Negli ultimi mesi Vivian Jenna Wilson ha fatto parlare di sé per le molte critiche rivolte al padre, che a volte diventano litigi sui social

La figlia di Elon Musk contro Elon Musk

Santosh è stato apprezzato dalla critica internazionale ma non dalla commissione indiana per la censura dei film

Il film sulla violenza della polizia indiana che in India non si può vedere

Oltre a tenere la postura giusta e lo sguardo fisso sui giudici: tutto abbastanza ipnotico da diventare virale su TikTok

Per vincere una gara di bestiame bisogna essere serissimi

Fasi, passaggi, in balia dei destini e di altro da noi

Una canzone dei Delines

È la più vista su Netflix in decine di paesi, e ha dato improvvisa rilevanza ai temi di cui parla, arrivando al parlamento britannico

Era un po’ che una serie non aveva l’impatto di “Adolescence”

La sua società Plan B è diversa da quelle gestite normalmente dagli attori, e probabilmente l'avete già vista in molti titoli di testa

Brad Pitt produce film a tutto spiano

Andare in Turchia per farne uno è diventato normale, grazie ai prezzi accessibili e alle persone che raccontano le loro esperienze sui social 

C’è sempre meno stigma sui trapianti di capelli

Eravamo in un altro mondo di pensieri e aspettative


Un’altra canzone di Michael Giacchino

Si trova in Finlandia e l'ha pensata l'artista Agnes Denes ispirandosi tra le altre cose anche a un ananas 

Una foresta che è un’opera d’arte

Come promesso da Ted Turner nel 1980: «Esclusi i problemi al satellite, chiuderemo le trasmissioni soltanto alla fine del mondo»

Il video che CNN trasmetterà alla fine del mondo

Per ragioni evolutive l'abbiamo sempre allontanata il più possibile, ma ci sono anche degli svantaggi che iniziano a vedersi

Non abbiamo mai voluto avere niente a che fare con la nostra cacca

L'ingegnere che aveva teorizzato il modo in cui le app attirano costantemente la nostra attenzione ha scritto un saggio per aiutarci a liberarcene

Come diventare indistraibili

<p>Negli ultimi mesi più di una rivista internazionale di moda ha scritto che il 2015 è stato l&#8217;anno in cui i maglioni dolcevita – quelli con un colletto molto alto e ripiegato su se stesso – sono tornati di moda. Già lo scorso febbraio Jess Cartner-Molley, a capo della sezione del <em>Guardian </em>che si occupa di moda, <a href="http://www.theguardian.com/fashion/2015/feb/03/polo-neck-jackie-o-kim-kardashian-alexa-chung-joaquin-phoenix-inherent-vice">aveva scritto</a> che i maglioni a collo alto (<em>turtleneck</em> o<em> polo neck, </em>in inglese rispettivamente americano e britannico) avevano vinto «a mani basse» la gara tra i capi d&#8217;abbigliamento maschili più di tendenza alla settimana della moda a Milano e Parigi, e durante quella di New York la rivista <em>Elle</em> <a href="http://www.elle.com/fashion/trend-reports/news/a26741/nyfw-trend-turtleneck-dickies/">aveva notato</a> che molte modelle indossavano una sorta di sciarpa che ricordava il colletto dei maglioni dolcevita.</p>
<p>Molto popolari negli anni Sessanta e Settanta, i maglioni dolcevita non sono considerati “alla moda” da tempo, anzi sono spesso visti come qualcosa di non “cool” ma datato e superato. L&#8217;origine del termine italiano “dolcevita” è attribuita al film <em>La dolce vita</em> di Federico Fellini, dove lo indossava il personaggio interpretato dall&#8217;attore Giò Stajano.</p>
<p>Il ritorno dei dolcevita è legato al video “Hotline Bling”, uscito nell&#8217;estate 2015, del singolo di Drake, tra i cantanti americani più famosi e di successo: in alcune scene del video, Drake balla da solo indossando un maglione a collo alto, con pantaloni di felpa grigi e scarponcini beige (entrambi capi di abbigliamento molto popolari nella cultura hip-hop). Secondo diversi giornalisti di moda il video di “Hotline Bling” <a href="http://www.marieclaire.com/fashion/news/a17230/turtleneck-styling-trick/">ha in un certo senso sdoganato</a> il maglione dolcevita, rendendolo di nuovo un capo di abbigliamento popolare. In un recente articolo del <em>New York Times </em>intitolato “Can the turtleneck ever be cool again?”, il giornalista Troy Patterson <a href="http://www.nytimes.com/2016/01/03/magazine/can-the-turtleneck-ever-be-cool-again.html?contentCollection=weekendreads#">ha scritto</a> che con il suo video Drake ha dato al pubblico «un esempio di virilità che [il pubblico] non sapeva di volere».</p>
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<p><strong>La storia del maglione dolcevita</strong><br />
Fino ai primi anni del Novecento, i maglioni a collo alto erano indossati soprattutto da marinai e da chi in generale viveva o lavorava in posti ventosi, per proteggersi dall&#8217;aria senza dover indossare una sciarpa. Nel 1924, però, iniziarono a diventare popolari in alcune città inglesi, dopo che il commediografo britannico Noël Coward cominciò a indossarli a Londra – «più per comodità che per scena», scrisse in seguito. Nei mesi successivi molti giovani inglesi presero a indossare maglioni a collo alto: lo scrittore Evelyn Waugh scrisse alla fine di quell&#8217;anno di apprezzare quella moda perché consentiva di non indossare cravatte e bottoni per chiudere il colletto della camicia, e perché «nasconde i foruncoli con i quali i giovani sembrano aver incrostato i propri colli». Assieme ai maglioni dolcevita nacquero i cosiddetti “lupetti”, nei quali il colletto arriva solo a metà del collo e non è ripiegato su se stesso.</p>
<p>Negli anni Cinquanta la famosa cantante francese Juliette Gréco, considerata la “musa dell&#8217;esistenzialismo” e amica dei principali intellettuali parigini di quegli anni, trasformò i dolcevita neri in un&#8217;icona bohémien (uno che li indossava spesso, per esempio, era il filosofo Michel Foucault). I maglioni a collo alto diventarono in fretta uno dei capi d&#8217;abbigliamento più popolari tra chi si riconosceva nella controcultura degli anni Cinquanta e Sessanta: furono adottati in Inghilterra dai cosiddetti “giovani arrabbiati”, un gruppo di scrittori della classe operaia inglese, e negli Stati Uniti dai <em>beatnik</em> – cioè quelli della Beat Generation – e dalle Pantere Nere, i membri dell&#8217;omonimo movimento per i diritti degli afroamericani.</p>

