegato di Galeries Lafayette e trisnipote del fondatore del gruppo, Théophile Bader, sia l’architetto Bjarke Ingels. Houzé ha detto che il nuovo negozio dovrà essere «il più grande concept store mai costruito sugli Champs-Élysées».
L’interno del futuro negozio nelle foto diffuse su Instagram da Guillaume Houzé, fratello di Nicolas e direttore della comunicazione di Galeries Lafayette.
#NewProject✨ Una foto pubblicata da Guillaume Houzé (@houze_guillaume) in data:
Ingels ha spiegato a Business of Fashion che la struttura esistente dell’edificio, in stile Art déco, servirà da punto di partenza per il progetto, e che verrà rispettata l’architettura originale. Ingels ha anticipato che un pavimento di vetro su uno dei piani più alti permetterà di osservare l’Avenue des Champs-Élysées e avere «il migliore punto di vista per guardare l’arrivo del Tour de France». In quello che era il caveau di una banca che prima occupava l’edificio del Virgin Megastore sarà creato un archivio di immagini in movimento: una “vetrina infinita” mostrerà le fotografie in bianco e nero scattate nel 1963 da Melvin Sokolsky che mostrano modelle sospese sulla Senna e per le strade di Parigi all’interno di bolle di plastica. Sarà inoltre ricostruita la cupola dell’edificio originale, che i gestori del Virgin Megastore avevano deciso di eliminare: non sarà una replica della cupola di Boulevard Haussmann ma una rivisitazione in chiave moderna. Éric Costa, presidente di Citynove, la società immobiliare delle Galeries Lafayette, ha detto a Le Figaro che la cupola sugli Champs-Élysées «farà l’occhiolino» a quella della sede storica.
L’arrivo delle Galeries Lafayette non sarà l’unica novità per gli Champs-Élysées: tra il 2018 e il 2019 aprirà un Apple Store, mentre a gennaio il sindaco Anne Hidalgo ha deciso che una domenica ogni mese la strada sarà pedonale e chiusa al traffico. L’Avenue des Champs-Élysées è nota in tutto il mondo per i suoi negozi, ma negli ultimi anni gli abitanti della città hanno smesso di frequentarla: si stima che metà delle 200-300 mila persone che ogni giorno la attraversano sono turisti stranieri, l’altra metà sono turisti francesi o parigini che lavorano nei negozi della zona. Secondo Christian Nehmé, uno dei direttori della sede di Parigi dell’agenzia immobiliare internazionale Savills, gli Champs-Élysées non sono più interessanti per i grandi marchi di lusso, che non hanno bisogno della visibilità offerta dalla grande strada. Il boulevard è anche uno dei posti di Parigi dagli affitti più alti: l’affitto medio al metro quadro è di circa 21.000 euro l’anno per una proprietà sull’Avenue des Champs-Élysées, mentre per l’Avenue Montaigne, dove si trovano svariate boutique di lusso, può variare tra 9.000 e 12.000 euro.
La storia delle Galeries Lafayette
Le Galeries Lafayette sono state fondate nel 1894 da due cugini alsaziani, Théophile Bader e Alphonse Kahn. Il primo negozio si trovava al numero 1 di Rue Lafayette a Parigi, mentre i grandi magazzini di Boulevard Haussmann, la cui struttura ha ancora oggi la cupola di vetro progettata dall’architetto Ferdinand Chanut, furono inaugurati nel 1912. Nel 1916 venne aperto il primo negozio del gruppo in una città diversa da Parigi, Nizza, e nel 1920 il primo all’estero, a Londra, in Regent Street (dove restò fino al 1972). Durante l’occupazione nazista (1941-44) la gestione della società passò sotto il controllo del regime collaborazionista di Vichy dato che Bader e Kahn erano di origine ebraica. Escludendo questa parentesi, la proprietà del gruppo è sempre rimasta in mano ai discendenti di Bader.
Il secondo negozio delle Galeries a Parigi aprì nel 1973 nel quartiere di Montparnasse. La scelta dell’edificio che ospiterà il negozio sull’Avenue des Champs-Élysées non è affatto casuale: quei locali erano stati acquistati nel 1927 da Théophile Bader ma dopo il crollo della borsa di Wall Street nel 1929 e la successiva crisi economica mondiale, vennero venduti e divennero sede di una banca. Negli ultimi ospitarono un Virgin Megastore, fallito nel 2013, e un negozio di Monoprix, la catena di supermercati fondata da Bader e dal genero Max Heilbronn nel 1932, che fece parte del gruppo Galeries Lafayette fino al 2012.
Oggi il gruppo gestisce 280 negozi. Sempre nel 2018 le Galerie Lafayette apriranno un negozio a Milano: si troverà all’interno del centro commerciale Westfield. Il gruppo francese possiede già diversi negozi al di fuori della Francia: a Berlino, Pechino, Giacarta, Casablanca e Dubai. In programma ci sono le aperture di nuovi negozi anche a Istanbul e a Doha.