Il nuovo video attribuito all’ISIS
Sembra mostrare l’uccisione di 5 uomini accusati di essere «spie» britanniche e contiene anche un messaggio di minaccia per il primo ministro David Cameron
Domenica 3 gennaio è stato diffuso online un video attribuito allo Stato Islamico (ISIS) che sembra mostrare l’uccisione di 5 uomini accusati di essere delle «spie» che lavorano per il governo britannico. Il video contiene anche un messaggio per il primo ministro britannico David Cameron, che viene definito uno «stolto» per aver deciso di combattere i miliziani dell’ISIS e di conseguenza uno «schiavo» della Casa Bianca. Nel video compaiono un uomo dell’ISIS che sembra britannico e un ragazzo che parla in inglese. Il video si conclude con una minaccia contro il Regno Unito. Le agenzie di sicurezza e di intelligence del paese stanno esaminando il filmato.
Il video non è stato verificato in modo indipendente, ma gli investigatori britannici hanno aperto un’indagine basandosi sul presupposto che sia autentico. Un portavoce del ministero degli Affari Esteri ha descritto il filmato come un video di “propaganda Daesh”, e ha aggiunto che il governo ne stava esaminando il contenuto. Una fonte del ministero citata dal Guardian ha poi detto che probabilmente l’ISIS stava cercando di distogliere l’attenzione dai «suoi recenti fallimenti militari in Iraq e dalla sua incapacità di occuparsi delle persone nelle zone che controlla». Questa stessa analisi viene fatta anche da diversi esperti citati dai principali quotidiani internazionali.
Le indagini del Regno Unito si stanno concentrando sull’uomo con il passamontagna che punta la pistola contro la telecamera, che parla un perfetto inglese e sembra simulare nei modi e nel linguaggio Mohammed Emwazi, il miliziano dello Stato Islamico conosciuto con il nome di “Jihadi John”: lo scorso novembre il dipartimento della Difesa americana aveva detto di essere “ragionevolmente certo” che Mohammed Emwazi fosse stato ucciso in un bombardamento vicino a Raqqa, in Siria. Emwazi era considerato il miliziano britannico più importante all’interno dell’ISIS, oltre che uno dei più conosciuti: era infatti comparso nei video diffusi da agosto 2014 e nei mesi successivi che mostravano le decapitazioni di alcuni ostaggi occidentali, tra cui i giornalisti statunitensi James Foley e Steven Sotloff.
Dopo i discorsi dell’uomo con il passamontagna si vedono cinque uomini in ginocchio, tutti vestiti con una tuta arancione, che dopo aver “confessato” in arabo di “lavorare per l’intelligence britannica” vengono uccisi con un colpo di pistola alla nuca: o almeno così sembra, dal montaggio del video. Le agenzie di intelligence britanniche non hanno espresso alcun commento sulla presenza di loro agenti tra gli ostaggi che compaiono nel video: alcuni dei cinque uomini dicono di provenire da Raqqa in Siria, un altro dice di essere di Bengasi, in Libia, ma nessuno dice di essere britannico. Il filmato si conclude con un bambino che in inglese minaccia di uccidere tutti i miscredenti, che secondo diversi media potrebbe essere siriano o iracheno.