I fumetti di supereroi africani
Li disegna e produce una startup di Lagos, si scaricano gratis, stanno avendo un certo successo (non solo in Africa)
Quartz ha raccontato la storia di Comic Republic, una startup nigeriana con sede a Lagos, che sta creando una serie di fumetti di supereroi dedicata al pubblico africano. I personaggi sono stati ribattezzati dai fan e dalla stampa “Africa’s Avengers”, citando i famosi personaggi della Marvel: tra gli altri ci sono Guardian Prime, un venticinquenne nigeriano che lavora come designer ma ha una forza straordinaria che usa per combattere i criminali, e Hilda Avonomemi Moses, una donna proveniente da un piccolo villaggio che può vedere e comunicare con gli spiriti.
I fumetti di Comic Republic sono scritti in inglese e sono disponibili solamente in formato digitale e gratuitamente. La crescita di Comic Republic e la popolarità dei suoi fumetti è stata abbastanza evidente: dal 2013, anno di fondazione della startup, i download sono aumentati da poche centinaia ai più di 25 mila dell’ultimo numero della serie. Jide Martin, il fondatore di Comic Republic, ha detto che cercherà di inserire progressivamente delle pubblicità all’interno dei fumetti, per rendere il progetto economicamente sostenibile. Oggi la Comic Republic ha un team di 9 persone e guadagna soprattutto grazie ai lavori che gli vengono commissionati da privati e aziende: gli ultimi sono stati delle illustrazioni sui rischi della malaria per una ONG e un ritratto a fumetti commissionato dal proprietario di una catena di vestiti nigeriana.
La storia di Comic Republic è stata raccontata come parte di un più ampio movimento di arte, letteratura e cinema locali che in molti hanno chiamato “la rinascita del made-in-Africa”. Il pubblico dei fumetti disegnati dalla Comic Republic però non è solo africano, come riportano i dati dei download: più della metà vengono dagli Stati Uniti e dal Regno Unito, qualcuno dalle Filippine e dal Brasile, solamente il 30 per cento dalla Nigeria. I fumetti di supereroi non hanno mai avuto particolare successo in Africa, ma sembra esserci un cambio di tendenza: dal 2014 a Lagos si fa una fiera di fumetti, in Kenya è stata inaugurata la prima edizione di una fiera simile quest’anno e alcuni produttori cinematografici si stanno interessando all’acquisto di diritti dei fumetti per farne dei film. Secondo Martin l’industria dei fumetti può avere un buon potenziale espansivo, vista la grande popolarità nel continente dei film di supereroi; non a caso il primo numero di Guardian Prime – che è assimilabile a un Superman nero – è uscito lo stesso giorno del film L’uomo d’acciaio (Man of Steel) diretto nel 2013 da Zack Snyder.
I supereroi della Comic Republic si differenziano dai corrispettivi occidentali per due ragioni principali: la prima è che su nove personaggi quattro sono donne – mentre a lungo si è discusso dell’iniqua rappresentazione delle donne nei fumetti occidentali – e la seconda è che quasi tutti combattono per il bene dell’Africa, a differenza di quelli americani che spesso sono incentrati più sulla trama personale dell’eroe. I fumetti di Comic Republic non sono ovviamente gli unici di questo genere in Africa: uno dei fumetti più popolari è la serie con protagonista Kwezi, un supereroe adolescente che vive a Gold City, una città nata in un futuro imprecisato sulle ceneri di Johannesburg. La serie è stata creata dall’autore sudafricano Loyiso Mkize. Nella serie Mkize usa spesso lo slang della lingua locale e riferimenti culturali precisi: secondo lui è “una storia nel futuro alla ricerca delle proprie radici”.