La causa sul copyright di “Soft Kitty”, la canzone di “The Big Bang Theory”
Gli eredi di una maestra che ha scritto una poesia simile negli anni Trenta dicono che la serie tv l'ha usata senza pagare i diritti
The Big Bang Theory è una delle sitcom più viste (e scaricate illegalmente) degli ultimi anni: nel corso delle sue nove stagioni ha creato personaggi, modi di dire e tormentoni. Uno dei più noti riguarda Soft Kitty, una canzoncina che la madre di Sheldon, uno dei protagonisti, era solita cantargli quando era piccolo. Sheldon pretende che Penny – che tra le altre cose è la sua vicina di casa – gliela canti quando sta poco bene, e succede anche che sia poi Sheldon a cantarla a Penny. La canzone è una sorta di ninna nanna che parla di un “soffice, caldo, felice e assonnato gattino” ed è chiaramente ispirata a Warm Kitty, una canzone-filastrocca per bambini relativamente diffusa nel mondo anglosassone. Il 28 dicembre gli eredi di Edith Newlin, una maestra d’asilo statunitense morta nel 2004, hanno fatto causa a CBS, il canale che trasmette e produce il programma, e ad altre società (tra cui la Warner Bros) per violazione del copyright: gli eredi sostengono di avere i diritti di una poesia che parla di un “soft kitty” (scritta da Newlin circa 80 anni fa), che sarebbe stata la fonte d’ispirazione per la canzone usata in The Big Bang Theory.
La versione in italiano:
Associated Press scrive che la poesia scritta negli anni Trenta inizia con le parole “soft kitty, warm kitty”, le stesse della canzone. CBS non ha per ora commentato la questione e non è ancora chiaro quale sia la somma richiesta dagli eredi di Newlin. Soft Kitty è stata usata in almeno otto episodi di The Big Bang Theory, il primo dei quali è stato trasmesso negli Stati Uniti nel marzo 2008 e, dato il suo successo, è stata ripresa in vari prodotti del merchandising ufficiale della serie tv: vestiti, cover di cellulari, spille e oggetti vari. Gli eredi di Newlin hanno spiegato che la canzone è diventata «un marchio di fabbrica e un simbolo della serie tv, oltre che una parte centrale della sua promozione», che in diversi Comic-Con è stata cantata da attori e produttori insieme con il pubblico.
Nel testo della causa legale aperta dagli eredi di Newlin si legge che la Warner Bros. Entertainment e altre società che producono The Big Bang Theory hanno chiesto nel 2007 di poter usare la canzone, chiedendo il permesso a Willis Music, una società del Kentucky che aveva pubblicato la poesia nel libro Songs for the Nursery School (“canzoni da cantare all’asilo”). Secondo gli eredi di Newlin, Willis Music autorizzò le società a usare la canzone senza chiedere loro il permesso, nonostante nel libro fosse specificato che qualsiasi altro uso della canzone era vietato se non autorizzato. Per ora nemmeno Willis Music ha commentato la faccenda.