Donald Rumsfeld ha fatto un gioco per iPhone
È l'impegnativo "solitario di Churchill": lo ha prodotto l'ex segretario della Difesa degli Stati Uniti, a 83 anni
Lunedì 25 gennaio Donald Rumsfeld, ex segretario della Difesa degli Stati Uniti durante le presidenze di Gerald Ford e di George W. Bush e tra i principali politici statunitensi legati alla guerra in Iraq del 2003, ha scritto un post su Medium in cui ha annunciato il lancio di un’app per iPhone di sua invenzione per giocare a un particolare gioco di carte.
Nel post, che si intitola “A 83 anni, ho deciso di sviluppare un’app”, Rumsfeld ha spiegato che quando era ambasciatore degli Stati Uniti alla NATO, durante la presidenza di Richard Nixon, conobbe André de Staercke, un diplomatico belga, che gli insegnò un gioco di carte che aveva imparato da giovane dal primo ministro britannico Winston Churchill, del quale era molto amico. Rumsfeld lo definisce «il più difficile gioco di solitario – e probabilmente il più stimolante e strategico rompicapo o gioco di logica – al quale io abbia mai giocato»: si gioca con due mazzi da 52 carte, invece che con un solo; ci sono dieci colonne di carte invece che sette; c’è una colonna aggiuntiva di sei carte da sbloccare, che Rumsfeld chiama “le sei del diavolo”. Una singola mossa sbagliata può fare perdere la partita, e capitano molte mani che non si possono vincere, spiega Rumsfeld: «Come il mio amico Andre de Staercke mi disse una volta, “quello di cui si ha bisogno nella vita è il pessimismo dell’intelligenza e l’ottimismo della volontà”. Giocate a un paio di mani del “Solitario di Churchill” e saprete esattamente che cosa intendeva».
Rumsfeld racconta di aver giocato molto a questo gioco da quando lo imparò, durante i voli in aereo o nei momenti tranquilli della giornata, perché lo aiutava a migliorare concentrazione e istinto. Ha insegnato il gioco a qualche amico – e a sua moglie, con la quale si sfida regolarmente tenendo il conto dei punti – ma in tutto nel mondo fino a qualche mese fa c’erano solo, scrive, una decina di persone a conoscerlo. Qualcuno però gli propose a un certo punto di trasformarlo in un’app: «Non posso dire che avessi ben chiaro nemmeno che cosa fosse, un’app». Rumsfeld contattò i discendenti di Churchill per sentire che cosa ne pensassero e loro ne furono entusiasti. Da quel momento Rumsfeld ha dedicato «innumerevoli ore» a visionare versioni beta del gioco e a migliorarne lo sviluppo.
L’app è disponibile gratuitamente – con delle opzioni di gioco particolari a pagamento – su Apple Store da questa settimana (presto arriverà anche la versione per Android): il ricavato, sia da Rumsfeld sia dalla famiglia Churchill, sarà devoluto in beneficenza. Rumsfeld ha concluso il suo post scrivendo: «Non posso dire se sarà l’ultima app nella quale sarò coinvolto: dopo tutto, ho solo 83 anni! Ma possiamo dire tranquillamente che Mark Zuckerberg non ha niente di cui preoccuparsi».