Jason Rezaian è stato liberato
Il giornalista del Washington Post in prigione in Iran dal luglio 2014 è stato inserito insieme ad altre tre persone in uno scambio di detenuti con gli Stati Uniti
Jason Rezaian, il giornalista del Washington Post che si trova in prigione in Iran da un anno e mezzo, sarà liberato oggi insieme ad altre tre persone, ha confermato il governo americano dopo che la stampa iraniana aveva diffuso la notizia dell’avvenuta liberazione. Tutti e quattro hanno la doppia nazionalità iraniana e americana e sono stati inseriti all’interno di uno scambio di detenuti con il governo statunitense, risultato di un accordo raggiunto dopo 14 mesi di negoziati: non è chiaro se lo scambio sia stato incluso nell’accordo sul nucleare firmato la scorsa estate e che ci si aspetta venga implementato oggi. I quattro detenuti iraniano-americani verranno messi oggi su un aereo diretto in Svizzera. In cambio gli Stati Uniti rilascerà sette iraniani detenuti in territorio americano e rinuncerà a perseguire in tribunale altri 14 cittadini iraniani.
CONFIRMED by US officials via CNN Iranian-Americans released:
Jason Rezaian
Amir Hekmati
Saeed Abedini
No confirmation on who fourth is.— Jasmin Ramsey (@JasminRamsey) January 16, 2016
Oltre a Rezaian, gli altri tre detenuti rilasciati dagli iraniani sono Amir Hekmati, un ex marine originario di Flint, in Michigan; Saeed Abedini, un pastore protestante di Boise, in Idaho; e Nosratollah Khosravi Roudasri. Funzionari americani hanno confermato a CNN solo i primi due nomi, ma non il terzo. Un quinto cittadino con nazionalità americana verrà liberato oggi, dice la stampa iraniana: la sua scarcerazione non fa parte però dell’accordo con il governo statunitense e la sua identità non è stata ancora diffusa.
Rezaian era stato arrestato con l’accusa di spionaggio il 22 luglio 2014, insieme alla moglie Yeganeh Salehi, che era stata successivamente rilasciata. Dopo un processo condotto a porte chiuse, le autorità iraniane avevano annunciato lo scorso novembre che Rezaian era stato condannato per spionaggio e propaganda contro il regime. La pena decisa per Rezaian non era stata resa pubblica.