Com’è andata tra BookRepublic e Librerie Coop
Bene, dice l'amministratore delegato di Bookrepublic, sei mesi dopo l'inizio della partnership in un settore potenzialmente molto fertile
«Non era per nulla scontato che Bookrepublic riuscisse a lavorare bene con Librerie Coop: dimensioni sproporzionate, modi e tempi di lavoro diversi, culture ancora lontane. Invece, a 8 mesi dall’inizio della collaborazione, siamo soddisfatti; e, sarà forse perché è Natale, contenti di aver trovato competenza e disponibilità»: così la vede l’amministratore delegato della libreria online Bookrepublic Marco Ferrario, commentando i risultati dell’accordo col quale i due partner avevano integrato i loro spazi di vendita ognuno portando il capitale su cui erano più forti, ovvero la competenza ed efficienza sulla vendita online l’uno e la diffusione di librerie fisiche l’altro. Li aveva così descritti in occasione dell’annuncio un articolo del Sole 24 Ore:
Librerie Coop è la catena di librerie progettata e realizzata da alcune delle grandi cooperative del sistema Coop: Coop Adriatica, Nova Coop e Coop Consumatori Nordest. Costituita nel 2006, librerie.coop è un progetto nato per promuovere la cultura attraverso il libro e la lettura, creando luoghi di incontro e contribuendo alla crescita dell’aspetto etico e culturale della comunità sociale.
Bookrepublic è una piattaforma di vendita di libri in formato digitale, con oltre 400 editori distribuiti direttamente, più di 100.000 titoli disponibili sullo store e una community di oltre 250.000 lettori.
Da allora la piattaforma digitale di vendita online di Librerie Coop è stata costruita e integrata dentro BookRepublic, e le Librerie Coop hanno destinato la propria informazione e comunicazione sulle vendite in digitale verso Bookrepublic. Spiega ancora Ferrario:
«Abbiamo creato i primi corner di ebook in alcune librerie, messo in vendita le carte prepagate per l’acquisto di ebook, lavorato con i librai per cominciare a parlare una lingua comune; abbiamo cominciato a coinvolgere i clienti delle librerie nelle attività del nostro store online e viceversa; incontrato molte persone del mondo coop con le quali lavorare per estendere la collaborazione e, tra tutte, in particolare con quelle che si occupano di radio e di telefonia.
Abbiamo messo le basi per un 2016 dove ci muoveremo secondo priorità chiare: rendere l’ebook un oggetto da acquistare anche in libreria, come modalità in più per leggere; comunicare, anche attraverso lo store online, le librerie come luoghi di interesse e divertimento intorno alla lettura e non solo di acquisto di libri.
Abbiamo imparato molto, anche sbagliando; abbiamo tracciato una strada che dobbiamo percorrere per rafforzare il legame tra librai che si occupano di fisico e di digitale; c’è un’idea molto concreta di integrazione, perché siamo tutti convinti che le librerie piacciono se invitano alla lettura in maniera facile, immediata e divertente. Non importa su quale supporto, perché sempre di più ci stiamo abituando a leggere anche sui nostri smartphone»
Ed è un esperimento sicuramente tra i più innovativi in Italia, in un settore – quello della convivenza tra librerie fisiche e prodotti digitali – che è quello col maggiore potenziale in un periodo complesso, e che finora è stato esplorato in altri casi con molte prudenze e incertezze.