In “The Hateful Eight” hanno rotto per errore una preziosa chitarra d’epoca
E la storia di come è venuto a saperlo il museo che l'aveva prestata è molto bizzarra
The Hateful Eight è l’ultimo film di Quentin Tarantino, e nel cast ci sono tra gli altri Samuel L. Jackson, Kurt Russell, Jennifer Jason Leigh, Tim Roth e Bruce Dern. È uscito in Italia il 4 febbraio, mentre negli Stati Uniti era già uscito a Natale. In The Hateful Eight ci sono diverse scene piuttosto violente, in cui gli otto protagonisti si fanno del male in vari modi. C’è anche una scena (spoiler piccolissimo) in cui Daisy Domergue, interpretata da Jennifer Jason Leigh, suona una chitarra. Domergue è una ricercata catturata dal cacciatore di taglie John Ruth (Kurt Russell). Ruth è infastidito dalla canzone suonata da Domergue, va quindi verso di lei e rompe la chitarra. La chitarra è degli anni Settanta dell’Ottocento ed è una Martin molto costosa, una delle migliori marche di chitarre acustiche al mondo. Durante le riprese la chitarra suonata era quella vera. Quella rotta da Ruth avrebbe dovuto essere una replica, ma per errore è stata rotta quella vera.
La chitarra era stata prestata al set del film di Tarantino dal Martin Guitar Museum di Nazareth, in Pennsylvania. La chitarra era assicurata per un prezzo molto inferiore al suo valore e, in più, le modalità con cui è stata rotta la chitarra sono piuttosto strane. Qualche settimana fa ne ha parlato a SSNInsider Mark Ulano, il tecnico del suono di The Hateful Eight. Ulano ha detto: «Avevamo previsto di scambiare le due chitarre [quella vera e la replica], tagliare la scena e rompere la replica in una nuova scena. Qualcuno si è però dimenticato di avvisare Kurt [Russell], quindi la reazione di Jennifer [Jason Leigh] che si vede nel film è sincera».
Ulano ha anche detto che il museo che aveva prestato la chitarra aveva fatto solo due domande dopo aver saputo che la chitarra si era rotta: «Ve ne serve un’altra? Potreste per favore ridarci tutti pezzi che così possiamo metterli in mostra nel museo?».
Dick Boak, il direttore del Martin Museum, ha però detto che le cose sono andate in modo diverso. In un articolo pubblicato su Reverb il 4 febbraio Boak ha spiegato che non è vero che il museo ha preso così bene la notizia della chitarra rotta e che, per di più, prima dell’intervista di Ulano i responsabili del museo pensavano che la chitarra si fosse rotta in un altro modo. «Ci è stato detto che c’era stato un incidente sul set», ha detto Boak, «ma pensavamo a un’impalcatura che era caduta sulla chitarra o qualcosa di simile. Capiamo che sono cose che capitano, ma allo stesso tempo non possiamo prenderla alla leggera». Boak ha spiegato di aver scoperto dall’intervista di Ulano che nel film era previsto che si rompesse una chitarra e che il problema era che nessuno si è ricordato di dirlo a Russell.
Boak ha anche spiegato di aver chiesto i pezzi della chitarra perché volevano provare a ripararla, non perché volevano esporla. La chitarra sembra però essere irreparabile. Boak ha poi smentito di aver offerto una nuova chitarra e che d’ora in poi non presterà più nessuna chitarra a nessun film. Parlando di quanto ha ricevuto dall’assicurazione in seguito al danno Boak ha detto: «Non è una questione di soldi. È una cosa che riguarda la preservazione della storia e della tradizione della musica statunitense».