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  • Lunedì 1 febbraio 2016

La nave cargo alla deriva al largo della costa francese

Potrebbe arenarsi e ha 300 tonnellate di carburante nei suoi serbatoi: ora si dovrà provare ad agganciarla e rimorchiarla lontano dalla costa

Aggiornamento delle 16: il gruppo di esperti che si sta occupando della nave nave Modern Express è riuscito ad attaccare un cavo da rimorchio alla nave, che si trova a circa 40 chilometri dalla costa francese. Per attaccare il cavo quattro persone sono dovute salire sulla barca e saranno ora evacuate prima che la nave venga trainata lontano dalla costa, dove rischiava di arenarsi. Le autorità francesi hanno detto che, date le difficili condizioni meteo, ci sono delle possibilità che il cavo si rompa.

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La nave Modern Express si trova da quasi una settimana alla deriva della costa occidentale francese, nel Golfo di Biscaglia, poco lontano da La Rochelle e Bordeaux. È una nave cargo, cioè adibita al trasporto di merci, registrata a Panama e che viaggia nell’oceano Atlantico; viaggia alla deriva a causa di alcuni problemi tecnici a bordo e del mare molto mosso, potrebbe arenarsi entro domani. Oggi il gruppo di esperti che sta tenendo sotto controllo il suo tragitto proverà un’ultima volta ad attaccare un cavo alla Modern Express per provare a rimorchiarla, ma viste le condizioni del mare c’è molto scetticismo circa la possibilità di riuscirci. Martedì scorso elicotteri dell’aeronautica spagnola avevano soccorso i 22 membri dell’equipaggio, riportandoli a terra.

Il viceammiraglio Emmanuel De Oliveira della Préfecture maritime Atlantique, l’organismo che monitora e regolamenta le attività sui tratti di mare dell’Atlantico di competenza della Francia, ha detto che l’ultimo tentativo consisterà nel collegare la nave cargo lunga 164 metri a un rimorchiatore per trasferirla in un porto. Ha però spiegato che la manovra sarà molto difficile, anche perché la nave negli ultimi giorni si è inclinata di oltre 50 gradi ed è difficile da governare.

La nave trasporta circa 3.600 tonnellate di legname e diversi macchinari da cantiere. L’attenzione è concentrata soprattutto sulle circa 300 tonnellate di carburante a bordo della nave, che in caso di forte impatto con la costa potrebbero essere riversate in mare. De Oliveira ha però spiegato che l’impatto ambientale in questo caso dovrebbe essere “limitato”, anche perché attualmente i serbatoi della nave cargo sono integri e non sono state rilevate perdite.