La Corea del Nord ha testato una bomba all’idrogeno?
Lo ha annunciato il governo ma la notizia non è ancora stata confermata da nessun altro
Mercoledì 6 gennaio la Corea del Nord ha annunciato di aver effettuato con “successo” un test nucleare con una bomba all’idrogeno, chiamata anche bomba termonucleare. La notizia non è stata ancora confermata in modo indipendente e potrebbero servire diversi giorni o settimane per poterlo fare. Se venisse confermata, però, si tratterebbe del quarto test nucleare condotto dal regime nordcoreano a partire dal 2006 e il primo con questo tipo di bomba, molto più potente rispetto a quelle utilizzate finora. La bomba all’idrogeno, o bomba H, è un tipo di bomba nucleare durante la cui esplosione si susseguono in rapidissima successione processi di fissione e fusione nucleare innescati a partire dall’esplosione di una normale bomba atomica a fissione, posta all’interno dell’ordigno. La Corea del Nord aveva effettuato tre precedenti test con bombe atomiche a fissione: nel 2006, nel 2009 e nel 2013.
La prova si sarebbe svolta a Punggye-ri, nella parte orientale del paese dove si trova uno dei siti nucleari del regime, verso le 9.30 del mattino, ora locale. Il governo di Pyongyang ha detto di aver testato un ordigno «miniaturizzato» e la notizia è stata comunicata da un’annunciatrice della tv statale. La tv di stato, oltre alle immagini dell’esplosione, ha mostrato quella che ha detto essere una fotografia del dittatore Kim Jong-un mentre firma il documento che ha autorizzato il test.
#DPRK media on Wed releases autograph of Kim Jong-un authorizing the country's first #Hbomb test pic.twitter.com/9Y8bGPbjqC
— People's Daily, China (@PDChina) January 6, 2016
L’agenzia degli Stati Uniti che monitora gli eventi sismici in tutto il mondo (United States Geological Survey) e l’Agenzia meteorologica sudcoreana hanno entrambe rilevato un terremoto artificiale di magnitudo 5.1 della scala Richter, più o meno equivalente al terremoto indotto dal test nucleare precedente condotto da Pyongyang. Un deputato sudcoreano, citando l’agenzia di intelligence del paese, ha però fatto sapere che la Corea del Nord potrebbe non aver condotto un test con la bomba all’idrogeno date le dimensioni relativamente ridotte dell’onda sismica riportata: le immagini trasmesse dalla televisione della Corea del Nord potrebbero dunque essere dei falsi. Diversi esperti e analisti citati da BBC hanno ipotizzato anche che il test potrebbe non aver funzionato completamente e che possa esserci stata “solo” una normale esplosione a fissione.
Kuo Kai-wen, direttore del centro di sismologia di Taiwan segnala il grafico che ha registrato le onde sismiche dopo l’annuncio della Corea del Nord (Taipei, 6 gennaio 2016 AFP/Getty Images)
Il governo nordcoreano ha detto che il test è stato ordinato personalmente da Kim Jong-un. Lo scorso dicembre, Kim Jong-un aveva parlato per la prima volta del possesso di questo tipo di bomba, ma l’annuncio era stato accolto con scetticismo da molti esperti e alti funzionari occidentali. Nel dare l’annuncio del suo ultimo test la Corea del Nord ha detto che continuerà a rafforzare il suo programma nucleare per proteggersi contro le politiche ostili degli Stati Uniti. L’agenzia di stampa statale ha aggiunto che Pyongyang non rinuncerà al programma fino a quando gli Stati Uniti manterranno quella che viene definita una «posizione di aggressione». La Corea del Nord ha anche promesso di non usare le sue armi a meno di una grave minaccia alla sua sovranità.
A queste dichiarazioni ci sono state diverse reazioni: il primo ministro giapponese Shinzo Abe ha detto che il test rappresenta una “grave sfida” e una “minaccia grave” alla sicurezza del proprio paese. Ha anche promesso una ferma reazione all’iniziativa della Corea del Nord. Anche il governo sudcoreano ha subito condannato con forza il test con una dichiarazione ufficiale in cui si dice che: «Prenderemo tutte le misure necessarie affinché il Nord paghi il prezzo di questo test nucleare». Ci sono state reazioni di condanna anche da parte dell’Unione europea e dei governi di Regno Unito, Francia, Australia, Russia e Cina. In Cina sono stati evacuati alcuni residenti nella provincia di Jilin al confine con la Corea del Nord. Gli Stati Uniti, intanto, hanno fatto sapere di non poter confermare in questa prima fase la veridicità delle affermazioni di Pyongyang ma hanno promesso «una risposta adeguata a qualsiasi provocazione». L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (IAEA) – che ha l’obiettivo di promuovere l’utilizzo pacifico dell’energia nucleare e di impedirne l’utilizzo per scopi militari – ha detto che il test, se confermato, sarebbe una violazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite.
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà oggi, mercoledì 6 gennaio, a New York per discutere l’annuncio del regime nordcoreano. Il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale statunitense Ned Price ha detto in un comunicato stampa che gli Stati Uniti sono «informati di attività sismica nella penisola coreana in prossimità di un noto sito di test nucleari nordcoreani, e hanno visto le affermazioni di Pyongyang di un test nucleare».