Dove si nascondeva “El Chapo” Guzman
Le foto e il video dell'irruzione delle forze speciali messicane nella casa di Los Mochis in cui si nascondeva il capo del cartello di Sinaloa
Il narcotrafficante messicano Joaquín Guzmán Loera, conosciuto come “El Chapo”, è stato arrestato l’8 gennaio a Los Mochis, nello stato messicano di Sinaloa. El Chapo (“piccoletto”, in messicano) è il capo del cartello di Sinaloa, una delle organizzazioni criminali più ricche e violente al mondo che gestisce un vasto traffico internazionale di droga; è stato arrestato mentre stava cercando di allontanarsi dalla casa in cui era stato individuato dalle forze di sicurezza messicane e dove, poco prima, in una sparatoria erano morti cinque suoi uomini di guardia.
Quando le unità speciali della Marina messicana, il reparto delle forze armate che più direttamente si occupa della lotta al narcotraffico in Messico, sono riuscite a entrare nell’edificio dove si trovava il nascondiglio di El Chapo, lui era già scappato attraverso le fognature. L’ingresso del tunnel che dal nascondiglio conduceva alle fognature e all’esterno dell’abitazione era nascosto dietro uno specchio.
Tornato in superficie, El Chapo ha rubato un’automobile e ha tentato di scappare, come aveva fatto già decine di volte in passato: i marine però sono riusciti a fermarlo e ad arrestarlo. Ora El Chapo è sotto la custodia delle autorità e il Messico ha avviato le procedure per la sua estradizione negli Stati Uniti.
Le foto dell’irruzione sono state diffuse dalla Marina militare messicana, che poi ha permesso ad alcuni fotografi di riprendere le stanze dell’abitazione in cui si nascondeva El Chapo. Durante l’operazione c’è stata una lunga sparatoria e i militari hanno dovuto utilizzare diverse granate non letali prima di occupare l’abitazione.
El Chapo, che fu arrestato la prima volta nel 1991, evase nel 2001 e rimase latitante per 13 anni. Dopo il suo secondo arresto, nel 2014, era evaso nuovamente. Le autorità messicane hanno detto che l’arresto di El Chapo è stato in parte reso possibile dal fatto che il narcotrafficante ha contattato attori e produttori per girare un film sulla sua vita. Lo scorso settembre, Guzman ha incontrato anche l’attore americano Sean Penn, che lo ha intervistato per la rivista Rolling Stone. Come scrive il giornale messicano El Universal, sia Sean Penn che Kate del Castillo, l’attrice messicana che lo accompagnava, erano sorvegliati dall’intelligence messicana.