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  • Domenica 7 febbraio 2016

Com’è il libro di Cristina Chiperi, “My Dilemma Is You”

Un estratto del romanzo sentimentale per adolescenti scritto da una 17enne di origini moldave, che da un mese è tra i libri più venduti in Italia

Cristina Chiperi è una ragazza moldava di diciassette anni, arrivata in Italia – a Padova, per la precisione – con la propria famiglia quando aveva due anni. Cristina Chiperi è l’autrice di My Dilemma Is You 1, un romanzo d’amore per adolescenti che è il primo capitolo di una trilogia – è da quattro settimane in classifica e ha finora venduto 35 mila copie. Come After di Anna Todd – forse il maggior bestseller del 2015 – il romanzo di Cristina Chiperi è stato originariamente auto-pubblicato su Wattpad, un social network con 40 milioni di utenti per scrivere, condividere e commentare romanzi e racconti. Anche My Dilemma Is You 1 è classificabile come fanfiction. Una fanfiction è una rielaborazione narrativa di una storia esistente, reale o fittizia, scritta da un fan e solitamente pubblicata online. Può andare a modificare una trama esistente o dei fatti reali oppure inventare da zero, può utilizzare come spunto di partenza dei personaggi inventati da altri o persone famose. Nel caso di After sono gli One Direction, nel caso di My Dilemma is You è la star di YouTube Cameron Dallas.

Il titolo deriva dalla canzone Dilemma di Selena Gomez («Lui è il mio dilemma/una metà di me ti vuole/e l’altra metà ti vuole dimenticare») in cui la protagonista rivede la propria storia: Cristina Evans ha 16 anni, si trasferisce da Los Angeles a Miami e lì incontra Cameron Dallas con cui, dopo una prima di antipatia, scatta l’attrazione. Il dilemma d’amore consiste nel fatto che Cristina sta con Matt, mentre Cameron è fidanzato con Susan.
Il dilemma si protrae nel corso di tutta la trilogia: il 4 gennaio è uscito My Dilemma Is You 1, il 4 febbraio il 2, a marzo uscirà il 3. È pubblicato da Leggereditore, il marchio di Fanucci dedicato alla narrativa femminile di libri di genere, dal thriller al romanzo storico dall’erotico e al rosa.

In questo capitolo Cristina va a casa di Cameron e lo bacia, dopodiché si mette le cuffie e ascolta Dilemma di Selena Gomez.

* * *

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26.