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<p>Contemporaneamente i maglioni a collo alto vennero usati anche da famose star del cinema, come Audrey Hepburn nel musical <em>Cenerentola a Parigi</em> , Steve McQueen in <em>Bullitt, </em>Robert Redford in <em>Come eravamo </em>e Diane Keaton in <em>Io e Annie</em>. Patterson racconta che tra la fine degli anni Sessanta e l&#8217;inizio dei Settanta, quando ormai erano diffusi anche fuori dai movimenti giovanili, c&#8217;era un po&#8217; di ambiguità sul valore di eleganza da assegnare ai maglioni dolcevita: si provò per qualche anno a indossarli come sostituti della camicia e della cravatta, anche sotto le giacche, ma si capì in fretta che la cosa non funzionava. Negli anni Ottanta tornarono a essere indossati da molte persone, sia in situazioni più informali sia in sostituzione della camicia, diventando popolari tra gli artisti e i creativi: Andy Warhol per esempio ne portava spesso uno nero, come anche lo scienziato Carl Sagan. Ma probabilmente la persona più famosa a indossare con regolarità i maglioni dolcevita è stato Steve Jobs, <a href="https://www.ilpost.it/2011/10/12/perche-steve-jobs-si-vestiva-sempre-cosi/">che ne fece in un certo senso la propria uniforme</a>, insieme ai jeans Levi&#8217;s 501: il suo biografo Walter Isaacson ha scritto che scelse il collo alto per praticità e per avere uno stile personale e distinguibile. Jobs negli anni Ottanta <a href="http://www.hollywoodreporter.com/fash-track/steve-jobs-issey-miyake-black-turtlenecks-246808">chiese</a> allo stilista giapponese Issey Miyake di disegnargliene un modello; Miyake gliene diede un centinaio, che Jobs teneva nell&#8217;armadio.</p>
<p><strong>Ma stanno davvero tornando di moda?<br />
</strong>A partire dagli anni Duemila i personaggi pubblici che hanno portato con una certa frequenza i maglioni dolcevita sono diminuiti. L&#8217;attore George Clooney è uno di questi, ma in un certo senso indossandoli ha contribuito a renderli un capo di abbigliamento che, nell&#8217;opinione comune, può essere portato da pochissime persone senza apparire buffi o bizzarri. Negli ultimi anni le cose sono lentamente cambiate: nel 2013 la cantante Taylor Swift ne indossò uno nero in <a href="http://www.hellomagazine.com/imagenes/film/2014100721308/taylor-swift-to-perform-live-the-x-factor/0-112-832/taylor-xfactor--a.jpg">un&#8217;esibizione al programma <em>X-Factor</em></a>, e anche Kim Kardashian, una delle celebrità americane più fotografate e commentate dai giornali di gossip, ha portato in passato un <a href="https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/236x/a3/a7/05/a3a705be6a6432d859652d97c7cd3712.jpg">vestito con il colletto alto di un dolcevita</a>. Nel film del 2015 <em>Vizio di forma</em> Joaquin Phoenix <a href="http://images.fandango.com/ImageRenderer/0/0/redesign/static/img/default_poster.png/0/images/masterrepository/other/WALL_WB_InherentVice.jpg">ne indossa uno blu</a> in diverse scene, così come Daniel Craig nella <a href="http://www.007.com/spectre/wp-content/uploads/2015/03/SITE-copy.jpg">locandina di <em>Spectre</em></a>; e uno dei film più attesi dell&#8217;anno è stato proprio <em>Steve Jobs</em>. Anche il giocatore di basket LeBron James e molti atleti americani ultimamente <a href="http://fashionsizzle.com/wp-content/uploads/2015/06/2015-NBA-Finals-Game-One-zWsJ5COhBiSl.jpg">hanno cominciato a portarlo</a>.</p>
<p>Secondo Cartner-Molley uno dei fattori che contribuisce al ritorno di moda dei dolcevita è che gli anni Settanta stanno sostituendo gli anni Novanta come decennio più citato e preso a esempio dalla moda, dal cinema e in generale dall&#8217;industria culturale contemporanea: «E il collo alto è per gli anni Settanta quello che il girocollo era per gli anni Novanta e le loro t-shirt». Ma per Cartner-Molley c&#8217;entra anche il fatto che il femminismo sta tornando a essere un tema molto importante e discusso, dopo qualche decennio in cui era stato meno centrale: e i maglioni dolcevita erano uno dei capi di abbigliamento più indossati dalle attiviste per i diritti civili negli anni Settanta. «Coprire il petto equivale a fare una forte dichiarazione sulle cose su cui ti aspetti di essere valutata», spiega Cartner-Molley. Tra gli stilisti che hanno inserito nelle proprie recenti collezioni, maschili e femminili, maglioni o vestiti con colletti dolcevita ci sono Gucci, Stella McCartney, Valentino, J.W. Anderson e Fendi: molti giornalisti di moda <a href="http://www.theguardian.com/fashion/2015/feb/03/polo-neck-jackie-o-kim-kardashian-alexa-chung-joaquin-phoenix-inherent-vice">scrivono</a> <a href="http://www.vogue.com/13380870/mock-neck-fashion-trend/?mbid=social_twitter">però</a> che per indossarli in maniera “contemporanea” andrebbero abbinati a una giacca, a una camicia o a una maglietta, e non portati da soli.</p>

