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  • Giovedì 10 dicembre 2015

Il libro per bambini da un milione di copie

È un libro solo, ma diverso ogni volta: la startup che lo produce e distribuisce da Londra ha ricevuto investimenti anche da Google

C’è una start up inglese che sostiene di avere venduto un milione di copie dell’unico libro che aveva pubblicato finora. Si chiama “Lost My Name”, è stata fondata nel 2012 e il libro è un libro illustrato per bambini assai particolare: ogni copia è personalizzata dal cliente. Si chiama Dov’è finito il mio nome?ed è stato acquistato in 162 paesi diversi  .

Il libro si può ordinare solamente sul sito internet a 26,99 euro e prima dell’acquisto vengono chiesti il nome, la lingua e il sesso del bambino che leggerà il libro. Uno speciale algoritmo sviluppato dai programmatori di Lost in My Name elabora la storia in base alle lettere del nome immesso. La trama base di ogni libro è molto semplice: un bambino “perde” il proprio nome e inizia un viaggio in cui incontra vari personaggi (orsi, regine, maghi) che gli donano le lettere per ricomporlo. In conseguenza del successo Lost My Name ha prodotto un nuovo libro – è già ordinabile in inglese e spagnolo, sarà disponibile in italiano nella seconda metà del 2016 – che si intitola The Incredible Intergalactic Journey Home e racconta la storia di un viaggio nello spazio per tornare alla propria casa – con tanto di indirizzo esatto – del lettore protagonista.

Lost my name è stata fondata da “tre padri ed uno zio, frustrati dalla mancanza di innovazione tecnologica utilizzata per migliorare la narrazione di qualità per i bambini”, come hanno scritto sul loro sito. La startup ha chiuso a giugno una raccolta di investimenti da 9 milioni di dollari (circa 8 milioni e 200 mila euro): la maggior parte di essi vengono da importanti gruppi finanziari americani guidati dalla divisione d’investimento di Google insieme ad altri fondi come Greycroft Partners, the Chernin Group e Allen & Co. Dana Settle, rappresentante del fondo Greycroft Partners, ha motivato l’investimento dicendo che i fondantori sono riusciti a bilanciare perfettamente l’approccio creativo, quello finanziario e quello tecnologico e aggiungendo che “questo è il modo perfetto per costruire una piattaforma editoriale moderna”. I vantaggi maggiori di Lost in My Name rispetto a una casa editrice tradizionale sono due. Il primo è che non hanno giacenze, ossia copie invendute da smaltire: ogni libro che viene stampato è già stato venduto e pagato. Inoltre Lost in My Name gestisce tutta la filiera del libro dall’ordine fino alla consegna, gratuita in tutto il mondo. Questo permette di risparmiare i costi di un libro normale come le commissioni alle società di distribuzione, le royalities all’autore e la percentuale sul prezzo di copertina delle librerie o di Amazon.

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Le vendite globali di Lost in My Name, dal lancio ad oggi

L’azienda oggi ha più di 40 dipendenti, la maggior parte dei quali programmatori e sviluppatori di software. I fondatori hanno spesso sottolineato come Lost in My Name sia da considerare prima una start up tecnologica che editoriale: in futuro infatti vorrebbero espandere lo stesso modello di business verso altri campi, come ad esempio i film o i videogiochi personalizzati. I nomi diversi per cui dicono di avere ricevuto ordini sono 97.827, di cui 64.027 usati una volta sola (e che i più popolari sono Oliver e Olivia, ma dopo il film Frozen c’è stato un aumento di Elsa ed Anna)