L’anno dei migranti, in numeri
L'Italia è stato uno dei paesi meno coinvolti da una delle storie più importanti dell'anno: quanti sono e da dove arrivano? Dove sono arrivati e quanti sono morti? Chi ne ha accolti di più?
Una delle storie più importanti del 2015 è certamente quella dei viaggi dei rifugiati e dei migranti verso l’Europa, su rotte vecchie e nuove. Al Post l’abbiamo seguita e raccontata a seconda delle novità e decisioni politiche, scegliendo di parlare di alcune singole storie, mostrando le foto e i lavori di importanti fotografi, andando in alcuni dei posti dove le cose stavano succedendo e cercando di capire quali sono i problemi e i cambiamenti di quella che è stata definita «la peggiore crisi migratoria in Europa dalla Seconda guerra mondiale». Un altro modo per raccontare questa storia è mettere insieme i numeri, uno dopo l’altro. I dati più recenti sono quelli dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) e dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM).
– più di un milione di migranti hanno raggiunto l’Europa via mare dall’inizio del 2015. Per la precisione, secondo UNHCR, sono 1.000.573. «La stragrande maggioranza di coloro che tentano questo viaggio pericoloso hanno bisogno di protezione internazionale, sono in fuga da guerre, violenze e persecuzioni nel loro paese di origine», dice UNHCR.
– il numero di arrivi via mare è aumentato notevolmente rispetto al 2014, quando si era fermato a poco più di 216.000.
– circa il 49 per cento di coloro che attraversano il Mar Mediterraneo provengono dalla Siria, mentre il 21 per cento proviene dall’Afghanistan. I dati Eurostat di ottobre dicono che il terzo paese di provenienza è il Kosovo e il quarto l’Iraq.
– il numero delle persone morte o disperse in mare è 3.735.
– gli arrivi via terra dall’inizio del 2015 sono stati 34.125.
– più dell’80 per cento del totale dei migranti che si sono spostati via mare è arrivato in Grecia, in particolare sull’isola di Lesbo.
– circa 845 mila persone hanno viaggiato verso la Grecia arrivando dalla vicina Turchia.
– in 152.700 hanno attraversato il Mediterraneo dalla Libia verso l’Italia. Circa 97.000 sono arrivate in Sicilia, circa 28.000 in Calabria, più di 10.000 in Puglia. Il numero di arrivi in Italia è in calo di circa 20.000 persone rispetto al 2014.
– più di 942.400 persone alla fine di settembre hanno fatto domanda di asilo in vari paesi d’Europa. Nel 2014 le richieste in Europa erano state circa 570.000: le procedure sono molto lente, di queste finora ne sono state accolte solo 184.665.
– Secondo l’OIM la Germania è il paese che ha ricevuto il maggior numero di nuove domande di asilo: più di 315.000 alla fine di ottobre. Il secondo paese è l’Ungheria con 174.055 nuove richieste sempre alla fine di ottobre. In rapporto alla popolazione, la proporzione più alta delle richieste di asilo è dell’Ungheria: più di 1.450 rifugiati ogni 100 mila ungheresi. L’Italia è al quindicesimo posto: è uno dei paesi europei toccato meno dal fenomeno.
Si è spesso detto che la Germania nel 2015 ha ricevuto più di un milione di richieste di asilo: il numero tuttavia si riferisce alle previsioni fatte nel corso dell’anno e non rappresenta il numero esatto di richieste di asilo ricevute dalla Germania. Nel conteggio che porta le richieste di asilo a un milione, ha spiegato al Post l’ufficio stampa dell’UNHCR, sono spesso contate anche le pre-registrazioni per la richiesta di asilo – un passaggio giuridico antecedente all’effettiva presentazione della domanda – e le richieste di asilo presentate da persone già nel paese. La Germania, inoltre, riceve ogni anno un alto numero di richieste di asilo da cittadini di paesi dei Balcani, tra cui serbi, albanesi e kosovari.
– lo scorso 15 dicembre la Commissione europea aveva presentato al Parlamento di Strasburgo la proposta di un nuovo piano per affrontare la “crisi dei migranti”, presentando anche un primo bilancio delle soluzioni attuate finora: e non era molto buono. Il ricollocamento – che chiede agli stati di accogliere i richiedenti asilo arrivati in Italia e in Grecia su base volontaria – procede molto a rilento. In totale circa 160 mila persone in due anni avrebbero dovuto essere coinvolte in questo programma, comunque molto poche: ma il primo “trasferimento” di migranti dalla Grecia è avvenuto lo scorso 4 novembre (30 persone sono andate in Lussemburgo). Fino a oggi solo 64 rifugiati sono stati trasferiti dalla Grecia. Il primo “trasferimento” dall’Italia è stato il 9 ottobre (19 eritrei diretti in Svezia). Da allora sono stati circa 125 gli altri profughi redistribuiti dall’Italia. Sono comunque pochi gli stati che hanno dato la loro disponibilità all’accoglienza.