Il progetto del nuovo stadio del Cagliari
È stato presentato ieri dopo anni di problemi e soluzioni traballanti: costerà almeno 50 milioni di euro e avrà 21mila posti a sedere
Venerdì 18 dicembre è stato presentato il progetto per il nuovo stadio del Cagliari, squadra di calcio che al momento è al secondo posto in Serie B. I membri del consiglio di amministrazione del Cagliari Calcio hanno detto che il nuovo stadio sarà completato per il 2019: l’impianto avrà circa 21mila posti a sedere, sarà pensato per ridurre al minimo l’impatto ambientale e comprenderà anche altre strutture commerciali e sportive. Il progetto dovrebbe costare circa 55 milioni di euro: sarà realizzato in collaborazione con B Futura, una piattaforma pensata dalla Lega di Serie B per aiutare le società a realizzare nuovi stadi.
Il nuovo stadio del Cagliari sarà costruito dove si trova attualmente lo stadio Sant’Elia, che dovrebbe essere demolito a partire dal maggio 2017: il Sant’Elia ha avuto in passato una capienza di quasi 60mila posti, ora è stato ridotto e i posti a sedere sono circa 16mila. Il nuovo stadio non ha ancora un nome: Stefano Signorelli, uno dei consiglieri di amministrazione del Cagliari Calcio, ha spiegato che la società spera di trovare uno sponsor, il cui nome potrebbe essere usato in cambio dell’investimento. È invece già sicuro che la tribuna principale sarà intitolata a Gigi Riva, uno dei più forti attaccanti italiani di sempre che ha giocato per il Cagliari negli anni Sessanta e Settanta. Lo stadio sarà di proprietà del Cagliari per un numero ancora non chiaro di anni. Il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, ha spiegato che dopo che saranno scaduti i termini di concessione lo stadio resterà di proprietà comunale.
Il Cagliari ha presentato il progetto del nuovo stadio,sostenibile dal punto di vista ambientale-sociale-finanziario pic.twitter.com/pY6vcdHFxU
— Andrea Abodi (@andreaabodi) December 17, 2015
Negli ultimi anni il Cagliari ha avuto molti problemi legati allo stadio in cui far giocare la sua squadra di calcio, che è stata in Serie A dal settembre 2004 all’estate 2015. Lo stadio Sant’Elia – quello in cui il Cagliari sta giocando in questa stagione – fu inaugurato nel 1970, l’anno dell’unico scudetto della storia del Cagliari. Lo stadio fu poi ristrutturato per i Mondiali Italia ’90 e di nuovo nel 2002. Nel maggio 2012 fu però dichiarato inagibile a causa della pericolosità di alcune sue tribune. Il Cagliari – il cui presidente era l’imprenditore Massimo Cellino – giocò le ultime partite “in casa” di quel campionato a Trieste. Nel frattempo fece ristrutturare piuttosto velocemente lo stadio Is Arenas (che in sardo vuol dire “le sabbie”) di Quartu Sant’Elena, un comune di oltre 70mila abitanti vicino a Cagliari. Il piccolo stadio di Quartu aveva solo una gradinata in cemento e si decise la costruzione di una grande struttura prefabbricata che avrebbe permesso di arrivare a una capienza di 16 mila posti, quasi interamente usando tubi di acciaio tolti dalle tribune del Sant’Elia.
Nella stagione 2012-13 il Cagliari giocò 14 partite casalinghe allo stadio Is Arenas. A causa di vari problemi di tipo burocratico – legati soprattutto alla velocità dei lavori e al fatto che non tutto fosse a norma – in alcuni casi lo stadio fu “normalmente” riempito, in altri si giocò con interi settori chiusi e quindi quasi senza pubblico. In altri casi ancora il Cagliari dovette giocare altrove (per esempio a Parma) le sue partite casalinghe. Nel febbraio 2013 furono arrestati Cellino, il sindaco di Quartu Sant’Elena Mauro Contini e il suo assessore ai lavori pubblici Stefano Lilliu, con l’accusa di tentato peculato e falso ideologico relativi ai lavori di ristrutturazione dello stadio Is Arenas. Dal 2013 ad oggi il Cagliari è tornato a giocare allo stadio Sant’Elia. La Nuova Sardegna scrive che nel novembre 2015 è stato chiesto il rinvio a giudizio per tutti gli 11 imputati – tra cui Cellino, Lilliu e Contini – nell’inchiesta per le presunte irregolarità legate allo stadio Is Arenas. Nel frattempo Cellino è diventato proprietario del Leeds United, una squadra di calcio che gioca nella seconda divisione inglese. A ottobre è però stato squalificato dalla Football League – la lega del campionato di seconda divisione – fino al prossimo giugno a causa di una condanna per evasione fiscale ricevuta in Italia.