Mercoledì sera l’account Facebook dell’aviazione militare libica ha postato diverse fotografie che mostrano l’arrivo di venti soldati americani – alcuni ben armati – alla base area di Wattiyah, in Libia. L’aviazione libica ha scritto che i soldati sono arrivati lunedì, ma un comandante locale ha chiesto loro di andarsene perché non avevano l’autorizzazione per rimanere alla base. Il Guardian ha scritto che «non è chiaro se un altro comparto dell’esercito libico abbia autorizzato la missione». Ad ogni modo, le fotografie mostrano il primo impiego confermato delle forze speciali americani in Libia da luglio dello scorso anno, quando un commando aveva catturato Ahmed Abu Khattala, coinvolto nell’uccisione dell’ambasciatore americano Chris Stevens a Bengasi nel 2012.
Le fotografie pubblicate dall’aviazione libica mostrano i soldati americani – alcuni con camicie a scacchi e cappellini da baseball – in posa sotto il sole insieme a soldati libici. Tre degli americani tengono in spalla dei fucili d’assalto, mentre altre foto mostrano le forze speciali vicino a un aereo bianco con delle righe azzurre e blu e vicino a un “dune buggy”, un tipo di veicolo usato per andare sulla sabbia. L’account Facebook dell’aviazione libica ha anche scritto che i soldati americani sono sbarcati “in tenuta da combattimento, indossando giubbotti antiproiettile e dotati di armi avanzate”. Non è chiaro dove sia andato il gruppo di soldati dopo che è stato fatto allontanare dalla base di Wattiyah. Non è chiaro nemmeno quale sia l’obiettivo della missione, anche se la vicinanza della base con la città di Sabrata, vicino alla quale c’è una base libica occidentale dello Stato Islamico (o ISIS), fa pensare che le forze speciali siano lì per indirizzare gli attacchi aerei contro i miliziani dell’ISIS.
Un portavoce del Dipartimento della Difesa statunitense ha confermato che le forze speciali erano alla base di Wattiyah: «Con la collaborazione di funzionari libici, il personale statunitense è arrivato in Libia il 14 dicembre per avviare un dialogo con i rappresentanti dell’esercito libico. Una volta in Libia, i membri di una milizia locale hanno chiesto al personale americano di andarsene. Per evitare un conflitto, se ne sono andati, senza che nascessero incidenti». Secondo NBC News, comunque, episodi del genere erano già successi in passato: «Secondo funzionari statunitensi, i commando americani fanno avanti e indietro dalla Libia da un certo periodo di tempo, ma solamente per consigliare le forze libiche e non per compiere operazioni di combattimento o addestramento».
La base di Wattiyah è una delle più grandi basi aeree della Libia ed è usata dal governo di Tobruk – quello insediato a est e riconosciuto internazionalmente – per lanciare attacchi aerei contro “Alba della Libia”, la coalizione di forze islamiche che controlla il governo dell’ovest del paese. La guerra tra i due governi della Libia va avanti da parecchio tempo e l’instabilità che si è generata ha favorito l’avanzata dell’ISIS, che ora controlla alcune zone costiere libiche (ieri i due governi hanno firmato una specie di tregua, anche se ci sono molti dubbi sulla sua efficacia). Questa settimana, scrive il Guardian, l’ISIS ha occupato brevemente la stessa città di Sabrata: nell’est della Libia, l’ISIS è invece piuttosto vicino a importanti porti di commercio del petrolio.