Il Portogallo avrà un presidente conservatore
Marcelo Rebelo de Sousa ha vinto le presidenziali di domenica: era stato l'unico candidato a non promettere "cambiamenti" ma stabilità politica e sociale
Il candidato portoghese di centrodestra Marcelo Rebelo de Sousa è stato eletto domenica 24 gennaio come nuovo presidente della Repubblica. De Sousa ha vinto al primo turno con il 52 per cento dei voti contro il suo principale avversario, l’indipendente di sinistra Antonio Sampaio da Novoa, che ha ottenuto il 22,89 per cento dei voti. Lo scrutinio è arrivato al 99 per cento e l’astensione è stata di circa il 52 per cento. De Sousa subentrerà il prossimo 9 marzo al capo dello stato uscente, suo ex compagno nel partito conservatore PSD, Anibal Cavaco Silva.
I candidati alla presidenza del Portogallo erano in totale dieci, ma secondo i sondaggi il candidato favorito era proprio Marcelo Rebelo de Sousa. De Sousa ha 67 anni, è figlio dell’ex ministro conservatore Baltasar Rebelo de Sousa, ha una cattedra in diritto all’Università di Lisbona, da diversi anni non ha incarichi politici ed è un ex conduttore e opinionista di talk show politici, tra i più noti in Portogallo. Durante la campagna elettorale – per la maggior parte auto-finanziata – ha cercato di presentarsi agli elettori come un conservatore moderato e affidabile. A differenza degli altri candidati non ha parlato di cambiamenti o elezioni anticipate ma di unione, stabilità e dialogo con tutte le forze politiche. Dopo l’elezione ha detto: «Voglio ricreare la pace sociale, economica e politica in Portogallo: è tempo di andare avanti. La prima cosa che voglio è promuovere l’unità nazionale, la guarigione dalle ferite e costruire ponti. Quanto più saremo uniti tanto saremo più forti». De Sousa è un cattolico praticante e nel discorso della vittoria ha citato Papa Francesco.
Il Portogallo è una repubblica semi-presidenziale, dove la Costituzione affida al capo dello stato molti poteri: ha il diritto di respingere leggi, chiedere l’opinione della Corte Costituzionale su una determinata legge e sciogliere il governo. Le elezioni politiche dello scorso ottobre erano state vinte dalla coalizione del Partito Conservatore che aveva ottenuto la maggioranza relativa dei seggi, ma non abbastanza per formare un governo. I conservatori, non essendo riusciti a formare un loro governo, erano stati sostituiti in novembre da un’alleanza tra socialisti, comunisti e sinistra radicale che da subito si è dimostrata piuttosto fragile. Diversi analisti scrivono che il centrodestra vorrebbe sfruttare la vittoria di de Sousa per tornare al potere.