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I migliori libri di moda del 2015

Giorgio Armani

È stato presentato il 20 settembre scorso, dopo la sfilata di Armani alla settimana della moda di Milano. È un libro autobiografico curato dalla giornalista di Vogue Suzy Menkez, per festeggiare i quarant'anni di attività dello stilista, che ha fondato la sua azienda a Milano nel 1975 dopo aver lavorato come vetrinista per La Rinascente e come stilista da Cerruti. Il libro contiene molte fotografie e aneddoti del lavoro e della vita di Armani (un’altra raccolta di sue frasi era uscita l’anno scorso).

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Fashion: A Timeline in Photographs

È scritto dalla storica di moda americana Caroline Rennolds Milbank, che è stata curatrice e collaboratrice di svariate mostre di moda ed è un’esperta della casa d'aste Sotheby’s. Il suo libro raccoglie fotografie di moda dal 1850 a oggi, con i capitoli suddivisi per decadi: non ci sono solo foto di modelle nelle classiche pose da modelle o stilisti e marchi famosi (che comunque non mancano: Chanel, Karl Lagerfeld, Yves Saint Laurent, Balenciaga, Lanvin, John Galliano, Marc Jacobs, Prada, e Dior), ma anche personaggi storici notevoli (la principessa Pauline di Metternich o il soprano italiano Adelina Patti) e ritratti di famiglia, che spiegano lo stile della moda negli anni dell'epoca. Secondo McDowell il libro ha però un difetto: la spiegazione delle foto è in fondo al libro, rendendo la lettura più faticosa.

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Fashion and The Art of Pochoir

Il libro, pubblicato da Theme And Hudson, è scritto dalla storica di moda Cassidy Zachary e da April Calahan, curatrice di riviste e libri rari. Raccoglie le illustrazioni di artisti francesi negli anni ’20 del 900, realizzate con la tecnica del pochoir, o stencil, che permetteva la colorazione manuale di cartoline postali, illustrate o fotografiche, che venivano usate come immagini nelle riviste di moda o come bozzetti per i clienti dagli stilisti. Tra i più famosi illustratori ci sono Paul Iribe, George Lapape e George Martin, che hanno lavorato anche per Vogue.

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Grace: Thirty Years of Fashion at Vogue

Grace Coddington è un'ex modella e giornalista britannica, direttrice creativa di Vogue America. Coddington è diventata particolarmente celebre nel 2009 grazie a The September Issue, un documentario sulla realizzazione del numero di settembre (il più importante) di Vogue. Coddington ha un ruolo di primo piano nel film, dato che è la principale responsabile della rivista. Scritto dalla stessa Coddington e pubblicato dalla casa editrice Phaidon, è l'edizione aggiornata del libro pubblicato nel 2002, e racconta i suoi quasi trent'anni di lavoro a Vogue. Ci sono due introduzioni – una della direttrice di Vogue America Anna Wintour e una dello stilista Karl Lagerfeld – e fotografie di Cecil Beaton, Guy Bourdin, Helmut Newton, Annie Leibovitz, Mario Testino e Steven Meisel.

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Bottega Veneta: Art of Collaboration

Lo ha curato Tomas Maier, il direttore creativo di Bottega Veneta da quando, nel 2001, l'azienda è stata acquisita dal gruppo Gucci (che nel frattempo è diventato il grande gruppo del lusso Kering). Il libro è suddiviso nelle campagne pubblicitarie delle collezioni dal 2002 al 2016, e documenta le collaborazioni tra Tomas Maier e gli artisti che hanno contribuito alla creazione dei cataloghi pubblicitari di Bottega Veneta: ci sono, tra gli altri, Annie Leibovitz, Peter Lindbergh, Steven Meisel, Robert Longo e Nick Knight.

Kimono: The Art And Evolution Of Japanese Fashion

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Kimono: The Art And Evolution Of Japanese Fashion

Il libro, scritto da Anna Jackson e pubblicato da Thames And Hudson, raccoglie una serie di saggi sull'influenza del Giappone sul mondo della moda occidentale (sul Post ne abbiamo scritto per esempio qui). Il libro spiega da dove vengono gli stili «radicali e audaci» – come li definisce Colin McDowell – degli stilisti Rei Kawakubo e Yohji Yamamoto, a partire dal kimono, che è il capo d'abbigliamento base della cultura giapponese.

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Impossible Wardrobes

È scritto da Olivier Saillard e Tilda Swinton, con fotografie di Rediger Glatz. Tilda Swinton è conosciuta soprattutto come attrice, ma è anche un'artista e ha un passato da modella. Olivier Saillard è il direttore del Palais Galliera, il museo della moda di Parigi. Il libro, edito da Rizzoli, è diviso in tre volumi e racconta l’influenza della moda attraverso tre mostre di Swinton: The Impossible Wardrobe (2012) con una selezione di vestiti storicamente e culturalmente rilevanti degli ultimi 200 anni; Eternity Dress (2013), un'esibizione in cui Swinton ha cucito a mano un vestito davanti al pubblico; Cloakroom (2014), sulla relazione tra un capo d’abbigliamento e il suo proprietario.

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Diana Vreeland: the Modern Woman

Diana Vreeland è stata un'importante direttrice della rivista di moda Harper's Bazaar: suo nipote Alexander Vreeland ne racconta la storia nel libro, edito da Rizzoli. Secondo McDowell il libro è particolarmente prezioso perché non si limita alla semplice biografia di una figura influente nel mondo della moda, ma raccoglie anche alcune storiche pagine del mensile pubblicate sotto la direzione di Vreeland, dal 1936 al 1962, diventando una sorta di manuale per principianti e addetti ai lavori. Ci sono anche immagini dei fotografi con cui Vreeland ha lavorato nel corso del tempo: Richard Avedon, Lillian Bassman, Louise Dahl-Wolfe e Martin Munkacsi.

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Dior By Avedon

Richard Avedon è uno dei più importati fotografi di moda del XX secolo e agli inizi della sua carriera, nel 1947, gli fu chiesto di scattare un servizio fotografico a Parigi per la collezione New Look di Dior, la prima e la più celebre presentata dal fondatore dell'azienda Christian Dior, il 12 febbraio 1947. Nel libro – curato da Justine Pidardie e Olivier Saillard, con un'introduzione di Jacqueline de Ribes e edito da Rizzoli – ci sono alcune delle fotografie di moda più famose di Avedon: modelle che pattinano in Place de la Concorde e la modella Dovima con gli elefanti. Sono state tutte pubblicate dalla rivista Harper's Bazaar negli anni in cui Carmel Snow (che ha inventato il termine “New Look”) era caporedattrice e Diana Vreeland era direttrice, prima di passare a Vogue.