Sta per aprire il tunnel ferroviario più lungo del mondo
È quello ad alta velocità del San Gottardo, ha spiegato Mattia Salvi su Pagina99, che verrà inaugurato a giugno e sarà lungo 57 chilometri
Nell’edizione di Pagina99 di sabato 9 gennaio Mattia Salvi ha fatto il punto sulla costruzione della cosiddetta Galleria di base del San Gottardo, un tunnel ferroviario per l’alta velocità attualmente in costruzione nel sud della Svizzera che quando sarà completato sarà il più lungo tunnel ferroviario al mondo: coprirà 57 chilometri collegando le città di Erstfeld e Bodio. Dopo circa 20 anni dall’inizio dei lavori, spiega Pagina99, la realizzazione del tunnel sta per concludersi: entrerà in funzione l’11 dicembre 2016.
Il tunnel è stato realizzato dalla Svizzera nell’ambito dello sviluppo del corridoio Alpi–Reno – chiamato anche Genova-Rotterdam – uno dei nove corridoi individuati dalla Commissione Europea per lo sviluppo dei trasporto europeo. Il corridoio mira a collegare in maniera efficace – e quindi su rotaia, fondamentalmente – i due porti di Genova e Rotterdam, di modo da far risparmiare alle aziende private i soldi che adesso spendono per trasportare i prodotti su gomma, e per velocizzare il trasporto di passeggeri (qui c’è l’ultimo piano di lavoro per lo sviluppo del corridoio, di maggio 2015). Secondo il piano di lavoro dello sviluppo della linea, attualmente ogni anno nel corridoio Alpi–Reno passa già un miliardo di tonnellate di merci.
Il guaio secondo Salvi è che l’Italia per il momento non ha lavorato abbastanza per contribuire alla sua parte: mentre la Svizzera completerà tutti i propri progetti per la realizzazione dei tunnel per l’alta velocità nel 2020, in Italia la prima parte della linea ferroviaria sarà finita entro il 2021 – quella che collega Genova a Tortona, il cosiddetto Terzo Valico – mentre non è chiaro quali e quanti lavori verranno eseguiti in altri punti della linea, quella che dovrebbe collegare Milano e la Svizzera.
Il San Gottardo
Il nuovo tunnel è composto da due canne – cioè due gallerie, fondamentalmente – una per ogni senso di marcia. Le due gallerie saranno collegate fra loro da dei cunicoli ogni 325 metri. La Galleria di base del San Gottardo sarà anche il più profondo tunnel ferroviario al mondo: in alcuni punti sarà situato 2300 metri sotto la superficie della roccia sovrastante. Sul tracciato saranno presenti due stazioni sotterranee intermedie in corrispondenza dei paesi di Faido e Sedrun, di modo da suddividere il percorso della linea in tre tronconi. All’interno del tunnel i treni potranno viaggiare a un massimo di 250 chilometri all’ora. Secondo Salvi il tunnel è costato 17,6 miliardi di euro, pagati tutti dalla Svizzera. La stessa Svizzera ha detto di aver finanziato il 60 per cento dell’opera con le sovrattasse applicate ai pedaggi per i TIR, per il 30 per cento grazie ai ricavi dell’IVA e per il 10 per cento con una tassa sugli oli minerali, spesso derivati dal petrolio. L’1 giugno ci sarà l’inaugurazione del tunnel, mentre il tunnel entrerà ufficialmente in funzione l’11 dicembre 2016.
La Galleria di base del San Gottardo fa parte di AlpTransit, il progetto svizzero che mira a collegare con l’alta velocità il confine italiano con Zurigo. L’altro è quello della Galleria di base del Ceneri, attualmente in costruzione: sarà costruita fra Lugano e Bellinzona, sarà lunga 15,4 chilometri e dovrebbe essere completata entro il 2020. A regime, gli attuali tempi di percorrenza su rotaia per raggiungere le località interessate dalla nuova linea si ridurranno sensibilmente: per andare da Lugano a Zurigo ci si metterà 1 ora e 51 minuti contro le attuali 2 ore e 53, mentre per andare da Milano a Zurigo ci si metterà 2 ore e 58 contro le attuali 4 ore e 3 minuti.
E l’Italia?
Sul suo sito, la divisione della Commissione Europea che si occupa di trasporti stima che per la tratta Genova-confine Italia/Svizzera siamo in una fase di studio e i lavori dovrebbero iniziare entro il 2020. In realtà sono già iniziati i lavori per il cosiddetto Terzo Valico, che dovrebbe collegare Genova a Tortona e poi ricollegarsi ai tratti ferroviari già esistenti in direzione Milano. Il progetto costa 6,2 miliardi di euro. Salvi ha detto che il governo ha scelto di partire comunque «pur non avendo tutta la copertura economica disponibile. Risultato: la nuova Genova-Milano sarà pronta, se tutto va bene, nel 2021, sempre che il governo riesca a trovare anno dopo anno i soldi per finanziarla». Non è ancora chiaro quali saranno invece i lavori per migliorare i collegamenti già esistenti tra Milano e il confine con la Svizzera: per il momento non ci sono progetti concreti. Salvi stima inoltre che tutti gli investimenti collegati al corridoio Alpi–Reno fra rafforzamento di altre linee e altre strutture costeranno al governo italiano circa 11 miliardi di euro.