Cos’è questo coso?
È stato trovato in un cimitero israeliano, gli esperti di antichità si sono scervellati inutilmente per mesi: poi hanno chiesto aiuto su Facebook e hanno avuto risposta
Martedì 22 dicembre la pagina Facebook dell’Autorità Israeliana per le Antichità (IAA), un’agenzia del governo israeliano che si occupa di gestire gli scavi archeologici e promuovere la ricerca sugli oggetti antichi, ha diffuso quattro immagini di uno strano oggetto dorato, spiegando che era stato trovato in un cimitero e che era finito nelle mani dell’IAA, che però non era riuscita a capire che cosa fosse. Nella conclusione del post, l’agenzia ha chiesto aiuto agli utenti di Facebook per identificare l’oggetto.
Il manufatto nelle foto ha la forma di una specie di scettro dorato, lungo circa cinquanta centimetri e pesante otto chili: la parte centrale è più spessa e presenta otto solchi. Un dirigente dell’agenzia ha spiegato che lo scettro è stato trovato sei mesi fa in un cimitero di Gerusalemme da un custode, che vedendolo aveva chiamato la polizia temendo fosse una bomba. Dopo che la polizia aveva determinato che non si trattava di esplosivo, l’oggetto era stato consegnato all’IAA, che aveva analizzato i materiali e condotto diversi tipi di esami, senza però riuscire a capire che cosa fosse esattamente.
Dopo sei mesi senza progressi, l’IAA ha deciso di provare con Facebook. Nelle prime ventiquattro ore il post ha raccolto oltre 450 commenti, con ipotesi e suggerimenti: alcuni ironici, ma perlopiù seri. Molti sono in ebraico, ma con il diffondersi del post molte persone straniere hanno cominciato a fare ipotesi, identificando l’oggetto con uno strumento per massaggi, con una specie di mattarello, una reliquia o uno strumento per l’agricoltura. Poche ore dopo il primo post, l’IAA ha scritto che uno dei commentatori aveva fatto l’ipotesi giusta e che il mistero era stato risolto. L’utente si chiama Micha Barak, un utente israeliano che però da qualche mese vive in Italia. In un commento Barak ha postato il link a un oggetto identico a quello delle foto venduto su un sito di oggetti per la casa un po’ new age: è descritto come “Weber Isis Beamer”, una specie di bastone dedicato alla dea Iside (Isis, in inglese) capace di creare un “campo protettivo” contro le radiazioni.
Lo scettro non era quindi un reperto antico ma una specie di talismano usato, secondo quanto ha scritto su Facebook l’IAA, da naturopati e “persone che si occupano di terapie energetiche”. Sul sito viene venduto in varie dimensioni: un pendaglio costa 67 euro, il bastone più grosso 1.000. L’IAA ha invitato su Facebook Barak ad andare a Gerusalemme, e ha anche chiesto a chi ha nascosto l’oggetto nel cimitero di farsi avanti per spiegarne le motivazioni.