Com’è fatta la nuova Volvo S90
È una berlina lunga quasi 5 metri piena di tecnologie per la sicurezza: si guida (quasi) da sola e farà concorrenza alle solite tedesche
di Andrea Fiorello – @andreafiorello
La Volvo S90 è la nuova automobile mostrata il 2 dicembre dall’azienda automobilistica svedese a un gruppo di giornalisti: è una berlina a tre volumi di grandi dimensioni – in gergo detta anche “ammiraglia” – che a gennaio 2016 sarà presentata ufficialmente al pubblico al Salone dell’auto di Detroit (NAIAS), per poi andare in vendita la primavera successiva. La Volvo S90 è lunga poco meno di cinque metri, in futuro sarà offerta anche in versione station wagon e le sue principali concorrenti saranno le berline tedesche premium del segmento E: Audi A6, BMW Serie 5 e Mercedes-Benz Classe E.
Nel 2010 Volvo Cars è stata venduta per 1,8 miliardi di dollari dalla statunitense Ford al gruppo automobilistico cinese Zhejiang Geely Holding Group, che da allora ha investito 11 miliardi di dollari per rilanciarne il marchio. Dopo il SUV di grandi dimensioni XC90 presentato alla fine del 2014, la Volvo S90 è il secondo nuovo modello di questo piano industriale: con la XC90 condivide sia la piattaforma meccanica – Scalable Product Architecture (SPA) – che i motori.
Le caratteristiche della Volvo S90
Nonostante la massa di circa due tonnellate e la categoria cui appartiene, la Volvo S90 utilizza solo motori benzina e diesel a quattro cilindri con cilindrata di 2,0 litri, che raggiungono livelli di coppia e potenza diversi grazie all’utilizzo di turbo e compressori volumetrici. Il turbodiesel meno potente D4 è l’unico a trazione anteriore – tutti gli altri motori hanno la trazione integrale – ed eroga 190 CV e 400 Nm di coppia massima, per una velocità di punta di 230 km/h e un consumo medio dichiarato di 4,1 litri/100 km, mentre il D5 più potente ha 235 CV e 480 Nm di coppia. Le versioni a benzina sono denominate T6 e T8 ed entrambe utilizzano un “duemila” con compressore e turbo che eroga 320 CV e 400 Nm di coppia massima; nella versione T8 però il motore termico è accoppiato a un motore elettrico posteriore che porta la potenza totale a 407 CV. La Volvo S90 T8 è un’auto ibrida plug-in benzina/elettrico con batterie agli ioni di litio che possono essere ricaricate collegandole a una presa e che garantiscono un’autonomia dichiarata utilizzando solo l’unità elettrica di oltre 45 km.
Volvo è nota per avere grande attenzione alla sicurezza in caso d’incidente: fu Volvo a introdurre per la prima volta nel 1959 le cinture di sicurezza a tre punti, il cui brevetto fu reso disponibile gratuitamente alle altre case automobilistiche. Questa tradizione è continuata nei decenni successivi e si conferma anche sulla nuova Volvo S90, che monta sistemi di prevenzione e assistenza alla guida molto avanzati. Tra questi c’è il Run-off Road Mitigation, un dispositivo montato per la prima volta sulla Volvo S90 che è in grado di agire autonomamente su sterzo e freni ed evitare che l’auto esca lateralmente di strada per disattenzione o stanchezza del guidatore, o a causa delle cattive condizioni dell’asfalto. Per ridurre le conseguenze di questo tipo d’incidenti – che causano la metà delle morti stradali negli Stati Uniti – quando i sensori delle Volvo S90 riconoscono che l’auto sta uscendo di strada, stringono le cinture di sicurezza addosso agli occupanti per mantenerli in posizione. Inoltre i sedili sono progettati per assorbire le forze verticali e prevenire o ridurre così i danni alla spina dorsale.
La Volvo S90 monta di serie anche il dispositivo che aiuta a mantenere la corsia, quello che riconosce la stanchezza del guidatore e quello che legge la segnaletica stradale e adegua la velocità dell’auto di conseguenza. Un altro sistema è il City Safety, che è in grado di frenare automaticamente per evitare incidenti cittadini con auto, ciclisti, pedoni e ora anche con animali di grossa taglia come alci o mucche grazie alla funzione Large Animal Detection.
La funzione più avanzata di assistenza alla guida sulla S90 è invece optional e si chiama Pilot Assist. Questo sistema è in grado di operare acceleratore, freni e sterzo fino a una velocità di 130 km/h, molto utile quando ci si trova a procedere in una coda continua. A differenza della prima generazione, ora il dispositivo non ha neppure bisogno di avere un’auto davanti da seguire: gli basta che le strisce della strada siano ben visibili per procedere alla velocità impostata, quindi funziona anche su strade vuote. Volvo tiene a precisare che quando il Pilot Assist è attivato il guidatore resta comunque legalmente responsabile del comportamento dell’auto e deve sempre tenere le mani sul volante e fare attenzione a quello che sta succedendo. Altri optional sono l’assistenza al parcheggio, il sistema di assistenza al sorpasso che controlla l’angolo cieco degli specchietti retrovisori, l’avviso del rischio di collisione posteriore e il Cross Traffic Alert, che durante la retromarcia rileva la presenza di auto o oggetti che si muovono trasversalmente ed evita il classico incidente da parcheggio.
Come va Volvo
A novembre le vendite globali di Volvo sono cresciute del 26 per cento su base annua a 49.055 unità, raggiungendo un nuovo record assoluto per l’azienda. Il risultato da gennaio a novembre 2015, invece, ha visto una crescita del 5,3 per cento e un totale di 441.002 unità. Negli Stati Uniti d’America a novembre le vendite sono cresciute addirittura del 90,5 per cento grazie alla forte domanda di SUV XC60 e XC90, mentre in Europa l’aumento è stato del 23,9 per cento (26.646 unità) e i modelli più richiesti sono stati la berlina compatta V40 e la XC60. Nonostante il rallentamento del mercato cinese nei mesi scorsi avesse fatto segnare qualche risultato negativo, a novembre in Cina le vendite Volvo sono cresciute del 15,8 per cento a 8.045 unità mensili grazie alla domanda dei modelli XC60 e S60L, che sono prodotti localmente.
Volvo punta a raggiungere un volume di vendite annuale di 800.000 auto nel 2020 grazie al completo rinnovamento della sua gamma, che dovrebbe avvenire nei prossimi quattro anni. Durante la presentazione della S90, l’amministratore delegato Hakan Samuelsson ha detto di aspettarsi che alla fine di quest’anno Volvo farà segnare risultati finanziari molto positivi grazie alle vendite oltre le aspettative della XC90, il cui prezzo di listino in Italia va da 53.050 euro a 83.050 euro optional esclusi. Secondo Samuelsson anche la S90 avrà un effetto molto positivo sui conti di Volvo e permetterà al marchio svedese di migliorare il proprio margine operativo – un indicatore che misura la redditività di un’azienda – avvicinandosi all’8-10 per cento delle rivali tedesche Audi, BMW e Mercedes-Benz. Nel 2014 il margine operativo di Volvo è stato 1,5 per cento, mentre nel primo semestre di quest’anno è stato del 2,2 per cento.