Il governo cinese ha detto che tre dei librai scomparsi a Hong Kong lo scorso ottobre sono stati arrestati per “attività illegali”
La polizia di Hong Kong ha detto di avere ricevuto una lettera dalla Cina in cui si dice che tre dei librai scomparsi a Hong Kong lo scorso ottobre sono stati arrestati in Cina con l’accusa di avere compiuto “attività illegali”. I tre sono Lui Por, Cheung Chi Ping e Lam Wing Kee. Un quarto libraio, Gio Minhai, era scomparso durante una vacanza nella sua casa in Thailandia e il mese scorso era ricomparso in televisione confessando di avere violato la libertà vigilata in relazione a un incidente d’auto mortale più di dieci anni fa. Un quinto libraio, Lee Bo, era scomparso dal magazzino della sua società a dicembre e da allora dice di trovarsi in Cina ad “assistere a un’indagine”.
In molti temono che con questa storia della scomparsa dei librai le autorità cinesi possano minare l’indipendenza legale di Hong Kong e che possa essere messa in discussione la cosiddetta formula “un paese, due sistemi” che ha finora garantito ai cittadini di Hong Kong maggiori libertà rispetto a quelle della Cina continentale.