Il primo “allarme rosso” per lo smog a Pechino
Lo ha dichiarato l'amministrazione della città, per la prima volta: l'inquinamento ha superato di dieci volte il limite considerato tollerabile
Lunedì 7 dicembre per la prima volta la municipalità di Pechino, in Cina, ha dichiarato lo stato di “allarme rosso” per i livelli di inquinamento atmosferico. La quantità di particelle inquinanti di PM2,5 (il cosiddetto particolato fine) è cresciuta molto negli ultimi giorni in città, superando di dieci volte il limite considerato tollerabile dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. La decisione del governo di Pechino riguarderà le oltre 20 milioni di persone che vivono in città: dalle 7 di martedì mattina fino alle 12 di giovedì le scuole resteranno chiuse, tutti i cantieri all’aperto dovranno sospendere i lavori, le automobili potranno circolare a targhe alterne e saranno vietati fuochi d’artificio e barbecue all’aperto, sia nei mercati che nelle abitazioni. Le agenzie governative si sono impegnate invece a non utilizzare il 30 per cento delle loro automobili. Tra i principali fattori di inquinamento in Cina c’è l’utilizzo massiccio di carbone, che negli ultimi dieci anni si stima superiore di circa il 20 per cento di quanto dichiarato dal governo.