Perché i portafogli da donna stanno diventando microscopici
È colpa degli smartphone, in breve, grazie ai quali possiamo portare meno roba in giro
di Kim Bhasin - Bloomberg
I portafogli delle donne si stanno rimpicciolendo. Non è una metafora per dire che le donne portano meno soldi in giro: i portafogli stanno effettivamente diventando più piccoli. Il motivo è che le donne oggi comprano borse più compatte, e le persone non hanno più bisogno di molte tessere e grandi quantità di denaro in contanti. Le tendenze nel campo della moda spingono le donne verso tracolle eleganti e borsette minuscole. Dato che i cellulari ormai fanno anche da tessere clienti, carte fedeltà, biglietti da visita, oltre che da carte di credito e contanti, non c’è più bisogno (né voglia) di portafogli grossi e ingombranti. Il risultato è il passaggio a modelli più contenuti: borsette zip-around, portafogli sottili, piccoli portatessere in pelle e così via. «È normale che gli accessori stiano diventando più piccoli», ha detto Jaime Cohn-Barr, direttrice di WGSN, una società che si occupa di previsioni nel settore della moda. «Le persone hanno bisogno di portare in giro meno cose».
I portafogli da donna non sono cambiati molto nel corso della storia. Gli articoli di piccola pelletteria hanno un ruolo secondario rispetto ad altri prodotti più grandi e visibili: nei negozi non sono esposti in posizione centrale e nei siti di e-commerce spesso sono nascosti nella sezione “accessori”. Semplicemente, i portafogli non sono molto glam: la maggior parte delle volte sono infilati da qualche parte vicino a chiavi, gomme da masticare, creme e lucidalabbra vari. Per le borse, invece, c’è un grande ricambio, e ogni stagione escono nuovi modelli dai materiali appariscenti e design creativi.
Nella maggior parte dei casi, i portafogli sono sempre stati realizzati per essere pratici: lunghi rettangoli arrotondati chiusi da una cerniera o una linguetta. Oggi però questi accessori sostanzialmente utili sono trasformati in vere e proprie pochette: molti stilisti li decorano con catene o cinturini da polso, così da poterli portare in giro senza bisogno di una borsa. Stanno diventando sempre più utilizzate anche le borse porta-tutto – per trucchi, accessori per la palestra e ballerine – che hanno una piccola borsetta con la zip o un mini portafoglio nascosti e che all’occorrenza possono diventare una borsetta.
Anche i direttori delle grandi aziende di moda si sono accorti della tendenza, e la stanno assecondando. John Idol, amministratore delegato di Michael Kors, ha spiegato che la sua azienda realizza portafogli di ogni tipo, dai classici modelli lunghi e rettangolari, ai mini-portatessere ai porta-smartphone da polso e aggiunto che quelli «molto più piccoli» vendono più velocemente di quelli grandi. Idol ha sottolineato che negli ultimi due anni le clienti acquistano borse sempre più ridotte: «I portafogli diventano più piccoli perché sui telefoni ci sono sempre più cose, e quindi nel portafoglio si portano meno oggetti. È un dato di fatto». Per Kors, è l’occasione di vendere più prodotti (le donne che comprano borse più piccole sono poi costrette a trovare un portafoglio della dimensione adatta) ma è anche una strategia necessaria: borse e portafogli più piccoli costano meno di quelli grandi e i negozi devono convincere le clienti a comprarne tanti così da pareggiare i 500 euro spesi di media per una sola grande borsa. «Abbiamo dipendenti molto preparati – ha detto Idol – che sanno come vendere più cose, aumentare l’entità della vendita e migliorare le prestazioni dei negozi».
Visto il continuo rimpicciolirsi delle borse, anche la dimensione dei portafogli è destinata a ridursi sempre di più. Secondo Cohn-Barr nelle sfilate per la stagione autunno/inverno 2016 ci saranno molte borse minuscole. Alcuni modelli, come le micro-pochette in pelle di agnello di Fendi, sono già troppo piccole per un iPhone 6 Plus: forse i telefoni in stile Zoolander torneranno di moda.
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