Le ordinanze sui botti e i fuochi d’artificio di fine anno
Ci saranno vincoli e limitazioni in molte città italiane, ma non tutte: le cose da sapere
Negli ultimi giorni diversi comuni italiani hanno emesso ordinanze per vietare l’uso di petardi e fuochi d’artificio durante i festeggiamenti per il Capodanno. Le ragioni per i divieti – che non sono una novità e sono sempre molto complicati da far rispettare – sono legate ai danni che i petardi e i fuochi d’artificio causano a persone e animali e, quest’anno in particolare, anche al fatto che contribuiscono in una certa misura all’inquinamento dell’aria. In alcune città, come Milano per esempio, i divieti saranno validi solo per la notte tra il 31 e l’1, mentre in altre città lo saranno anche fino al 6 o il 7 di gennaio. A Napoli e Roma non sono state adottate misure straordinarie per limitare l’uso di petardi e fuochi d’artificio e altre città, come Bergamo per esempio, hanno deciso di limitarsi a un “invito” all’uso moderato di petardi.
A Milano l’ordinanza del sindaco vieta “l’utilizzo di fuochi artificiali, petardi, botti, razzi e altri artifici pirotecnici in tutta la città” a partire dal 29 dicembre e fino alla mezzanotte del primo gennaio 2016. In via straordinaria, inoltre, tra le 15 del 31 dicembre e le 2 di mattina del 1 gennaio sarà vietato introdurre o vendere contenitori di vetro in piazza del Duomo e all’interno della Galleria Vittorio Emanuele: questa restrizione è stata imposta per evitare danneggiamenti ai monumenti della piazza durante il concerto di fine anno. L’inosservanza di questi divieti può portare a una multa fino a 500 euro.
A Roma non saranno in vigore particolari limitazioni all’uso di petardi e fuochi d’artificio, che saranno però vietati nell’area del Circo Massimo dove ci sarà il concerto di fine anno.
A Torino sarà in vigore a Capodanno il regolamento che dal 2011 vieta l’uso di petardi e fuochi d’artificio in tutta la città. Per promuovere il divieto il comune ha diffuso la campagna di comunicazione “Gli animali valgono più di un botto“.
A Napoli non è prevista nessuna restrizione all’uso di fuochi d’artificio e petardi.
A Verona saranno in vigore alcune limitazioni all’uso di petardi e fuochi d’artificio per tutelare animali domestici e persone particolarmente sensibili ai rumori. Sarà vietato usare petardi e fuochi d’artificio vicino alle scuole e agli ospedali, in presenza di animali domestici anche in strada, nei dintorni del canile e nelle aree di tutela ambientale. Durante la notte del 31, inoltre, sarà vietato portare animali domestici nei luoghi dove saranno in corso eventi autorizzati che comportano l’uso di petardi e fuochi d’artificio.
A Venezia il 31 e l’1 gennaio è “vietato usare o portare con sé materiale esplodente nei luoghi pubblici o aperti al pubblico, accendere fuochi, far esplodere petardi, castagnole, e simili artifici esplodenti e rumorosi” . I trasgressori potrebbero ricevere una multa fino a 500 euro.
A Brescia dal 2009 è in vigore un regolamento che vieta l’uso di petardi e fuochi artificiali in città: sul sito del comune è spiegato che la polizia municipale farà rispettare il regolamento anche la notte del 31 dicembre e che le multe previste vanno dai 65 ai 400 euro.
A Bergamo il comune ha annullato lo spettacolo pirotecnico, invitando i cittadini a limitare l’uso di petardi e fuochi d’artificio.
A Bologna il sindaco ha vietato di adoperare fuochi d’artificio e petardi dal 24 dicembre e fino al 7 gennaio. La notte del 31 sarà anche vietato vendere bevande in recipienti di vetro nelle zone della città interessate dai festeggiamenti.
A Cagliari è in vigore normalmente un regolamento che vieta l’uso dei fuochi artificiali e dei petardi in città.
A Pescara l’uso di petardi e fuochi d’artificio è stato vietato dal 21 dicembre fino al 7 gennaio da un’ordinanza del sindaco.
A Chieti è in vigore dal 2013 un regolamento che vieta l’uso di petardi e fuochi d’artificio. Un comunicato del sindaco ha ricordato che sarà quindi normalmente in vigore anche la sera del 31.
A Bari è in vigore dal 23 gennaio un’ordinanza che vieta la vendita e l’uso di petardi e fuochi d’artificio sia in aree pubbliche che private. Il sindaco Antonio Decaro ha anche chiesto ai cittadini di filmare i trasgressori dell’ordinanza e consegnare i filmati alle forze dell’ordine.
A Reggio Calabria petardi e fuochi d’artificio sono vietati fino al 7 gennaio: la violazione del divieto può comportare multe da 25 fino a 500 euro.
A Palermo l’uso di petardi e fuochi d’artificio è vietato fino al 6 gennaio e sono previste multe dai 25 ai 500 euro per i trasgressori.
Rai News ha preparato una mappa con le informazioni riguardanti altre importanti città italiane: