L’editoriale di Jovanotti da direttore (per un giorno) delle pagine culturali della Stampa
Parla dell'esigenza di "muoversi", e di come ha pensato agli articoli pubblicati oggi dalla Stampa in uno speciale di 24 pagine
Le pagine culturali dell’edizione della Stampa di oggi sono state curate da Jovanotti, che le ha presentate con un editoriale pubblicato anche online. Nell’editoriale Jovanotti spiega qual è il suo approccio al mondo e al modo in cui lo si racconta – in sintesi: «muoversi», che è anche il titolo delle pagine culturali di oggi – e presenta parte degli articoli. Per l’occasione le pagine culturali della Stampa sono state aumentate a 24, e comprendono una prima pagina molto particolare.
In queste settimane sono in tour, siamo partiti il 19 novembre, poco dopo Parigi. La sera del 13 ero a Rimini a provare nel palasport: la tv che ho acceso per prendere sonno mi ha tenuto sveglio fino all’alba e poi ancora. È strano essere da soli in una notte così, mentre si costruisce un concerto che radunerà migliaia di persone. Non ho pensato di fermarmi, nemmeno per un secondo, anzi la reazione istintiva è stata alzare il volume, aumentare le strobo, saltare più in alto, cantare più forte, continuare a muovermi.
C’è una scena di Valzer con Bashir, capolavoro del cinema di animazione, in cui il protagonista, appassionato di ballo figurato, sotto il tiro dei cecchini inizia a ballare il valzer e per magia, ballando, schiva le pallottole. Ripensare ora a quella scena mi commuove e conferma quello che penso della poesia e dell’arte: nella gioia e nel dolore, nella buona e nella cattiva sorte, attingono alle profondità per portarle in superficie, che è poi dove si svolge l’esistenza. Siamo animali di superficie, gente che balla, che desidera, che va alle partite, che passeggia per le strade di sera, e tra noi c’è anche gente che odia tutto questo, per ragioni fottute o sbagliate, sempre in superficie però, dove si balla, dove si spara, dove si viaggia.
Non sono in grado di proporre analisi.