C’è un problema con l’elettricità per le Olimpiadi di Rio
Il governo brasiliano non ha ancora trovato un accordo per la fornitura e il piano di riserva prevede l'utilizzo dei molto inquinanti generatori diesel
Per le Olimpiadi di Londra di tre anni fa, il governo inglese strinse un accordo per la fornitura energetica dei giochi cinque anni prima del loro inizio. A meno di otto mesi dall’inizio delle Olimpiadi di Rio de Janeiro, il governo federale brasiliano deve ancora mettersi d’accordo con Light, la società brasiliana che dovrebbe fornire l’energia per tutta la durata della manifestazione. Il governo brasiliano e Light si erano imposti una scadenza, entro cui trovare un accordo, per il 31 ottobre. La scadenza non è stata tuttavia rispettata e se un accordo non verrà trovato nemmeno nei prossimi mesi, i giochi verranno alimentati principalmente da generatori diesel molto più inquinanti di quelli previsti dal piano di Light.
L’85 per cento dell’elettricità utilizzata dalla popolazione brasiliana proviene da fonti rinnovabili e per le Olimpiadi il comitato organizzatore ha deciso di sfruttare il più possibile la rete energetica esistente. Gli organizzatori stanno negoziando con Light la fornitura base e la fornitura secondaria per le strutture più importanti, che dovrebbero essere entrambe garantite dalla struttura di produzione e distribuzione già esistente.
Il Comitato Olimpico sta seguendo da vicino la vicenda e chiede che il governo brasiliano abbia pronto un piano B valido, da seguire in caso di fallimento delle trattative. Il piano B del governo federale prevede l’uso di generatori diesel per tutta la durata della manifestazione: solitamente, nelle Olimpiadi i generatori vengono usati solo per alcune strutture temporanee. Mario Andrada, il portavoce del comitato organizzatore di Rio 2016, ha detto che l’uso dei generatori è un buon piano B, ma non è buono abbastanza per essere un piano A. Andrada sostiene comunque che l’intesa tra il governo federale e Light verrà raggiunta in tempo per garantire tutta l’energia necessaria per l’inizio delle Olimpiadi.
Il professore associato della Cornell University di Itaca, Max Zhang, che studia l’inquinamento dell’aria al dipartimento di ingegneria meccanica ed aerospaziale, ha risposto a Bloomberg dicendo che i generatori diesel rilasciano quantità di emissioni inquinanti uguali o superiori a quelle rilasciate dei peggiori impianti a gas naturale. Anche per le ultime Olimpiadi vennero usati più di trecento generatori diesel, il cui utilizzo in alcune aree di Londra venne molto criticato. Se gli organizzatori brasiliani dovessero usare principalmente generatori, il loro numero supererebbe di gran lunga le trecento unità. Zhang ha aggiunto che l’uso massiccio di generatori diesel potrebbe avere ripercussioni sulla salute di atleti e spettatori.
A meno di un anno dall’inizio delle Olimpiadi, Rio de Janeiro si trova a dover affrontare anche altri problemi organizzativi. Il parco olimpico, per esempio, è ancora in costruzione, così come gran parte degli stadi e delle altre infrastrutture necessarie per lo svolgimento di tutte le gare delle Olimpiadi. Lo scorso agosto inoltre, Associated Press (AP), una delle più importanti agenzie di stampa del mondo, pubblicò i risultati di una lunga indagine condotta sulla qualità delle acque nelle sedi delle gare. I risultati dell’inchiesta di AP indicarono che la presenza di virus e batteri nell’acqua era così alta da rendere pericoloso per gli atleti ingerirla o entrarci in contatto. Inoltre in alcuni punti la concentrazione di virus nell’acqua era simile a quella riscontrata nelle fogne non trattate. Il Comitato organizzatore ha dichiarato che sta monitorando costantemente il livello d’inquinamento delle acque.