I nuovi arresti per terrorismo a Bruxelles
Sono state fermate altre sei persone, si sospetta che stessero pianificando attentati per stanotte (anche per questo molte città hanno preso provvedimenti o annullato i festeggiamenti)
La mattina del 31 dicembre la polizia di Bruxelles ha arrestato sei persone sospettate di stare progettando degli attentati terroristici per Capodanno: alcune ore dopo tre di loro sono stati rilasciati. Alcuni degli arresti sono stati fatti a Molenbeek, l’ormai famoso quartiere che si trova a ovest del centro di Bruxelles, è abitato da circa 100mila persone e ha una grande concentrazione di immigrati provenienti dal Nord Africa e da altri paesi arabi. Il 29 dicembre la polizia belga aveva arrestato altre sei persone, rilasciando poco dopo quattro di loro: lo stato di fermo dei due arrestati non rilasciati è invece stato in seguito prolungato.
Il quotidiano belga le Soir scrive, citando una fonte anonima, che uno dei due arrestati ieri si chiama Ayoub Bazarouj, ha 22 anni e sarebbe da considerasi “vicino” a Salah Abdeslam, uno degli attentatori di Parigi tuttora in fuga. Anche gli arrestati del 29 dicembre erano accusati di pianificare attentati per Capodanno; la polizia belga aveva spiegato che i sospetti attentati non avevano nulla a che fare con gli attentati del 13 dicembre a Parigi. Per il momento non è stato comunicato il nome di nessuno dei sei nuovi arrestati.
Le Soir scrive che ci sono state perquisizioni anche ad Anderlecht, Laeken e Leeuw-Saint-Pierre (tre comuni vicino a Bruxelles) e che nel pomeriggio si saprà se le persone saranno arrestate oggi ulteriormente trattenute o invece rilasciate. Prima che i sospettati di terrorismo vengano rilasciati si devono verificare le informazioni contenute nei telefoni cellulari e nei dispositivi informatici trovati durante le perquisizioni. Gli ultimi arresti – e i forti sospetti su fatto che le persone arrestate avessero programmato (o anche solo pensato) di fare degli attentati a Bruxelles durante i festeggiamenti di Capodanno – hanno portato le autorità a decidere di annullare il principale spettacolo di fuochi d’artificio previsto per la mezzanotte tra il 31 dicembre e l’1 gennaio.
Anche altre importanti città europee e del mondo hanno preso misure di vario tipo per ridurre la possibilità di attacchi terroristici durante il Capodanno, che è ovviamente un momento “sensibile” perché raduna molte persone di notte nello stesso posto, spesso all’aperto. I servizi segreti turchi hanno detto di aver sventato un piano per un attentato ad Ankara e alcuni quotidiani turchi hanno scritto che ad Ankara, Istanbul e altre importanti città del paese ci saranno poliziotti in incognito per le strade.
Anche Parigi ha cancellato i fuochi d’artificio dal suo programma di Capodanno ma ci sarà comunque un evento agli Champs-Elysee: le misure di sicurezza saranno comunque aumentate e saranno presi degli accorgimenti per evitare che troppe persone si accumulino in troppo poco spazio. La Piazza Rossa di Mosca – la più importante della capitale russa, dove di solito si fa il conto alla rovescia per l’anno nuovo – sarà del tutto chiusa al pubblico e a Berlino, in Germania, saranno vietati borse, zaini e petardi. A Londra, dove solo nel centro ci saranno almeno tremila poliziotti, i fuochi d’artificio non sono stati annullati. Anche Dacca, Tokyo, Kuala Lumpur e Nuova Delhi hanno aumentato le loro misure di sicurezza e ridotto i festeggiamenti per Capodanno. Misure di vario tipo sono state prese anche nelle principali città italiane: qui le abbiamo elencate nel dettaglio.