Finalmente sono le 13:30! Se tutto va come deve anda­re, tra pochi minuti parlerò in videochiamata con Trevor e Cass.
Ieri, dopo aver incontrato Matt, sono riuscita a comuni­care via sms con entrambi e a fissare un appuntamento su WeChat per oggi. Dovrebbero incontrarsi a casa di Trevor e usare il suo portatile.
Mi posiziono davanti al pc, Trevor è online e avvio la chiamata. Sullo schermo appare l’immagine del mio amico e di una ragazza dai capelli viola.
Non credo ai miei occhi…
«Cass?!» chiedo.
«Ehi Cris!»
Oltre al colore dei capelli, ha cambiato stile, ha anche un piercing al naso!
«Ma cosa hai fatto?» le chiedo.
«Nuovo look» dice seria.
È irriconoscibile, non è da lei… Vorrei domandarle se è uno scherzo ma decido di non farlo.
«Ciao Cris!» fa Trevor.
Sono talmente sorpresa per il nuovo aspetto di Cass che non ho prestato alcuna attenzione a lui.
«Trevor! Finalmente! È così strano vedervi dopo settima­ne. Mi siete mancati tanto!» Mi scende una lacrima.«Anche tu ci sei mancata» risponde lui.
Alle loro spalle riconosco il giardino, il prato, il canestro da basket… quanti pomeriggi ho trascorso lì!
«Come va a Los Angeles?» chiedo.
«Benone» risponde Cass cercando qualcosa nella borsa. «Set si è fidanzato con una tipa e, da quanto ho capito, si danno da fare tutte le sere.»
Come immaginavo… Sorrido. La mia storia con Set mi sembra lontanissima. Poche settimane fa non lo avrei credu­to possibile, ma in questo momento pensare a lui non mi fa più male.
Cass tira fuori un pacchetto di sigarette che immagino sia di Trevor.
«Fumi ancora?» gli chiedo.
«No» risponde.
Cass si accende una sigaretta.
«Cosa stai facendo?» le chiedo esterrefatta. «Ne fumo una ogni tanto» spiega lei.
Ma dov’è finita la mia migliore amica? Quella che odiava il fumo e non perdeva occasione per richiamare Trevor?
«Cass, ti prego, mettila via.»
Lei sbuffa e la spegne, mentre noto un impercettibile sor­riso sul volto di Trevor.
«E a Miami invece come va?» mi chiede lui.
«Be’, adesso un po’ meglio, ma vorrei tanto tornare a Los Angeles.»
«Torna, Cris! Non sai quanto mi manchi!» esclama Cass. Le trema la voce e ha gli occhi lucidi. Mi fa male vederla così, è evidente che sta soffrendo e io vorrei tanto abbracciarla.
«Mi mancate tantissimo anche voi!» rispondo sforzando­ mi di trattenere le lacrime e cercando con la mano il braccia­letto che ci ha regalato Cass il giorno prima della mia par tenza.
Ho notato che anche loro lo portano ancora. È il nostro simbolo d’amicizia eterna.
È bello rivederli, avrei tante cose da chiedere e da dire. Vor­rei raccontargli del mio dilemma, di Matt e Cam, della con­fusione che ho in testa… ma alla fine, non so perché, non lo faccio. Dovrei spiegare troppe cose e non saprei da dove co­minciare. Chiacchieriamo invece degli amici di Los Angeles, della mia vecchia scuola. È strano parlare con loro… è diverso da com’era solo poche settimane fa. Sembra passata una vita, noi sembriamo diversi, quasi timidi.
Anche il rapporto tra Cass e Trevor mi pare cambiato. Da quando è iniziata la videochiamata non si sono rivolti nean­ che una parola. Forse hanno litigato… chissà.
Chiacchieriamo finché per loro non arriva l’ora del pran­zo. A Los Angeles è mezzogiorno, qui in Florida sono le tre del pomeriggio. Ci salutiamo con la promessa di risentirci presto e di vederci di persona, magari durante le vacanze di Natale. Sarebbe bellissimo trascorrerle tutti insieme a Los Angeles. Ne parlerò con i miei.
Quando l’immagine di Cass e Trevor scompare mi si strin­ge il cuore. È una sensazione dolorosa. Sì, sono felice di a­verli visti, ma avverto anche una profonda tristezza e non riesco a ricacciare indietro le lacrime.
Mi asciugo il viso, ora devo mettermi d’accordo con Cameron per lavorare insieme al progetto di storia. Domani do­vremo esporlo alla classe.
‘Ehi, passa da me quando vuoi’ gli scrivo.
Spero venga presto perché siamo abbastanza indietro.
Il mio cellulare vibra e leggo la sua risposta: ‘Meglio studia­re a casa mia. I miei non ci sono e possiamo stare tranquilli.’ Sbuffo e vado in camera a preparare lo zaino. In poco tem­po sono a casa di Cameron. La macchina dei suoi effettiva­mente non c’è, e la cosa mi fa sentire meglio. Non so, ma ogni volta che ci sono loro provo disagio, come se stessero analiz­zando ogni mio gesto.
