Quando iniziano i saldi invernali del 2016 in tutte le regioni
Anche quest'anno si è deciso per un'unica data in tutte le regioni, tranne la Sicilia che inizia prima
Quest’anno i saldi invernali inizieranno lo stesso giorno in tutte le regioni italiane, tranne la Sicilia. Il giorno di inizio dei saldi è il 5 gennaio, un martedì. La decisione è stata presa lo scorso ottobre durante la Conferenza Stato-Regioni ed è stata una sorta di compromesso tra le grandi catene di negozi e le associazioni dei consumatori, che volevano iniziassero prima, e i piccoli commercianti, che invece volevano sfruttare ulteriormente la propensione all’acquisto delle famiglie durante le ferie natalizie.
Secondo alcune associazioni il primo weekend successivo alle feste è quello in cui viene venduto circa il 20 per cento del totale durante i saldi: iniziare di martedì quindi comporta per i venditori una potenziale perdita di centinaia di milioni di euro, visto che ci sarà poca gente nei negozi di martedì. Secondo altri, invece, i saldi hanno la principale funzione di smaltire le scorte di magazzino dei venditori e quindi dovrebbero essere effettuati più avanti. Altri ancora suggeriscono che i negozianti grandi e piccoli dovrebbero essere liberi di vendere la merce al prezzo che preferiscono quando preferiscono, rispettando così il principio della libera concorrenza a vantaggio dei consumatori.
La Sicilia ha ottenuto di potere iniziare i saldi invernali in anticipo, il 2 gennaio, durante il weekend. Anche l’anno scorso i saldi erano iniziati il 5 gennaio quasi in tutta Italia.
Cosa sono i saldi
I saldi sono le vendite a prezzi scontati nel settore commerciale dell’abbigliamento, che avvengono di solito in due periodi dell’anno: dopo le feste natalizie e ai primi di luglio. La parola viene dal lessico commerciale: la differenza tra le entrate e le uscite sono un “saldo”, positivo o negativo, e i “saldi” sono quindi quello che non è stato venduto in un negozio alla fine della stagione e la vendita stessa di quei capi invenduti.
Le prime leggi che interessano le vendite straordinarie risalgono al periodo fascista in cui sono state introdotte le due categorie delle “vendite straordinarie” e delle “vendite di liquidazione”. I commercianti potevano scegliere liberamente il periodo dell’anno in cui fare le vendite straordinarie. Con una legge del 1980, le Camere di commercio stabilivano i periodi dell’anno, al massimo due, in cui si potevano tenere i saldi, che non potevano durare più di quattro settimane. La pubblicità non poteva essere “ingannevole” e il venditore aveva l’obbligo di dimostrare, in caso di controlli, che aveva effettivamente fatto gli sconti promessi rispetto ai prezzi precedenti. Nel 1998 si intervenne ancora sulle date, stabilendo che fossero le singole regioni a decidere quando poter iniziare i saldi. I saldi non esistono solo in Italia: molti paesi europei stabiliscono legislazioni particolari per le vendite promozionali.