Maurizio Sarri è stato squalificato per due giornate di Coppa Italia
L'allenatore del Napoli è stato anche multato di ventimila euro per gli insulti omofobi rivolti a Roberto Mancini durante il quarto di finale tra Napoli e Inter
L’allenatore del Napoli Maurizio Sari è stato squalificato per due giornate di Coppa Italia dal giudice sportivo Gianpaolo Tosel. La decisione è stata presa per la lite che Sarri ha avuto con l’allenatore dell’Inter Roberto Mancini, durante la partita dei quarti di finale di Coppa Italia tra Napoli e Inter, giocata il 19 gennaio; Sarri è stato anche multato di ventimila euro e così pure Mancini – di cinquemila euro – per “aver tenuto un atteggiamento intimidatorio nei confronti di Sarri” e “per avere rivolto al Quarto Ufficiale un’espressione irriguardosa”. Il giudice sportivo ha sanzionato Sarri “per avere, al 47° del secondo tempo, rivolto all’allenatore della squadra avversaria epiteti pesantemente insultanti”.
La lite è iniziata negli ultimi minuti della partita, quando era stato espulso un giocatore del Napoli, Dries Mertens, e Mancini era andato a fare qualche domanda sui tempi di recupero al quarto uomo. Mancini e Sarri sono stati allontanati entrambi dal campo di gioco dopo la lite e non hanno assistito al secondo gol dell’Inter, che ha vinto la partita 2 a 0. All’inizio non è stato chiaro quale fosse il motivo del litigio, Mancini ha protestato vistosamente anche contro il quarto uomo. Nelle interviste dopo la partita Mancini ha raccontato di essere stato insultato da Sarri:
«Sarri è un razzista e uomini come lui non possono stare nel calcio. […] Ha usato parole razziste, io mi sono alzato per chiedere al quarto uomo come mai 5 minuti di recupero. E lui ha iniziato a inveire contro di me urlando frocio e finocchio. Io sono orgoglioso di esserlo se lui è un uomo. Ma le persone così non possono stare nel calcio sennò non migliorerà mai. 60 anni, si deve vergognare. Il quarto uomo era lì, ha sentito, non ha detto niente».
Sarri non ha negato gli insulti omofobi, limitandosi a dire di non ricordare esattamente cosa avesse detto a Mancini e spiegando che, secondo lui, Mancini non avrebbe dovuto parlare della vicenda con i giornalisti perché “sono cose che devono rimanere in campo”. Sarri ha detto anche di aspettarsi le scuse di Mancini, visto che lui si era già scusato per gli insulti.
Maurizio Sarri ha 57 anni ed è un allenatore italiano alla sua seconda stagione in Serie A; prima, per molti anni, aveva allenato in leghe minori. Dopo le accuse di Mancini si è tornati a parlare di un’altra occasione in cui Sarri aveva detto pubblicamente frasi omofobe. Nel 2014, quando Sarri allenava l’Empoli in Serie B, dopo la partita persa contro il Varese durante cui era stato espulso un giocatore dell’Empoli, Sarri aveva detto che: «Il calcio è diventato uno sport per froci. Abbiamo subito il doppio dei falli, ma abbiamo avuto più gialli noi. È uno sport di contatto e in Italia si fischia molto di più che in Inghilterra con interpretazione da omosessuali».