Suono il campanello. Cameron compare subito con il fiatone. Che si sia messo a correre per non farmi aspettare fuori?
«Ehi.»
«Ciao, entra» mi dice sorridendo.
Appena incrocio il suo sguardo sento di nuovo le farfalle nello stomaco. Andiamo in salotto.
«Non posso stare qui per molto tempo, quindi facciamo in fretta» dico.
Annuisce e mi passa subito gli appunti.
Ci sediamo sul divano e inizia a spiegarmi l’ordine degli argomenti che dovrò esporre domani.
Osservo il foglio, poi il mio sguardo finisce sulla sua bocca.
Le parole e la sua voce scompaiono, e adesso c’è solo lui che muove le labbra nel silenzio più assoluto. Cerco di di­ strarmi e di convincere me stessa a smettere di fissarlo, ma non ci riesco.
All’improvviso mi guarda. «Capito?» dice.
Il cuore mi batte forte, e non posso allontanare quel pen­siero che mi frulla da qualche minuto nella testa.
Non m’importa del progetto di storia, non m’importa di cosa sia giusto e di cosa non lo sia, ho solo voglia di unire le mie labbra alle sue.
A un tratto, quasi senza rendermene conto, mi avvicino e lo bacio.
All’inizio esita e sembra abbastanza sorpreso, poi posa la mano sul mio viso e si concentra sulle mie labbra.
Non so perché mi stia comportando così, ma adesso sem­bra la cosa più giusta che io abbia fatto da quando sono ar­rivata in questa città.
Il bacio diventa sempre più intenso mentre la mano di Cameron scivola dal mio viso alla mia spalla e poi alla vita. Continua a baciarmi senza fermarsi, mentre la sua ma­no si insinua lentamente sotto la maglietta e mi accarezza la pelle. Rabbrividisco e mi avvicino ancora di più a lui. Più mi bacia e più sento il bisogno di stare con lui e di andare ol­tre. È così strana questa sensazione, non l’avevo mai provata con nessuno, neanche con Set.
Appoggio le mani sulle sue spalle e lui si abbassa per sten­dersi completamente con me sopra. Mentre scende piano, affondo le mani tra i suoi capelli, e sento una specie di calore propagarsi in tutto il mio corpo.
Poi, di colpo, la porta di casa si apre, e ci stacchiamo l’u­no dall’altra. Lui ha le labbra più rosse del solito, spero che chiunque sia arrivato non se ne accorga.
«Be’… devo andare» dico alzandomi dal divano. Raccol­go i quaderni e li metto nello zaino.
«Ciao Cris, come mai sei qui?» chiede Sam entrando in sa­lotto.
«Dovevo darle gli appunti per domani» risponde Cam­eron, ovviamente frastornato per quanto è successo poco fa.
Sam sorride ed esce dalla stanza senza dire nulla.
Mi dirigo verso l’ingresso, e a ogni passo mi convinco un po’ di più che ciò che ho fatto è assolutamente sbagliato. Ho perso il controllo, e adesso non ho il coraggio di guardare Cameron negli occhi.
«Allora… ci vediamo domani» dico forzando un sorriso. Lui annuisce e io scappo via.
Ma cosa ho fatto?
Invece di tornare a casa preferisco fare una passeggiata per mettere ordine nella mia testa e prolungare questa stra­na euforia che si è impossessata di me.
La musica è sempre stata un balsamo per il mio cuore. Mi metto le cuffiette e attivo la modalità Shuffle. Il primo brano a partire è My Dilemma di Selena Gomez.
Lo riconosco alle prime note. È una delle mie canzoni preferite, eppure è come se l’ascoltassi per la prima volta…
Le sue parole non mi sono mai sembrate così piene di significato come adesso, paiono scritte apposta per me… È proprio così che mi sento: una metà di me desidera Cam e l’altra vuole solo dimenticarlo.
So che è tutto sbagliato, che tra noi non potrà mai esserci nulla, e che non è la persona giusta per me… eppure, tutte le volte che cerco di allontanarmene, una forza misteriosa e inspiegabile mi riporta da lui. Da quando l’ho conosciuto si è insinuato tra i miei pensieri togliendomi la tranquillità.
Devo smetterla di torturarmi in questo modo! Devo con­ centrarmi su me e Matt, è lui il ragazzo giusto per me. Came­ron è solo un enorme, meraviglioso errore.

© 2016 by Cristina Chiperi
© 2016 by Sergio Fanucci Communications S.r.l.