I campionati di calcio già finiti (o quasi)
Almeno cinque sono nettamente dominati da una sola squadra: la seconda del campionato francese, per esempio, è più vicina al penultimo posto che al primo
Con poco più di metà stagione da disputare, quasi tutti i campionati europei di calcio sono fermi per la sosta natalizia: nei paesi più freddi ci si ferma in genere anche più di un mese (in quelli veramente freddi il campionato inizia in primavera) mentre negli altri la sosta dura qualche settimana. In Inghilterra, secondo la particolare tradizione del Boxing Day, si continua a giocare sempre, anche durante le festività natalizie. In almeno sei campionati del continente, nonostante siano da disputare ancora più della metà delle partite previste dai calendari, i giochi sembrano già finiti. In Francia, Grecia, Serbia e Ungheria le squadre in testa hanno circa venti punti in più della seconda in classifica e sembrano semplicemente troppo forti perché possano perdere il vantaggio accumulato fin qui. In Germania il distacco tra Bayern Monaco e Borussia Dortmund è di 8 punti ma solo perché il Borussia ha disputato un’ottima prima parte di stagione.
Nel campionato di Ligue 1 francese, i campioni in carica del Paris Saint-Germain hanno 19 punti di vantaggio sulla seconda, il Monaco, e 20 sull’Angers SCO. In questo momento, nonostante il secondo posto, il Monaco è più vicino alla squadra in diciannovesima posizione (la penultima, che verrebbe retrocessa a fine campionato) che al PSG: il Tolosa è penultimo con 17 punti, 15 in meno del Monaco. Il PSG è primo con 51 punti, non ha mai perso e ha pareggiato solo tre partite.
Anche in Grecia il campionato sembra praticamente finito. L’Olympiakos, di gran lunga la squadra più forte e ricca del paese, ha 18 punti di vantaggio sull’AEK Atene, seconda in classifica, e ha vinto tutte e 15 le partite giocate fin qui. Come se non bastasse, tutte le squadre greche – escluso proprio l’Olympiakos – negli ultimi anni hanno dovuto affrontare diversi problemi economici conseguenti alle condizione economiche del paese. L’Olympiakos è riuscito a evitare i danni più grossi e ora domina facilmente il campionato: insieme a PSG, Porto, Brighton, Sporting, Rijeka (Croazia) e Sokolov (Repubblica Ceca), è una delle otto squadre professioniste europee a non aver perso ancora una partita.
In Germania la situazione in Bundesliga è ancora aperta, almeno formalmente, ma il Bayern Monaco non ha vinto solo due delle 17 partite giocate ed è stato sconfitto nettamente solo dal Borussia Mönchengladbach. Se il campionato tedesco non si può ancora definire chiuso è merito del Borussia Dortmund, che con il nuovo allenatore Thomas Tuchel ha ripreso l’andamento a cui ci aveva abituato ai tempi di Jürgen Klopp. Senza la sconfitta contro il Colonia nell’ultima partita prima della sosta, il Borussia avrebbe potuto anche trovarsi a soli cinque punti di distanza. Il Bayern però è una delle squadre più forti d’Europa: è abituata a dominare tatticamente le partite ed ha in rosa alcuni dei giocatori più forti al mondo. Le ultime notizie sulla separazione al termine della stagione dall’attuale allenatore Pep Guardiola potrebbero essere l’unico punto debole di una squadra sulla carta difficilmente battibile.
In Svizzera, infine, il Basilea ha dieci punti di vantaggio sul Grasshoppers: vince il campionato da sei anni e a fine stagione potrebbero diventare tranquillamente sette. Anche in alcuni campionati minori, come il serbo e l’ungherese, sembra già certo chi sarà il campione al termine della stagione. La Stella Rossa ha 62 punti e ha vinto 20 delle 22 partite disputate. Ora si trova con 25 punti in più della seconda – è già qualificata ai playoff – e l’unica squadra in grado di impensierirla, i rivali del Partizan Belgrado, stanno disputando una delle peggiori stagioni degli ultimi vent’anni. In Ungheria il Ferencvaros, la squadra di Budapest più famosa del paese, ha 18 punti di vantaggio sulla seconda e fino a un mese fa non aveva perso nemmeno un partita.