Che senso ha per un film uscire lo stesso giorno di Star Wars?
Per esempio i nuovi film di Steven Spielberg e Woody Allen: sembra una scelta suicida ma non lo è per forza, per due possibili ragioni
Forse vi siete accorti che Star Wars: Il Risveglio della Forza esce oggi, 16 dicembre, in Italia. Si tratta probabilmente del film più atteso dell’anno, nuovo capitolo di una saga che ha milioni di fan appartenenti ad almeno tre generazioni diverse e che è entrata nella cultura popolare, e se ne parla molto bene: l’entusiasmo è comprensibile. Il Risveglio della Forza però non è l’unico nuovo film in uscita: in questi stessi giorni escono altri film, alcuni anche piuttosto importanti. Il giornalista e critico cinematografico Mehdi Omaïs ha risposto sulla versione francese del sito di Slate alla domanda: «Che senso ha, per un film, uscire negli stessi giorni di Star Wars? Non è una tattica suicida?».
In Italia, per esempio, escono questa settimana Il ponte delle spie (un thriller di Steven Spielberg scritto dai fratelli Coen, con Tom Hanks protagonista), Irrational Man (la nuova commedia di Woody Allen) e le due commedie natalizie Vacanze ai Caraibi (uno di quei film con De Sica) e Natale col Boss (con Lillo e Greg, Francesco Mandelli e Paolo Ruffini).
Omaïs ha spiegato alcune delle ragioni per cui diversi film hanno deciso di «serrare i pugni contro il pachiderma Star Wars», provando ad affrontarlo direttamente invece che girarne alla larga uscendo molto prima o molto dopo. Il principio è quello della “contro programmazione”, che nel cinema e nella televisione si applica da decenni: se su un canale c’è una partita di calcio, un canale concorrente può trasmette una commedia romantica perché – di solito – si rivolge a un target completamente diverso. Non a caso, tra i film in uscita negli stessi giorni di Star Wars non ci sono film d’azione o di fantascienza, ma commedie di natale (che hanno da anni un loro pubblico di affezionati), un thriller di Spielberg e un film di Woody Allen (registi che si “portano dietro” un certo tipo di pubblico). Far uscire in questi giorni un film in cui qualcuno fa delle guerre nello spazio sarebbe, in gergo televisivo, una mossa di competitive programming: quando due canali scelgono una battaglia diretta sullo stesso campo (un reality show contro un altro reality show, per esempio).
Le case cinematografiche di ogni paese fanno calcoli di questo tipo ogni settimana, ma è vero che in casi estremi come quello di Star Wars le strategie si complicano. L’attesa per il film sta infatti, tra le altre cose, nella trasversalità del suo pubblico: è un film di fantascienza ma è anche molto altro. È una storia famosa, conosciutissima e spesso citata in vari contesti della cultura popolare, e il film ha un target molto ampio: lo andranno a vedere molti degli adolescenti che sono andati a vedere l’ultimo Hunger Games, ma anche i cinquantenni che erano adolescenti nel 1977 quando è uscito Star Wars: Episodio IV – Una nuova speranza, il primo film (in ordine cronologico) della saga Star Wars.
Scegliere di andare contro Star Wars significa quindi andare contro un film che è un po’ per tutti e che in queste settimane ha occupato – anche dal punto di vista promozionale e pubblicitario – praticamente ogni spazio possibile. «Non tutto è perduto», scrive però Omaïs. «C’è in effetti un vantaggio non trascurabile nell’uscire lo stesso giorno di Il Risveglio della Forza». Quel giorno, e nei giorni successivi, si attende che in Italia e in altre parti del mondo andrà al cinema un numero di persone molto più alto del solito e le sale cinematografiche saranno piene o quasi. Le sale saranno piene soprattutto grazie a Il Risveglio della Forza, ma anche gli altri film godranno di due vantaggi. Primo: chi andrà al cinema per vedere Star Wars senza prenotare il biglietto potrebbe non trovare posto, soprattutto nei cinema più piccoli e non multisala, e a quel punto invece di tornare a casa potrebbe ripiegare su un altro film. Secondo, e più importante: Star Wars farà riscoprire il cinema a molti spettatori occasionali, esponendoli anche a trailer e locandine di altri film. Star Wars potrebbe quindi fare da “traino” per altri film. Intervistato da Slate, il giornalista critico francese Sylvain Devarieux ha spiegato:
Alcuni film potranno giocare la carta della “seconda scelta” e beneficiare di una sorta di effetto domino. Quelli che devono preoccuparsi di più dell’uscita di Star Wars sono i film che sono usciti circa due settimane fa. O quelli che usciranno alcune settimane dopo. La macchina Disney sembra fatta per far sì che Il Risveglio della Forza resista molti giorni. Secondo me almeno fino a dopo gennaio.
Uscire gli stessi giorni di Star Wars quindi forse non è suicida e potrebbe persino essere utile.
Business Insider ricorda per esempio che a maggio negli Stati Uniti la commedia musicale Pitch Perfect 2 uscì nello stesso weekend del molto atteso Mad Max: Fury Road e riuscì a incassare di più, proprio puntando sulla contro programmazione. Non succederà che qualche film incasserà più di Star Wars, certo: però è possibile che nei giorni successivi alcuni film possano andare piuttosto bene. Business Insider fa l’esempio di Sisters, una commedia delle comiche Tina Fey e Amy Poehler (in Italia si chiamerà Le sorelle perfette, uscirà ad agosto). Negli Stati Uniti Sisters uscirà nello stesso giorno del nuovo Star Wars ed è il classico “girls-night-out movie”: un film soprattutto per ragazze e, idealmente, per quelle ragazze i cui ragazzi saranno impegnati a vedere Star Wars. Sisters punta molto su questo suo essere alternativo a Star Wars, e ha reso esplicito il suo approccio in un trailer ironico chiamato “The Farce Awakens” (Il risveglio della farsa), una parodia dei molti trailer diIl Risveglio della Forza usciti in questi mesi.
Anche in Italia ci sono e ci saranno diverse commedie al cinema nei prossimi tempi. Oltre alle due commedie natalizie in uscita il 16 dicembre, il primo gennaio uscirà Quo Vado, il nuovo film con il comico Checco Zalone. I due precedenti film di Zalone sono i due film italiani che hanno incassato di più, e anche da Quo Vado ci si aspettano ottimi incassi: non è certo ma sembra che uno dei motivi per cui in Italia Star Wars sia uscito un po’ prima rispetto ad altri paesi sia proprio la volontà delle rispettive case cinematografiche di non pestarsi i piedi e rubarsi troppi spettatori a vicenda.