Scott Glenn ha 75 anni
Forse il nome non vi dice niente, ma ha interpretato alcuni dei poliziotti e dei soldati più memorabili del cinema (aiutato da una gran faccia)
Scott Glenn è uno di quegli attori nati con una faccia che ha scritto sopra un ruolo preciso: nel suo caso quello del militare, del poliziotto, del cow boy, di uno che comunque risolve le cose preferibilmente a cazzotti. È un attore fenomenale, anche se spesso ha interpretato personaggi secondari: chi non è molto esperto di cinema fino a qualche anno fa correva il rischio di confonderlo con James Woods, poi una decina di anni fa ha iniziato a ricordare di più David Carradine. È nato il 26 gennaio 1941 a Pittsburgh, in Pennsylvania, e oggi compie 75 anni.
Da bambino ebbe gravi e costanti problemi di salute, che lo costrinsero a passare un anno intero a letto: in quel periodo lesse molti libri e una volta guarito i medici gli dissero che avrebbe zoppicato per tutta la vita. Lui si esercitò molto per evitarlo, e ci riuscì: dopo essersi laureato si arruolò nei marines, un’esperienza che a suo dire lo aiutò in diversi film che fece in seguito. Lavorò un po’ come giornalista di cronaca nera e poi provò a diventare uno sceneggiatore: dopo qualche tempo decise però che quello che gli piaceva di più era recitare e nel 1968 si iscrisse all’Actors Studio. Nello stesso periodo si appassionò di arti marziali.
Fece il suo primo film, Baby Maker, nel 1970, ma passò gli anni successivi a fare ruoli minori in film poco importanti. Una piccola svolta arrivò nel 1975, quando il grande regista Robert Altman lo scelse per interpretare un personaggio del suo film più importante, Nashville. Nel 1979 ebbe una parte in Apocalypse Now di Francis Ford Coppola, ma fu nel 1980 che divenne famoso quando interpretò il rivale di John Travolta nel film di James Bridges Urban Cowboy.
Negli anni Ottanta consolidò la sua fama con una serie di ruoli da protagonista in film western come Branco Selvaggio e Silverado e nell’horror di Michael Mann La fortezza, e quella dell’astronauta in Uomini veri, dimostrandosi capace a recitare sia la parte dell’eroe che quella del cattivo. Fu all’inizio degli anni Novanta che ebbe i suoi ruoli più famosi: quello del comandante Bart Mancuso in Caccia a Ottobre Rosso e quello dell’agente dell’FBI Jack Crawford nel Silenzio degli Innocenti. Ha poi alternato ruoli in film di grande successo commerciale, come Potere assoluto, Vertical Limit e The Bourne Ultimatum a film più impegnati o d’autore come La canzone di Carla di Ken Loach o Il giardino delle vergini suicide di Sofia Coppola. Negli ultimi anni ha anche interpretato uno dei personaggi più riusciti della serie di Netflix Daredevil: quello di Stick, un istruttore di arti marziali/giustiziere cieco che insegna al protagonista Matt Murdock a combattere. Ed è stato anche il padre di Justin Theroux in alcuni episodi Leftover.