Chi è il giocatore che sta ridefinendo il ruolo più importante del football americano
Si chiama Cam Newton, è un quarterback ed è l'MVP della stagione regolare di NFL: e questa sera giocherà il Super Bowl
Nella notte tra sabato 6 e domenica 7 sono stati assegnati i premi annuali del campionato di NFL (National Football League), il più importante campionato di football americano al mondo. Il premio più significativo è quello di MVP (Most Valuable Player), cioè di giocatore più importante dell’anno per la sua squadra. L’MVP del 2016 è stato assegnato a Cam Newton, quarterback dei Carolina Panthers, la squadra che questa notte giocherà il Super Bowl contro i Denver Broncos. Newton è considerato un giocatore unico nel suo genere: ha ridefinito il ruolo di quarterback, rendendolo più dinamico e molto più imprevedibile per le difese avversarie. E ha una storia notevole: fino all’ultimo anno di università nessuno scommetteva sul suo successo e al draft della NFL il pubblicò criticò rumorosamente la decisione dei Panthers di sceglierlo.
Chi è Cam Newton, dall’inizio
Nel football americano conta molto la carriera avuta nel campionato universitario. Quando finì il liceo, Cam Newton era uno dei giovani atleti più promettenti degli Stati Uniti. Fu ammesso alla University of Florida, dove c’è una delle migliori squadre del campionato universitario. Per due anni fu la riserva del quarterback Tim Tebow, fra i giocatori universitari più popolari di sempre. Newton giocò poche partite e per pochi minuti, e poi fu arrestato perché trovato in possesso di un computer che era stato rubato ad un altro studente. Oggi Newton ammette la sua colpa ma sostiene che si è trattato di un errore “di gioventù” e che non c’entra con la persona che è diventato. L’accusa fu lasciata cadere quando Newton accettò di fare del servizio sociale, ma l’allenatore della sua squadra non la prese bene: un po’ per decisione dell’allenatore, un po’ perché il quarterback titolare era molto forte, Newton decise di ricominciare da capo in un’università texana di livello minore, i cosiddetti “junior college” (che durano due anni, e poi permettono a chi li frequenta di proseguire gli studi in un’altra università). Lì riuscì a giocare di più e – secondo quanto ha raccontato suo padre – ritrovò la passione per il football. Alla fine di una stagione eccellente ebbe richieste da alcune delle squadre universitarie più importanti degli Stati Uniti. Scelse Auburn, in Alabama, dove vinse più o meno tutto: tra le altre cose vinse l’Heisman Trophy, il premio assegnato al miglior giocatore del campionato universitario.
Il draft del 2011
Subito dopo la stagione di Auburn, Newton si candidò per il draft del 2011. Nel football americano i giocatori non si possono comprare come nel calcio: i principali meccanismi di ricambio delle squadre sono gli scambi di giocatori, il tesseramento di giocatori svincolati e il draft. Nel draft ogni squadra sceglie i giocatori che provengono dal campionato universitario. L’ordine della scelta è stabilita sulla base dei risultati ottenuti l’anno precedente: la squadra peggiore qualificata è la prima a scegliere. Newton fu scelto dai Carolina Panthers, tra molte critiche: Newton aveva giocato ad alti livelli – ad Auburn – solo per un anno, e in molti lo ritenevano poco pronto per il campionato professionistico. Si pensava anche che non avesse particolare precisione nei lanci, che è la qualità principale per un quarterback. La sera del draft la contestazione del pubblico in sala fu molto rumorosa, ma la prima stagione di Newton andò benissimo.
Cam Newton, oggi
Newton ha 26 anni ed è il primo quarterback nero a vincere da solo l’MVP: nel 2003 il premio fu vinto da Steve McNair – anche lui un quarterback nero – ma a pari merito con Peyton Manning – un quarterback bianco. Nel corso della sua carriera in NFL Newton ha sviluppato una capacità di gioco unica, che non si era mai vista prima. Premessa: i quarterback sono i giocatori che ricevono la palla all’inizio di ogni azione e sostanzialmente decidono cosa farne. Hanno tre opzioni: passare la palla in avanti a un ricevitore, darla in mano a un loro compagno (running back) che cerchi di portarla il più avanti possibile evitando i placcaggi, oppure correre loro stessi con il pallone. La qualità più richiesta in un quarterback normalmente è la precisione e la velocità nell’esecuzione nei passaggi. I quarterback sono spesso dei giocatori piuttosto statici: in uno schema di gioco ricevono la palla, osservano brevemente lo sviluppo dell’azione e poi lanciano. Qui sotto un’azione da quarterback “classico”. Fine della premessa.
Nelle sue prime stagioni da professionista Newton non è stato eccellente nei lanci, ma quest’anno si è migliorato parecchio, segnando 35 touchdown su passaggio. Non è ancora fra i quarterback migliori come qualità dei passaggi, ma c’è anche da dire che il reparto ricevitori dei Panthers (i giocatori che ricevono i passaggi del quarterback, appunto) è fra i meno talentuosi del campionato. Newton ha però una struttura fisica che gli permette di correre molto bene con la palla ed è quasi inarrestabile sulle brevi distanze: è alto 196 centimetri e pesa 113 chili, ma è veloce e riesce a fare le capriole in aria, per dire.
Gli analisti sportivi lo descrivono spesso come “una combinazione unica di stazza, forza e agilità“, e il suo soprannome è “Superman”, tanto che spesso festeggia i touchdown mimando il gesto di Clark Kent che si apre la giacca, mostrando la tuta di Superman. Quest’anno festeggia molto anche facendo la dab dance.
Queste sue capacità costringono le difese avversarie a coprire allo stesso modo tutte le tre opzioni di gioco (passa la palla, la dà in mano a un corridore o corre lui) quando solitamente le opzioni coperte sono due. Newton è l’unico quarterback nei primi cinque anni di carriera ad avere segnato più di 100 volte con un passaggio e più di 25 portando personalmente la palla in touchdown. È anche particolarmente bravo nell’evitare i placcaggi quando si prepara a lanciare la palla.
Il premio MVP
Il titolo MVP della stagione viene sempre assegnato il giorno prima del Super Bowl. Non è una cosa rara che il giocatore più forte del campionato giochi anche il Super Bowl: è successo quattro volte negli ultimi dieci anni. La votazione si tiene alla fine della regular season, la parte di campionato che si conclude all’inizio di gennaio, e non tiene conto delle prestazioni dei giocatori durante i playoff, la fase a eliminazione diretta che si conclude con il Super Bowl. Ci sono in realtà diversi premi MVP, ma quello più importante e al quale ci si riferisce normalmente è quello assegnato dall’agenzia di stampa AP e che viene votato dai più importanti giornalisti sportivi degli Stati Uniti.