Erdoğan ha salvato un uomo dal suicidio al ponte sul Bosforo, a Istanbul
Più o meno: sono state le sue guardie del corpo, ma poi il presidente turco – che passava di lì per caso – si è offerto di aiutarlo
Venerdì 25 dicembre il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdoğan, ha convinto un uomo che si trovava sul ponte del Bosforo, a Istanbul, a non suicidarsi. Lo ha scritto l’ufficio del presidente e la notizia è stata ripresa dalla maggior parte dei giornali internazionali. La storia è andata così.
Le macchine del corteo presidenziale stavano passando sul ponte del Bosforo – che unisce l’Europa all’Asia e che è alto 64 metri – e provenivano da Üsküdar, un distretto di Istanbul, dove Erdogan aveva partecipato alle preghiere musulmane del venerdì. L’uomo – che si chiama Vezir Cakras, ha circa 30 anni e soffre di depressione a causa di problemi familiari – si trovava sul parapetto del ponte da circa due ore e la polizia stava cercando di farlo scendere, senza riuscirci. Le guardie del corpo di Erdoğan sono intervenute e hanno portato Vezir Cakras fino all’auto del presidente, che gli ha parlato. Poco dopo l’uomo ha baciato le mani di Erdoğan ed è stato riaccompagnato alla sua macchina, che aveva abbandonato sul ponte. Erdogan non è sceso dalla sua auto, e ha parlato all’uomo mentre era al telefono. Un funzionario dell’ufficio del presidente ha detto all’agenzia di stampa Associated Press che Erdogan ha promesso di aiutarlo.