Cultura

Moda

dolcevita

maglioni dolcevita

polo neck

turtleneck

L'attore americano Will Smith. (Evan Agostini/Invision/AP)

Will Smith

<p>L'attrice e cantante Juliette Greco nel 1965<br />
(Keystone/Getty Images)</p>


Juliette Greco

<p>Andy Warhol nel 1987<br />
(AP Photo)</p>


Warhol

<p>Audrey Hepburn in <em>Cenerentola a Parigi</em>, nel 1957<br />
(Ansa)</p>


Ein s≈∑er Fratz

<p>La modella Twiggy nel 1966<br />
(Express Newspapers/Getty Images)</p>


Twiggy At Work

<p>Jackie Onassis vedova del presidente americano John F. Kennedy, nel 1970<br />
(Ted West/Getty Images)</p>


Jackie Onassis

<p>Steve Jobs con il suo classico lupetto nel 2005 a San Francisco, California<br />
(Justin Sullivan/Getty Images)</p>


Apple CEO Steve Jobs Delivers Opening Keynote At Macworld

<p>George Clooney il 12 novembre 2015 a Edimburgo, Scozia<br />
(Jeff J Mitchell/Getty Images)</p>


George Clooney Visits Former Homeless Workers At A Scottish Sandwich Shop

<p>La duchessa di Cambridge Catherine Middleton il 20 novembre 2015 a Caernarfon, Galles<br />
(Oli Scarff - WPA Pool/Getty Images)</p>


The Duke And Duchess Of Cambridge Visit North Wales

<p>Pierre Trudeau (1919 - 2000) politico e primo ministro del Canada, qui a Londra nel 1969<br />
(Watson/Daily Express/Hulton Archive/Getty Images)</p>


Pierre Trudeau

<p>L'attore Steve McQueen nel film <em>Bullit</em> con l'attrice Jacqueline Bisset, in una foto di scena<br />
(ANSA/ WEB)</p>


Cinema:Jacqueline Bisset 70 anni tra erotismo e classe

Dopo una grande popolarità negli anni Sessanta e Settanta per anni sono stati considerati superati: ma le cose stanno cambiando, dice chi se ne intende

I maglioni dolcevita stanno tornando di moda?

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