È giusto squalificare questo rugbista che ha spinto l’arbitro?
Viktor Kolelishvili, del Clermont, lo aveva fatto perché l'arbitro lo intralciava in un'azione di gioco ed è stato squalificato per 14 settimane
Viktor Kolelishvili, rugbista georgiano della squadra francese del Clermont Auvergne, è stato sospeso per 14 settimane dalla commissione disciplinare della European Champions Cup, il torneo di rugby più importante d’Europa, per aver spinto l’arbitro inglese Wayne Barnes durante la partita contro gli Ospreys dello scorso 15 gennaio. Come si vede dalle immagini della partita, durante un’azione l’arbitro si era posizionato involontariamente pochi centimetri davanti a Kolelishvili, che gioca nel ruolo di terza linea ala. Kolelishvili ha tentato in un primo momento di avvisarlo urlandogli qualcosa e poi lo ha spinto. Kolelishvili ha chiesto subito scusa e non è stato sanzionato dall’arbitro, che gli ha detto: “Se ti sto intralciando, per favore chiedimi solo di spostarmi, ok? È un calcio di punizione contro”.
Al termine della partita la spinta di Kolelishvili è stata molto discussa. Per casi simili, il regolamento della competizione prevede una squalifica che può andare dalla sospensione a vita alle 24 settimane di stop. A Kolelishvili però sono state riconosciute tutte le attenuanti del caso: le scuse immediate, l’ammissione di colpevolezza e la buona condotta nel resto della partita hanno fatto calare la sospensione a 14 settimane. Era difficile che Kolelishvili non venisse sospeso, considerando l’importanza della figura dell’arbitro nel rugby e la rigidità del regolamento in questi casi.