La fine dei biglietti chilometrici
Sono quelli venduti da edicole, bar e tabaccai, per il treno: dal prossimo anno non ci saranno più
A partire dal prossimo anno non saranno più emessi i biglietti ferroviari chilometrici: sono quelli che si possono acquistare dal tabaccaio e che non hanno l’indicazione della stazione di partenza e di arrivo, ma solo il numero massimo di chilometri per cui sono utilizzabili. La decisione è di Trenitalia e interesserà soprattutto i pendolari che si muovono all’interno della stessa regione, o in una adiacente, per andare al lavoro o per motivi di studio. Alcune associazioni di consumatori hanno contestato la decisione, perché secondo loro ottenere un biglietto per una corsa di pochi chilometri diventerà più complicato, dovendo ricorrere alle casse automatiche o alle classiche biglietterie.
I biglietti chilometrici nell’attuale forma sono in vendita da circa 22 anni e possono essere acquistati in bar, edicole e tabaccherie. Trenitalia ha spiegato che non ne emetterà di nuovi, per incentivare il passaggio ai biglietti in formati digitale e al tempo stesso contrastare le pratiche di alcuni clienti che riciclano più volte il medesimo biglietto. Non avendo indicazioni sul punto di arrivo, i biglietti sono talvolta utilizzati scorrettamente per tratte più lunghe rispetto alla fascia chilometrica acquistata. Nei casi dei viaggi più brevi, invece, i biglietti vengono spesso acquistati ma non timbrati in stazione: chi lo fa può inventarsi poi diverse scuse, compresa quella di essere salito al volo sul treno e di non essere riuscito a timbrare in stazione. In teoria il biglietto non timbrato andrebbe esibito subito al controllore appena saliti a bordo, in modo che sia lui stesso a segnare data e ora. Chi non lo fa perché vuole riciclare il biglietto si affida alla clemenza del controllore quando passa per la verifica dei documenti di viaggio.
Trenitalia ha stimato che nel 2015 il tasso di evasione ed elusione dei chilometrici sia stato intorno all’8,5 per cento, con una conseguente perdita di incassi per l’azienda. I biglietti tradizionali con indicazione della partenza e dell’arrivo riducono la possibilità di riciclo del biglietto, inoltre hanno una scadenza dal momento in cui vengono stampati. Alcune associazioni di consumatori si sono dette preoccupate che la fine dei biglietti chilometrici porti all’aumento dei tempi per avere un biglietto. Trenitalia si è impegnata a potenziare la sua rete di distributori di biglietti: tabaccai, bar ed edicole nelle stazioni hanno già una cassa automatica per l’acquisto, che diventeranno quindi l’unica possibilità per acquistare un biglietto al di fuori delle classiche biglietterie con personale o automatiche.
Il nuovo sistema dovrebbe incentivare l’utilizzo dei sistemi digitali per l’acquisto dei biglietti. Chi possiede uno smartphone può già da tempo acquistare i biglietti per i treni regionali tramite l’applicazione di Trenitalia, senza la necessità di doverli stampare come era richiesto un tempo. Naturalmente i biglietti possono essere acquistati anche sul sito di Trenitalia.
I chilometrici non spariranno comunque di colpo a partire dai primi giorni dell’anno. La loro vendita sarà consentita fino al 31 marzo 2016, permettendo così ai venditori di finire le loro scorte. Sarà consentito il loro utilizzo per viaggiare in treno fino al 30 giugno 2016.