L’incendio alla Fenice di Venezia, vent’anni fa
Vi ricordate chi quasi distrusse – e perché – uno dei teatri più famosi in Europa?
Il 29 gennaio 1996, vent’anni fa oggi, un grave incendio distrusse buona parte di uno dei teatri più celebrati e famosi d’Europa: il Gran Teatro La Fenice di Venezia, inaugurato nel 1792 e da allora sede di moltissime prime di prestigiose opere musicali. L’incendio – che non fu il primo nella storia del teatro – fu doloso, durò ore e mise a rischio diverse case circostanti: la notizia e le immagini delle fiamme fecero il giro del mondo. Il processo di ricostruzione fu lungo e difficoltoso, anche perché si decise di ricostruire il teatro praticamente uguale a com’era prima dell’incendio. il Gran Teatro ha riaperto definitivamente solo nel 2004 e da allora è tornato a ospitare importanti opere musicali ed eventi.
Anche la storia della costruzione del Gran Teatro è iniziata con un incendio: quello del Teatro San Benedetto, considerato allora uno dei più belli di Venezia, che bruciò nel 1773. Venne ricostruito, ma a causa di una questione legale i proprietari furono costretti a venderlo. Decisero quindi di costruire da zero un nuovo teatro ancora migliore del precedente: esaminarono 29 progetti e alla fine scelsero quello dell’architetto Giannantonio Selva, uno dei più famosi della sua epoca. Il Gran Teatro La Fenice – che da fuori appariva come un edificio neoclassico – venne inaugurato il 16 maggio 1792 con la rappresentazione dei Giuochi d’Agrigento di Giovanni Paisiello. Già nei primi decenni della sua storia, la Fenice ospitò alcuni fra i migliori autori italiani dell’epoca: fra il 1813 e il 1823 Gioacchino Rossini compose per una rappresentazione alla Fenice il Tancredi, il Sigismondo e la Semiramide. Negli anni successivi furono rappresentate diverse opere di Vincenzo Bellini e Gateano Donizetti.
Una foto del Gran Teatro prima dell’incendio del 1996 (ANSA)
Il Gran Teatro era diventato uno dei più apprezzati in tutta Europa, quando fra il 12 e il 13 dicembre 1836 fu colpito da un incendio. Riuscì comunque a riaprire poco più di un anno più tardi, e nel secondo Ottocento fu il teatro che ospitò il maggior numero di prime di Giuseppe Verdi dopo il teatro la Scala di Milano (a Venezia furono presentante fra le altre La traviata, Rigoletto, Attila e Simon Boccanegra). Per tutto il Novecento il Gran Teatro ospitò diverse altre opere importanti, anche di autori internazionali come Igor Stravinskij e Sergej Prokofiev.
Una foto del Gran Teatro prima dell’incendio del 1996 (ANSA)
La sera del 29 gennaio 1996, i vigili del fuoco di Venezia furono chiamati da alcune persone che abitavano vicino al teatro, che dalla propria casa sentivano puzza di bruciato. I pompieri cercarono per ore di estinguere il fuoco, visibile anche a centinaia di metri di distanza dal teatro, anche per il rischio che le fiamme si propagassero alle case vicine. La mattina successiva, come mostrarono diverse foto scattate dall’alto, del vecchio teatro erano rimaste in piedi praticamente solo le mura esterne.
Un anno dopo l’incendio la procura di Venezia trovò i responsabili: Enrico Carella e Massimiliano Marchetti, rispettivamente capo e operario della Viet, una piccola azienda veneziana a cui erano stati subappaltati alcuni lavori di restauro nel teatro. La procura ha ricostruito che i due appiccarono un piccolo incendio per non pagare una penale per il ritardo dei lavori che gli erano stati commissionati. Furono incriminati e condannati in via definitiva rispettivamente a sette e sei anni di carcere. Carella scappò in Messico ma fu catturato dall’Interpol ed estradato in Italia.
Dopo l’incendio si decise di ricostruire il Gran Teatro il più fedelmente possibile al progetto originale. Nel settembre del 1996 venne pubblicato il bando per la ricostruzione, vinto dalla A.T.I. Holzmann con un progetto del noto architetto Aldo Rossi. I lavori furono molto lenti, e nel 2001 il Commissario per la ricostruzione decise di rescindere il contratto con la A.T.I. Holzmann, che aveva continuato a prorogare la data di conclusione dei lavori. Nel 2001 fu indetto un nuovo bando, vinto da un consorzio di quattro imprese, che finirono i lavori nel maggio del 2004 (ma già nel dicembre del 2003 il teatro aveva riaperto eccezionalmente per una settimana). Oggi il Gran Teatro è tornato a funzionare in maniera efficiente – Repubblica nel 2013 ha scritto che si finanzia interamente con gli introiti dei biglietti – e ospitare importanti opere da tutto il mondo. Venerdì 29 gennaio il Gran Teatro si potrà visitare gratuitamente per tutta la giornata.
Oggi le porte de #LaFenice sono aperte, veniteci a visitare e a vedere come ognuno di voi l'ha ricostruita! GRAZIE! pic.twitter.com/YuifB8I0MU
— Teatro La Fenice (@teatrolafenice) January 29, 2016